In occasione del Disney+ Day è sbarcato direttamente in streaming sulla piattaforma di Casa di Walt il live action di Pinocchio diretto a Robert Zemeckis con protagonista Tom Hanks nei panni di Geppetto. Una nuova rilettura de Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi e soprattutto del classico d'animazione Disney datato 1940. Con l'arrivo del film su Disney+, andiamo a vedere le principali differenze fra i due adattamenti, precisando che ovviamente rincorrete in alcuni spoiler sui due Pinocchio leggendo.
Un inizio più Disneyano
L'inizio del Pinocchio di Robert Zemeckis vuole celebrare al massimo lo storytelling e la Casa(ta) di appartenenza. L'incipit della storia, che parte sempre dal Grillo Parlante (Joseph Gordon-Levitt) che narra, propone un piccolo momento auto-ironico di dialogo tra il Grillo narratone e il Grillo attore, quasi interattivo, che scherza sull'effettivo significato e senso dell'espressione "C'era una volta" che ha caratterizzato le favole come i classici Disney. Non solo: il Grillo ricorda anche al pubblico che quella che è divenuta la sigla per eccellenza dei film della Casa di Walt viene proprio dalla canzone principale del Pinocchio del 1940: "When you wish upon a star", qui riarrangiata e cantata dalla Erivo (nella versione italiana "Una stella cade" da Frances Alina). La storia di Walt Disney viene celebrata anche attraverso l'interno della casa di Geppetto. Gli orologi a cucù che addobbano la parete e ad un certo punto si mettono a suonare tutti insieme, invece che riprendere situazioni quotidiane e culture diverse (una madre che sculaccia il figlio, una papera che esce dall'acqua e così via) strizza l'occhio ai classici Disney come Biancaneve e i sette nani, La bella addormentata nel bosco e così via). Inoltre Geppetto ha perso un figlio e per questo ha costruito un burattino, per colmare quel vuoto, una storia di elaborazione del lutto insomma.
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Nuovi personaggi e numeri musicali
Ci sono principalmente due personaggi nuovi introdotti nel live action di Pinocchio. Il primo è quello di Sofia (In originale con la voce di Lorraine Bracco), il gabbiano che Geppetto saluta sulla soglia di casa. Sofia si rivelerà un utile "mezzo di trasporto" (strizzando l'occhio a Orville di Bianca e Bernie) per il Grillo in ritardo al primo giorno di scuola di Pinocchio, e nuovamente verso la fine, quando trasporterà la coscienza parlante e il burattino del titolo in mare da Geppetto. L'altra new entry di rilievo è Fabiana (Kyanne Lamaya) che dà un contraltare a Pinocchio ovvero la sua marionetta Sabina - lei stessa è una "marionetta umana" di Stromboli che cerca la libertà e che rappresenta la disabilità di questa nuova storia con la sua gamba meccanica. Fabiana è anche protagonista di un nuovo numero musicale che celebra tutti i tipi di danza. Sarà lei a provare a salvare Pinocchio (Benjamin Evan Ainsworth) da Mangiafuoco (il nostro Giuseppe Battiston) anche se poi a riuscirci effettivamente non sarà l'intervento della Fata Turchina (Cynthia Erivo), che non si rivede più dopo l'incipit, ma quello dello stesso Pinocchio e del suo naso che si allunga quando mente, così da poter prendere la chiave appesa che apre la gabbia in cui è rinchiuso.
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Il Paese dei Balocchi
Non sono il Gatto e la Volpe che trovano alla taverna Postiglione (Luke Evans) e gli propongono l' "affare Pinocchio" per i suoi asini del Paese dei Balocchi, ma è Pinocchio stesso fuggito da Mangiafuoco insieme al Grillo a venire preso sul carrozzone "ad un incrocio per strada" come tradizione vuole proprio da Lucignolo (Lewin Lloyd). Questa è anche l'occasione per un altro numero musicale inedito, che serve a convincere il burattino quasi vero ad andare al Paese dei Balocchi. Neanche a dirlo, ovviamente riesce nell'intento. Al Paese ci sono molte riproposizioni che strizzano l'occhio al classico del 1940, come i dolci a non finire, la vetrata dell'edificio dove si può distruggere tutto a proprio piacimento, la casa a forma di palla da biliardo col biliardo dentro. Pinocchio e Lucignolo bevono la birra ma non fumano come accadeva nel film d'animazione (e a ripensarci fu coraggioso all'epoca mostrare la ribellione del fumo in un cartone per bambini). Riusciti a fuggire dal Paese dei Balocchi, sarà Sofia a comunicare a Pinocchio e al Grillo che Geppetto si è messo in mare per cercarlo e non una lettera che vola dall'altro (guarda caso con un gabbiano) come nel film del '40. Inoltre in questo live action c'è una giustificazione per il fatto che non vi siano più i mobili in casa: l'artigiano ha dovuto vendere tutto per comprare la barca, ultimo sacrificio di un padre povero per ritrovare il figlio scomparso. Sarà sempre Sofia a trasportarli in mare e sulla via incontreranno anche l'altra new entry del film, che chiuderà il proprio arco narrativo. Fabiana si è liberata da Mangiafuoco e ha fondato la propria compagnia teatrale. Pinocchio dimostrerà un primo passo verso onestà, coraggio altruismo dicendo di no al suo teatro delle marionette perché deve ritrovare il Babbo.
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Nella pancia della balena
Geppetto non si trova direttamente nella pancia della balena come accade nel cartone (dove ha costruito una zattera ma ha perso ogni speranza di poter uscire), ma ha venduto tutto comprando una barca e andando per mare per raggiungere il Paese dei Balocchi (che quindi sappiamo si trovi oltremare, infatti anche Lucignolo e Pinocchio ci viaggiano su una barchetta dopo il carrozzone). Nel classico Disney inoltre il burattino del titolo ha ancora orecchie e coda d'asino, spuntate al biliardo con Lucignolo, e solo alla fine la Fata Turchina le farà sparire facendolo diventare un bambino vero. In questa versione live action le cose vanno abbastanza diversamente. Pinocchio e il Grillo raggiungono via mare grazie a Sofia Geppetto, Figaro e Cleo ma, quando sono tutti pronti per tornare a casa, vengono inghiottiti. Da un essere già nominato nel film e che non è tecnicamente una balena ma un Mostro dei mari (Monstro in originale, una creatura mitologica trapassata oralmente insomma). A quel punto non passano troppo tempo dentro la pancia e Pinocchio idea abbastanza velocemente lo stratagemma per uscire - lo stesso del cartoon: creare un fuoco col legno e far starnutire il mostro marino per spruzzarli fuori. Il gruppo a quel punto può tornare a casa ma nel live action non rivediamo la Fata Turchina e, come ci dice il Grillo Parlante, che torna in versione narratore onnisciente proprio come nell'originale, racconta come non si sappia se alla fine Pinocchio sia diventato un bambino vero o meno. L'importante è che si sentisse tale nel proprio cuore e che lo fosse anche per Babbo Geppetto (Tom Hanks). Un messaggio diametralmente opposto al classico Disney, un'operazione simile a quella fatta da Jon Favreau con il suo Il libro della giungla rispetto all'originale animato.