Pitch Perfect 2: per Elizabeth Banks le Barden Bellas sono come supereroi

Abbiamo incontrato la neo-regista - nonché produttrice e interprete del sequel del film che è approdato nelle nostre sale con il titolo Voices - in occasione del tour promozionale di Pitch Perfect 2, che uscirà il 28 maggio.

Pitch Perfect 2: Anna Kendrick, Brittany Snow, Birgitte Hjort Sørensen, Rebel Wilson e Hailee Steinfeld in una scena
Pitch Perfect 2: Anna Kendrick, Brittany Snow, Birgitte Hjort Sørensen, Rebel Wilson e Hailee Steinfeld in una scena

Le abbiamo incontrate quasi per caso. Le abbiamo ascoltate. Le abbiamo amate. E no, non le abbiamo dimenticate. Per la gioia dei loro numerosi fan in tutto il mondo, le Barden Bellas, eroine del canto a cappella protagoniste della musical comedy da culto Pitch Perfect (da noi uscito con il titolo Voices) torneranno a farci divertire in sala con il sequel Pitch Perfect 2, in cui il regista Jason Moore passa il testimone della regia alla debuttante (ma ha già diretto diversi corti e un segmento del film a episodi Comic Movie) Elizabeth Banks, già produttrice e interprete della caustica ed elegante commentatrice Gail nel primo film.

In Pitch Perfect 2 rirtoviamo Beca (Anna Kendrick), Fat Amy (Rebel Wilson), Chloe (Brittany Snow) & C. che, dopo tre anni di successi consecutivi ai National universitari, sono invitate a esibirsi niente meno che al cospetto dei coniugi Obama, e per l'occasione presentano una complessa e ardimentosa coreografia che prevede la sospensione di Amy sul nastro acrobatico a svariati metri da terra. Il risultato è tale da fare impallidire anche l'imbarazzante incidente emetico della povera Aubrey (Anna Camp) nel primo film, e causa alle Bellas una sospensione dalle esibizioni a tempo indetermninato.
L'unico modo per non farsi radiare dalle competizioni, e far così sopravvivere la preziosa tradizione del gruppo, è vincere il campionato mondiale di canto a cappella, battendo i temibili, sincronizzatissimi tedeschi Das Sound Machine...

Una struttura simile a quella del primo film, dunque, tanti numeri travolgenti, e una Rebel Wilson particolarmente scatenata, per un esordio alla regia a colpo praticamente sicuro: Elizabeth Banks, che abbiamo incontrato a Roma in occasione del tour promozionale del film (che uscirà a metà maggio negli USA, un paio di settimane dopo in Italia), ci crede, e c'è già chi pensa al terzo Pitch Perfect. Ma procediamo con ordine.

La vocazione di Elizabeth

"Con Jason indisponibile, è venuto quasi da sé che il film lo girassi io", ci racconta la luminosa Elizabeth. "Dopotutto ero già produttrice e interprete, avevo collaborato allo script, sarei stata comunque sul set ogni giorno! E' stato fantastico, mi sono divertita molto, c'era grande intesa con il cast ma anche e soprattutto con la troupe. Ma la cosa più affascinante, per me, è stata avere la possibilità di gettare una luce sul talento di tutte queste giovani donne. Ho sempre sognato di fare la regista, sono anni ormai che mi diletto a girare cortometraggi e video, quindi sono arrivata preparata a questa esperienza."

Love & Mercy: un primo piano di Elizabeth Banks a Berlino
Love & Mercy: un primo piano di Elizabeth Banks a Berlino

E la recitazione? "Per il momento non intendo abbandonarla, amo molto recitare e penso di continuare a farlo ancora per un po', anzi ho tre film che usciranno in USA nel giro di tre mesi. Mi vedrete ancora recitare, ma la regia era il mio obiettivo e sono molto orgogliosa dei risultati. Spero davvero di continuare a farlo, anche perché ci sono troppe poche donne registe. La mia speranza è anche quella di essere seguita e di ispirare altre donne che ci vogliono provare."
"I miei modelli sono per lo più attrici o attori che si sono cimentati anche con la regia, per esempio Jodie Foster, Drew Barrymore... ma anche Ben Affleck. Credo che artisti come loro comprendano cosa significa affrontare la regia dal punto di vista di un attore. E poi amo Quentin Tarantino, i fratelli Coen, mi piace come sanno instillare humor in situazioni sorprendenti. E hanno un punto di vista forte. Sto cercando materiale in cui posso infondere il mio punto di vista. Di tutti i generi, non solo le commedie: sto considerando l'action, ad esempio. Ci sono forti analogie tra la coreografia di un numero musicale e l'allestimento di una scena action.
"

Amiche, sorelle, Bellas

Pitch Perfect 2: Anna Kendrick canta con Hailee Steinfeld in una scena del film musicale
Pitch Perfect 2: Anna Kendrick canta con Hailee Steinfeld in una scena del film musicale

Una tradizione al femminile quella che sottende al sodalizio tra le Barden Bellas, un elemento su cui questo sequel indugia con una certa commozione. Ed Elizabeth ci spiega perché: "Ai tempi del college facevo parte di un'associazione femminile, e per me fu un periodo indimenticabile, in cui ho trovato amicizie che ho portato avanti per tutta la vita. Oltre al fatto di essere appena andate via da casa, di vivere con altre ragazze, c'è la particolarità di quel periodo della vita in cui stai ancora cercando di capire chi sei e chi vuoi diventare. Per questo è importante chi c'è al tuo fianco in quel periodo".

"In un certo senso", prosegue, "le Bellas sono supereroine: ragazze normali che hanno un potere, quello di cantare bene insieme. Nel cinema commerciale le donne sono ancora rappresentate in ruoli marginali, ma è evidente che le cose stanno cambiando: pensiamo alle due sorelle di Frozen - Il regno di ghiaccio, per fare un esempio. E, appunto, alle Bellas."

Anna Kendrick guida il suo gruppo sul palco in una scena di Pitch Perfect
Anna Kendrick guida il suo gruppo sul palco in una scena di Pitch Perfect

Più A cappella per tutti

Rispetto al predecessore, Pitch Perfect 2 fa riferimenti più espliciti e irriverenti al mondo degli show e dei talent musicali. "Nel primo film", ci racconta la neo-regista, "c'era il bisogno di spiegare al pubblico cosa fosse la musica a cappella. Ultimamente non solo è tornata in voga, ma ci sono programmi come X-Factor, American Idol e tante altre gare canore, la gente conosce meglio l'argomento che trattiamo, e quindi è più facile anche scherzarci." "Per quanto riguarda le competizioni a cui partecipano le Bellas, invece, non c'è quasi nulla di fittizio, sono tutti contest che si svolgono davvero. Va bene prendere in giro i talent show, ma i musicisti a cappella non vuoi farteli nemici. Vogliamo che apprezzino il film, quindi abbiamo cercato di riprodurre eventi reali e credibili".

Anna Kendrick in una movimentata scena di Pitch Perfect
Anna Kendrick in una movimentata scena di Pitch Perfect

"C'è un elemento in particolare che ho voluto inserire in questo secondo film: già nel primo film c'era il riff-off (una sorta di competizione semi-improvvisata in cui i diversi gruppi si sfidano intonando canzoni "a tema", e in cui esce dai giochi chi finisce le idee, ndR) nella piscina, un'idea derivata dalla mia esperienza al college di quelli che chiamiamo hootananny. Nel secondo film sapevo che avrei voluto una versione ancora più grandiosa di quel riff-off, un sorta di fight club segreto del canto a cappella. E credo che sia riuscito come volevo."

Gail vs. Effie

Hunger Games: la ragazza di fuoco - Un primo piano della truccatissima Elizabeth Banks
Hunger Games: la ragazza di fuoco - Un primo piano della truccatissima Elizabeth Banks

Il personaggio che Elizabeth interpreta in Picth Perfect - ripreso nel sequel con lo stessa irresistibile cattiveria accanto all'ancor più velenoso complice John Michael Higgins - è la commentatrice esperta di a cappella Gail; ma anche Effie, il personaggio che la Banks interpreta nel fortunato franchise di Hunger Games, è una figura pubblica. "Sì, anche se credo che Effie si renda conto meno di Gail del suo ruolo di commentatrice di quanto avviene intorno a lei. Per il resto, sono due donne che ci tengono ad avere una fantastica messa in piega!"

Pitch Perfect 2: Elizabeth Banks insieme a John Michael Higgins in una scena del film
Pitch Perfect 2: Elizabeth Banks insieme a John Michael Higgins in una scena del film

E a proposito di stile. "Come attrice, sono convinta che trucco e stile siano fondamentali per creare il eprsonaggio. Per il film ho lasciato che le ragazze si esprimessero come preferivano (ma dovevo approvare io alla fine!) nel loro look, perché dopo due film conoscevano i loro personaggi meglio di me. Per i numeri musicali invece sono stata molto più coinvolta; anche in questo aspetto avevo una visione molto precisa di tutti i dettagli, sapevo esattamente quello che volevo."