Battibeccano e si stuzzicano tutto il tempo, prima durante e dopo le interviste, proprio come i loro personaggi sullo schermo. Stiamo parlando di Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi, che abbiamo avuto il piacere di incontrare a Roma per scambiare qualche riflessione e impressione su Petra 2, la seconda stagione della serie Sky Original tratta dai romanzi di Alicia Giménez-Bartlett, ogni mercoledì su Sky Cinema e NOW. La Cortellesi è ancora una volta Petra Delicato, sempre accompagnata dal fido partner lavorativo Antonio Monte (Andrea Pennacchi), ancora più protagonista nei quattro nuovi episodi. Il loro rapporto evolve e si consolida, così come il vestire i panni di questi due personaggi tanto amati dal pubblico. Qual è il loro segreto?
Petra 2, la video intervista a Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi
I sogni per cui lottare
Petra ad un certo punto dice: "A volte siamo così granitiche nelle nostre decisioni, che abbiamo paura di ammettere che abbiamo cambiato idea". Paola Cortellesi ha paura di ammettere che ha cambiato idea?
Paola Cortellesi: No, ammetto sempre di aver cambiato idea, è una bella opportunità, perché privarsene?
In un altro episodio Petra dice "Non esistono sogni per cui valga la pena lottare. Appena si realizzano, non ti dicono più niente". Quali sono i sogni per cui secondo voi vale la pena lottare?
Paola Cortellesi: Per la passione. Penso a una vita, oramai posso guardare indietro a quando avevo dei sogni da realizzare, cioè vivere della mia passione. L'ho realizzato oramai da tempo, però non ti stanchi di lottare per quel sogno. Lottare forse non è il termine giusto a questo punto della mia vita, ma continuare a crescere, essere curiosi e imparare sempre di più. Il fatto che la tua passione si sia realizzata non fa sì che poi si rinunci, che, una volta realizzato, il sogno non conti più nulla. Non credo in questo. Quello che intende Petra è legato ad altro e lo condivide con Monte, che non so se la pensa come lei (sorride verso Andrea Pennacchi).
Andrea Pennacchi: Monte sì (ride), è una delle cose che li accomuna quando si incontrano. Monte è disilluso, ha sviluppato il cinismo da vecchio poliziotto da strada. In questa seconda stagione però proprio l'incontro tra i due ha fatto sì che invece si riaprissero delle prospettive anche su sogni per cui lottare. Nel caso della serie si apre uno spiraglio sull'amore per tutti e due, una finestra che non ci si aspettava. Quello è uno dei sogni più grandi per cui lottare. Solo che a volte ti rendi conto che le cose per cui lotti non sono solo esterne, ma anche interne, resistenze, paure. Credo che invece come Andrea avrei detto anche io la lotta per la passione. A volte sei tu l'avversario di te stesso, perché magari entra in gioco la noia del "questo l'ho già fatto". La battaglia rimane continua, anche se cambia il fronte, se posso usare queste metafore belliche.
Paola Cortellesi: Una metafora straordinaria.
Andrea Pennacchi: Grazie, sono un poeta.
Paola Cortellesi: È bello stargli vicino perché ti regala queste perle.
Andrea Pennacchi: Mi scrive a volte "Ah quanto ho imparato oggi grazie a te" (ridono)
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Non c'è Petra senza Monte
Dopo la serie e soprattutto dopo questa stagione, possiamo dire che non esiste Petra senza Monte. Possiamo affermare anche che non esiste Paola Cortellesi senza Andrea Pennacchi?
Paola Cortellesi: È qui vicino, che posso dire. Questo mi sembra un po' un azzardo, ecco, io la verità la dico (ride). Però è anche vero che oramai non si può prescindere da Andrea Pennacchi. Anche al mattino, al trucco, condividere le prime cose. Lui che fa proprio tutte le cose sbagliate (ride). Sono quelle piccole abitudini quotidiane.
Andrea Pennacchi: Io le sbaglio apposta, perché a lei piace correggermi. La vedo che arriva, generalmente di cattivo umore. Così quando sbaglio le cose lei si rasserena (ride).
Paola Cortellesi: È vero sono più contenta, e in questo lui mi dà soddisfazione (ride). Perché sbaglia, è in ritardo, fa delle cose imperdonabili.
Andrea Pennacchi: Perdonabilissime.
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Tornare sul set di Petra 2
È bellissimo vedere questa chimica che avete anche fuori dal set di Petra. Volevo chiedervi una scena o un episodio che vi è rimasto nel cuore di questa stagione proprio per il rapporto tra di voi o tra i vostri personaggi.
Andrea Pennacchi: Io ho un quieto ricordo, l'arrivo. Ero stato male prima dell'inizio delle riprese, quando sono arrivato a lavoro lei aveva già fatto 800 scene. È stato molto bello ritrovarsi, sono stato accolto sia da Paola che da Maria Sole (Tognazzi, la regista della serie, ndr) proprio come da amici che non vedono l'ora di rivederti. È stato molto forte.
Paola Cortellesi: Eravamo contenti che ci fosse fisicamente, che fosse ancora qui con noi... poi ci siamo pentiti (ride). Però poi alla fine è andata così e gli vogliamo bene.