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Disney + è arrivato in Italia e, accanto a documentari e intramontabili classici animati, ha in catalogo anche diversi film che abbiamo amato durante la nostra infanzia: uno di questi è sicuramente Pomi d'ottone e manici di scopa, con protagonista Angela Lansbury nel ruolo dell'apprendista strega Eglantine Price.
Di Pomi d'ottone e manici di scopa, anche se l'ultima visione è molto indietro nel tempo, ricorderete sicuramente due cose: la canzone Portobello Road e la sequenza animata, in cui un gruppo di animali antropomorfi mette su una delle partite di calcio più folli della storia del cinema.
Qui sorge spontanea la domanda: il film diretto da Robert Stevenson avrà superato la prova del tempo? E sopratutto: è ancora una pellicola godibile per chi non usa più bastoni come se fossero spade? Ecco come appaiono agli occhi di un adulto questi 117 minuti di scope volanti e balli in fondo al mare.
La sorella meno popolare di Mary Poppins
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All'epoca non ci abbiamo pensato, ma Pomi d'ottone e manici di scopa è legato a doppio filo con Mary Poppins: non soltanto condividono lo stesso regista, Robert Stevenson (autore anche di un altro classico Disney dell'infanzia, Un maggiolino tutto matto), ma la loro lavorazione è andata di pari passo.
Ispirato ai romanzi di Mary Norton Il magico pomo d'ottone, ovvero come diventare una strega in dieci facili lezioni (1945) e Falò e manici di scopa (1947), di cui Walt Disney acquistò i diritti qualche anno prima rispetto a quelli di Mary Poppins, Pomi d'ottone e manici di scopa vede come compositori i fratelli Sherman, autori di colonne sonore indimenticabili come La spada nella roccia, Gli Aristogatti, Il libro della giungla e... Mary Poppins.

A colonna sonora ultimata i fratelli Sherman dovettero però fermarsi: nel frattempo Pamela Lyndon Travers aveva infatti finalmente acconsentito a cedere i diritti di Mary Poppins (un processo tutt'altro che facile, come si vede nel film Saving Mr. Banks, con protagonisti Tom Hanks ed Emma Thompson) e, tra le due maghe, a spuntarla fu proprio questa.
Uscito nel 1964, Mary Poppins è diventato un fenomeno, trasformando Julie Andrews in un'icona ed entrando nella cultura popolare. Forte di questo successo, Disney decise quindi di riprendere sceneggiatura e colonna sonora di Pomi d'ottone e manici di scopa, cercando di rimettere insieme la stessa squadra vincente: il regista Stevenson, i compositori Sherman, l'attore David Tomlinson (interprete di Mr. Banks in Mary Poppins e del professor Emelius Browne in Pomi d'ottone e manici di scopa) e la stessa Julie Andrews. Temendo però di essere per sempre associata al ruolo di strega, l'attrice rifiutò, lasciando così il campo libero ad Angela Lansbury.
Angela Lansbury e la sua strega punk ante litteram
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Se una canzone destinata a Mary Poppins è finita in Pomi d'ottone e manici di scopa, The Beautiful Briny, le streghe protagoniste dei due film non potrebbero essere più diverse: Mary è tutta sorrisi e premure, Eglantine Price, invece, è quasi una cantante punk. Si sposta a bordo di un sidecar che lascia una scia gialla di zolfo, agli sguardi rassicuranti preferisce un'espressione di sfida e cavalca una scopa a cavalcioni, senza la grazia signorile che Mary Poppins sfoggia appesa al suo ombrello. E soprattutto: all'inizio della storia Eglantine non vuole saperne di badare ai tre fratelli Rawlins.
Pratica, dai metodi bruschi, unica inquilina di una grande casa, che usa per praticare la magia più che per mettere su famiglia: Miss Price vive nel 1940, ma è avanti di almeno 30-40 anni. A darle corpo e voce l'inossidabile Angela Lansbury, una di quelle attrici incredibilmente immutabili nel tempo, uguale a 45 anni come a 90 (un'altra è Maggie Smith): la forza del film è lei. Che un po' ribelle lo è anche nella vita reale: proprio come i piccoli orfani Rawlins, portati nel piccolo paese di Pepperinge Eye (nella realtà Corfe Castle, nel Dorsetshire) da Londra, durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, l'attrice era una ragazzina ai tempi della guerra e preferì rimanere nella capitale invece che essere sfollata e lasciare la propria casa.
La partita di calcio
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Come Mary Poppins, Pomi d'ottone e manici di scopa può contare su numeri musicali e sequenze animate: se gli orsi e i leoni che si vedono nell'isola di Naboombu (luogo di fantasia che compare nel libro per bambini letto dal fratello più piccolo, in cui è costudito un oggetto magico fondamentale per completare l'addestramento da strega di Miss Price) vi ricordano i protagonisti di Robin Hood, i vostri occhi non vi ingannano. Il character design di questi personaggi è stato infatti affidato a Milt Kahl, storico animatore della Disney, che ha lavorato al film animato del 1973 (e a Biancaneve e i sette nani, Pinocchio, Bambi, Cenerentola, Alice nel paese delle meraviglie, La bella addormentata nel bosco e molti altri). Questa sequenza, che piace particolarmente ai bambini, in realtà non è stata molto amata da attori e compositori: i fratelli Sherman hanno dovuto rinunciare, per questioni di tempo, a un numero scritto apposta per Angela Lansbury, tagliato per far spazio alla partita, e la stessa attrice non ha amato interpretarla, perché ha dovuto seguire ogni singola indicazione degli storyboard, in cui erano stati definiti al millimetro movimenti ed espressioni. A rivederlo a distanza di anni l'episodio sull'isola di Naboombu è fortemente slegato dal resto della storia, che in effetti è formata da tante scene unite l'una all'altra spesso in modo non organico, ma non ha perso il suo smalto.
Il letto è ancora custodito nei Walt Disney Archives
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Ai feticisti degli oggetti farà piacere sapere che il letto in grado di viaggiare nel tempo e nello spazio, grazie al pomo magico stregato da Miss Price, simbolo di questo film, è ancora in giro: si trova nei Walt Disney Archives, come si può vedere nei contenuti extra caricati su Disney Plus.
In conclusione: Pomi d'ottone e manici di scopa ha superato la prova del tempo? Effettivamente, a rivederlo oggi, il film è un po' invecchiato, è meno omogeneo di quanto ricordassimo e fondamentalmente è una collezione di scene animate e numeri musicali legati da un esile filo conduttore. Molte scene però sono ancora meravigliose - sì, anche la tanto criticata partita di pallone - e Angela Lansbury a cavallo di una scopa, con manico in una mano e spada sguainata nell'altra, che guida un esercito di armature contro i Nazisti, ci emoziona oggi come 25 anni fa.