Dopo otto anni in onda, Phineas e Ferb hanno interrotto il loro cammino seriale nel 2015, ma non hanno mai smesso di tener compagnia ai pensieri dei loro autori Dan Povenmire e Jeff "Swampy" Marsh, che sono tornati nel mondo folle dei due piccoli protagonisti per mettere in piedi un film originale per la piattaforma Disney+ che potesse riunire i due fratellastri protagonisti, la loro sorella maggiore Candace, Perry l'ornitorinco e tutta la banda di Danville.
Lo spunto di Phineas e Ferb Il Film: Candace contro l'Universo è semplice e serve a costruire un racconto dal respiro maggiore e più strutturato dei singoli e rapidi episodi della serie, ed è incentrato su un viaggio di Phineas e Ferb attraverso la galassia per salvare Candace, rapita dagli alieni ma a suo agio sul pianeta lontano in cui è stata portata, senza i propri molesti fratellini. Un viaggio condito come sempre da una serie di canzoni originali e tanto umorismo geniale e creativo, in cui spicca una sequenza meta-cinematografica in cui i due autore entrano a sorpresa in scena. .
La nascita di Candace contro l'Universo
Dopo diversi anni dalla fine della serie, come e perché avete deciso di fare un film?
Dan Povenmire: Quando fai una serie per tanto tempo, i personaggi ti restano in testa come se fossero reali e ti mancano tantissimo quando non puoi giocare con loro. È stato divertente tornare. Disney ci ha chiamato parlandoci della loro piattaforma streaming, che nemmeno aveva un nome allora, su cui ci sarebbero stati contenuti che adulti e bambini potessero guardare insieme. E visto che l'unica cosa che abbiamo fatto per loro era Phineas e Ferb, ci chiesero se avessimo voluto fare un film su di loro.
Jeff Marsh: Secondo me pensavano che non ne saremmo stati felici.
Dan Povenmire: Invece non ce lo siamo fatti dire due volte e ci siamo divertiti da morire.
Come avete detto, sia adulti che bambini amano Phineas and Ferb. Secondo voi qual è il segreto della serie?
Dan Povenmire: Io e Swampy abbiamo un senso dell'umorismo molto immaturo, ma allo stesso tempo ci piacciono i giochi di parole intelligenti. Siamo fatti per questo e non facciamo altro che cercare di farci ridere a vicenda.
Jeff Marsh: Quando abbiamo creato la serie, volevamo essere sicuri che non avremmo mai tagliato una battuta perché ci sembrava troppo complessa per i bambini. Abbiamo sempre voluto dar loro credito, perché pensiamo che siano molto più intelligenti di quanto pensano in tanti. E poi il peggio che può accadere è che i genitori ridono, i bambini vogliono sapere perché e si crea una discussione. Che c'è di male? Penso che parte del segreto sia questo.
Dan Povenmire: Non facciamo film per bambini, ma non li escludiamo come pubblico, ci assicuriamo che non siano alienati dalla storia e se c'è una battuta che non va bene per loro, ne arriva subito un'altra due secondi dopo che possono capire alla perfezione.
E come avete messo in piedi la storia del film?
Dan Povenmire: Abbiamo raccontato un sacco di storie nei tanti episodi di Phineas e Ferb e quindi il punto di partenza è stato "quali storie non abbiamo ancora raccontato?" Credo che le prime due settimane nella stanza degli autori siano passate con qualcuno che proponeva un'idea e noi che indicavamo dove l'avevamo già raccontata. Allora abbiamo usato un approccio diverso, non più soltanto su quel che fanno i due fratelli di divertente, ma nel mettere Candace in pericolo, rapita e su un altro pianeta, e costringere i due fratellastri a riportarla indietro. La sfida è stata di mettere in piedi dei pericoli concreti, ma mantenere il tono leggero e divertente come è necessario per una storia di Phineas e Ferb. E credo che siamo riusciti a ottenere questo equilibrio, ne siamo molto orgogliosi.
Disney+, le serie animate da vedere
Realizzare il film di Phineas e Ferb
Quanto è diverso in quanto ad approccio sviluppare un film piuttosto che un episodio della serie?
Dan Povenmire: Come il giorno e la notte! Gli episodi di Phineas e Ferb hanno una struttura molto ben rodata e schematica con i ragazzi che fanno qualcosa di spettacolare, Candace che cerca di mostrarlo alla mamma e così via, e tutto si unisce alla fine. Non dovevamo far altro che infarcire questa struttura di gag divertenti. Un film è qualcosa di completamente diverso, c'era bisogno di raccontare una storia con un inizio, uno sviluppo e una fine, far passare ai personaggi degli alti e bassi, buttarli giù e metterli in difficoltà per creare un nodo alla gola agli spettatori. È una danza più grande e più pazza da fare con i personaggi rispetto ai pochi minuti di un episodio.
Jeff Marsh: Un impegno diverso anche dal punto di vista delle persone coinvolte. Per gli episodi della serie avevamo un piccolo gruppo di artisti ben affiatata, mentre in questo caso abbiamo dovuto riunire tutto l'esercito, ma il risultato dà molta soddisfazione.
La musica è sempre stata importante nella serie ed è fantastica nel film. Come avete lavorato alle canzoni originali?
Dan Povenmire: Più o meno allo stesso modo di quando scrivevamo quelle per la serie, con noi in una stanza con delle chitarre a cercare di tirar fuori le rime più stupide che riuscivamo a pensare e con una melodia che si infilasse nella testa della gente. L'unica cosa che abbiamo fatto per questo film che non ci era mai capitata prima è stata di scrivere una canzone durante la quarantena, con me e Swampy nella sua stanza a Venice e io nella mia a Pasadena, a telefono, su FaceTime, a distanza.
Jeff Marsh: Un'altra cosa importante per il film è di aver avuto molti artisti che ammiriamo che si sono dimostrati pronti a partecipare e scrivere canzoni a telefono con noi.
Quindi la parte finale di questa produzione è stata influenzata dalla pandemia?
Jeff Marsh: Ci siamo dovuti inventare la tecnologia che ci permettesse di finire il film e continuare a collaborare. Grazie ai tecnici è stato possibile.
Dan Povenmire: La maggior parte del montaggio è stata fatta in quarantena, ognuno dalla propria casa, e abbiamo dovuto capire come farlo. In animazione è possibile. Non è il modo più facile o necessariamente ottimale, ma siamo riusciti a farlo e rispettare le scadenze.
Voi due siete nel film in una scena meravigliosa. Come l'avete creata?
Dan Povenmire: Per me quella scena è l'epitomo di Phineas e Ferb, così auto-riflessiva. Si tratta di fare a pezzi il processo di animazione in modo divertente. E pensa che quella scena risale a uno script del 2012 più o meno. Stavamo preparando un altro film che sarebbe andato al cinema, poi il capo dello studio cambiò idea. Cose che capitano. Ma mi è sempre piaciuta quella gag e uno dei motivi per cui mi dispiacque di non fare il film fu per quella scena. E quindi mentre scrivevamo questo nuovo film ci è venuto in mente che avremmo potuto recuperarla. Ci siamo chiesti se qualcuno l'avesse, abbiamo cercato nel nostro archivio, l'abbiamo recuperata e realizzata. Ne sono troppo felice.
Jeff Marsh: È stato come ritrovare un tesoro nascosto.
Dan Povenmire: E abbiamo anche dovuto fare un braccio di ferro con i dirigenti, perché pensavano che portasse il pubblico fuori dal film in modo strano, ma noi sappiamo che è questa la pasta del nostro show, così autoindulgente, e infatti quando l'hanno mostrato alle proiezioni di test, con gente che è cresciuta con Phineas e Ferb, è piaciuta tantissimo. L'hanno indicata tutti come la loro scena preferita. Conosciamo il nostro show e il nostro pubblico.
Jeff Marsh: Insomma fidatevi di noi!
Rimpianti e ricordi
C'è qualcosa che avreste voluto fare nel film e non siete riusciti a includere?
Dan Povenmire: Ci sono tante battute che siamo stati costretti a tagliare, ma l'intento è di sfoltire per andare a selezionare il materiale migliore e a volte resta fuori anche qualcosa di molto divertente. Per esempio abbiamo dovuto escludere un'intera canzone, che è inclusa nella colonna sonora ma non nel film. Era nel punto in cui i ragazzi danno la carica a tutti per fare questo viaggio per salvare Candace, su quanto sia pericoloso e su tutte le cose orribili che potrebbero accadere. È una canzone molto divertente, ma ci sembrava che lasciasse passare troppo tempo prima di mettersi in cammino.
Jeff Marsh: Sia chiaro, non c'è nulla che ci sia stato impedito di fare, ma ci sono cose a cui dobbiamo dire addio perché stonano nel quadro generale. E quando capita è dura, ma è come per la scena in cui compariamo noi: le conserviamo da qualche parte nella nostra testa, per un'altra occasione. Le mettiamo in un cassetto e pensiamo "un giorno la useremo".
Avete un episodio preferito della serie?
Jeff Marsh: Dico sempre che ne ho due. Il primo è l'episodio originale delle montagne russe, perché io e Dan siamo tornati a lavorare insieme dopo anni che non lo facevamo. Abbiamo scritto quell'episodio e si è creato qualcosa di grandioso. L'altro è quello in cui si riunisce il gruppo, la prima volta in cui abbiamo un episodio in cui vediamo un lato diverso del rapporto tra Phineas, Ferb e Candace, insieme al lavoro su qualcosa. Quel loro piccolo momento insieme è il nostro lavoro al suo apice. Mostriamo spesso le differenze tra loro, ma è importante dare spazio anche a quei momenti in cui è chiaro quanto si vogliano bene e tengano l'un l'altro. E poi la musica di quell'episodio è fantastica!
Dan Povenmire: Anche per me Le montagne russe, per lo stesso motivo di Swampy, ma l'altro è Un'estate straordinaria, il nostro primo speciale da un'ora. Penso che gli ultimi undici minuti, o anche l'ultima mezz'ora, di quell'episodio siano tra le cose migliori che abbiamo scritto prima del nuovo film. C'è un momento in Un'estate straordinaria che ricordo sempre, perché ogni volta che ho visto l'episodio in compagnia di qualcuno, puntualmente scoppia una grande risata in una scena in particolare che non ha nulla di intrinsecamente divertente, c'è semplicemente Phineas che perde la pazienza con Candace e le urla contro. Quella scena è tutta basata sui personaggi, perché non abbiamo mai visto Phineas alzare la voce e in preda alla rabbia, è divertente perché è inaspettato il suo comportamento e non perché sia divertente di suo. È il risultato di scrittura e cura dei personaggi ed è uno dei miei momenti preferiti.