E intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film, recitava il bellissimo titolo di un disco di Luca Carboni. Dopo aver visto Pets 2 - vita da animali, il film di Chris Renaud e Jonathan Del Val in uscita il 6 giugno, ci verrebbe da dire: e intanto la Illumination non sbaglia un film. Nella recensione di Pets 2 - vita da animali vi parleremo di un film spassoso, intelligente, ben costruito. E che, aspetto che viene prima degli altri, farà impazzire i bambini.
Prima però, facciamo un piccolo passo indietro: ci sembra ieri che, nel mondo dell'animazione, era arrivato un nuovo attore, la Illumination Entertainment di Chris Meledandri, già leader della Blue Sky de L'era glaciale. Il mondo dell'animazione era sostanzialmente dominato dal duopolio Disney/Pixar - Dreamworks, e la Ilumination, pur partendo dopo altri competitor, si candidava a diventare il terzo polo. Cattivissimo me, nel 2010, era stato un colpo di fulmine per tutti. Ed è diventato la franchise più fortunata del gruppo. Ma, subito dopo le storie di Gru e dei Minions, quella di Pets 2 sembra essere l'altro franchise fortunato della Illumination.
La trama: Max, Gidget e Nervosetto in azione!
La trama di Pets 2 - vita da animali si apre con il terrier Max, che nel primo film aveva fatto la conoscenza di un "fratello" adottivo come il cane Duke, ora alle prese con un "nuovo arrivo": Liam, il bambino che ha avuto la sua padrona. All'inizio è geloso dei suoi spazi, poi si affeziona e diventa sempre più protettivo, al limite della paranoia. Un viaggio in campagna e un nuovo amico, il cane Galletto, lo faranno crescere. Nel frattempo, nel suo condominio di New York, la volpina Gidget, a cui Max ha affidato il suo giocattolo preferito, apetta vispetta, comincia a immaginare un futuro, e una famiglia, con lui: ma, non appena perde il giocattolo, va nel panico. E deve affrontare una pericolosa missione in una casa piena di gatti. Nervosetto, invece, per gioco viene vestito da supereroe dalla sua padroncina, e... si convince di esserlo davvero! E così verrà coinvolto in un'altra missione di salvataggi.
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Se Nervosetto diventa Superman
Se la struttura narrativa del primo Pets - Vita da animali era una storia archetipica, quella dell'allontanamento da casa e il viaggio di ritorno, i creatori di Pets 2 - Vita da animali hanno messo a punto un'interessante schema narrativo composto di tre atti (le tre storie che vi raccontiamo sopra) più un prologo e un epilogo, come se si trattasse di un'opera. L'ouverture (il film inizia in una New York primaverile al suono di Empire State Of Mind di Jay-Z e Alicia Keys) ci spiega l'arrivo del bambino e i rapporti tra i personaggi. I tre atti principali, a cui assistiamo però in montaggio alternato, ci mostrano le sfide dei tre "eroi"; il finale riunisce tutti i personaggi in un finale coerente ed emozionante. In questo senso la grande idea è aver dato spazio ad altri personaggi accanto a Max e Duke, e di aver fatto di Nervosetto (che nel primo entrava in scena tardi ed era una sorta di antagonista) un protagonista assoluto, di aver visto cioè le potenzialità del personaggio: un coniglietto che si crede un supereroe senza esserlo (con tanto di citazione della musica di John Williams del Superman di Richard Donner) è qualcosa di esilarante in partenza.
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Commedia, azione, cinecomic, western, spy story
Su questa base di partenza, Pets 2 accumula gag su gag, sfruttando anche i dettagli e i personaggi passeggeri (un criceto in crisi esistenziale dal veterinario, una mucca che imita i comportamenti di un cane in campagna) e riesce a toccare vari registri, amalgamandoli però in un unico stile. Pets 2 è una commedia, ma anche un film d'azione. I tre episodi, restando in questo range, si differenziano leggermente: le avventure di Nervosetto sono comiche, slapstick, anche se citano il mondo dei cinecomic e ci raccontano, in fondo, una crisi di identità. La storia di Max e del suo mentore Galletto sono una commedia più profonda, una storia più psicologica, che ammicca al western, soprattutto per il look e la voce di Galletto. Ma anche qui si parla di identità e di crescita, di superare le proprie paure. E anche del saper lasciare spazio ai propri bambini, tema tipico degli umani che qui in qualche modo viene traslato ai cani. La parte dedicata a Gidget ha qualche venatura horror, nella presentazione della casa dei gatti, e di spy-story, visto che la sua impresa ha a che fare con un cambio di identità...
Ma Pets 2 è soprattutto un film per bambini
Ma non dovete pensare che Pets 2 sia uno di quei film pieni di riferimenti, citazioni, ricalchi di personaggi e scene famose, uno di quei film fatti pensando al pubblico adulto. Tutti questi spunti si inseriscono con armonia nella storia che scorre, veloce e ritmatissima, senza preoccuparsi di trovare appigli altrove, visto che ha una sua forza. Pets 2 è soprattutto un film per bambini, cosa che alcuni film d'animazione a volte si scordano di essere: è un film spassoso. Gli adulti si divertiranno lo stesso, perché la risata è qualcosa di universale. Dovessimo trovare dei modelli di cinema nel film della Illumination, potremmo dire che è un film che parte alla Woody Allen (perché è nella sua New York e i personaggi hanno delle crisi esistenziali) e finisce alla Mission: Impossible, non tanto perché siamo in un treno, ma per la complessità e la temerarietà delle scene d'azione.
Illumination Entertainment, il terzo polo
Ogni volta che esce un grande film d'animazione, in fondo, è anche l'occasione per fare il punto sull'ìndustria e sui player che la occupano. Ognuno di loro sembra avere le proprie peculiarità: Se la Disney/Pixar continua a puntare sull'emotività delle storie, e sull'originalità delle trame (Pixar soprattutto) e la Dreamworks ha fatto dell'irriverenza e del ribaltamento degli schemi la sua bandiera, la Illumination Entertainment, ormai praticamente al livello delle due big del mercato, sembra voler puntare sulla costruzione dei personaggi (soprattutto a livello estetico) e sul divertimento sfrenato, sul ritmo. La franchise di Cattivissimo me e dei Minions ha fatto centro. Ed è probabile che anche quella di Pets stia per lasciare definitivamente il segno.
Conclusioni
Dalla recensione di Pets 2 - vita da animali è evidente che sia prima di tutto un film per bambini, un film spassoso, che parte alla Woody Allen e finisce alla Mission: Impossible con comicità, psicologia, azione.
Perché ci piace
- È un film spassoso, intelligente, ben costruito. E che, aspetto che viene prima degli altri, farà impazzire i bambini.
- L’intuizione di aver fatto di Nervosetto un protagonista, di aver visto cioè le potenzialità del personaggi: un coniglietto che si crede un supereroe.
- L’interessante schema narrativo composto di tre atti più un prologo e un epilogo.
Cosa non va
- Rispetto ad altri film del genere, gioca meno sulla commozione, ma non è detto sia un difetto.