Peacemaker è il principale salto nel buio seriale di James Gunn, perlomeno di alto budget, visto il suo passato nella Troma. Se in precedenza avevamo avuto la conferma che l'autore fosse abile nella reinterpretazione e decostruzione di personaggi fumettistici oltre che nell'unire ironia, gore, citazionismo e dramma, dietro questa opera c'erano tanti dubbi. In primis, trattandosi del primo show appartenente al DCE, orfano da qualche anno della visione di Snyder, c'era il rischio che venisse accolto con poco entusiasmo, specialmente dai nostalgici dello stile crepuscolare del regista di 300. Inoltre, proprio conoscendo il particolare approccio registico e narrativo di Gunn, non era così scontato che si adattasse perfettamente a una formula più espansa e dilatata. Per fortuna, dopo il grande successo di pubblico e critica, Peacemaker tornerà con una seconda stagione e, partendo da qualche spunto del finale, proviamo ad immaginare cosa ci riserveranno i nuovi episodi, facendo ovviamente qualche spoiler.
Una figura paterna scomoda e opprimente
Nel penultimo episodio dello show, La lotta continua, Peacemaker (John Cena), dopo un acceso scontro contro il padre August (Robert Patrick), che ha indossato nuovamente i panni del villain suprematista Drago Bianco, finalmente riesce ad ucciderlo sparandogli un colpo di pistola in fronte. Detto questo, come spiegato chiaramente dallo stesso Auggie, difficilmente Christopher riuscirà a togliersi dalla testa l'ingombrante figura paterna che in gioventù lo ha plagiato, trasformandolo nello spietato assassino senza scrupoli che abbiamo visto in The Suicide Squad - Missione Suicida. Nella seconda stagione verrà sicuramente affrontato questo aspetto, confermato dal fatto che, nel finale, vediamo proprio August Smith al fianco al protagonista e a Eagly nella sequenza di chiusura, una sorta di apparizione nella mente di Peacemaker. Considerando gli eventi accaduti nella prima stagione, sarà interessante vedere nelle nuove puntate il conflitto interiore del personaggio, da un lato spinto ancora dal padre ad esprimere la sua anima bestiale, dall'altro guidato dalla razionalità e sensibilità scoperta nel rapporto con gli 11th Street Kids.
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Nuovi alleati per il protagonista
Nel finale di stagione, O mucca, o morte!, tutti i personaggi sembrano prendere una strada diversa: Adebayo (Danielle Brooks) si ricongiunge con la moglie Keya, non prima di aver rivelato al mondo l'esistenza della Task Force X, di fatto denunciando la madre Amanda Waller e al contempo riabilitando il protagonista; Harcourt (Jennifer Holland) si sta riprendendo dalle brutte ferite riportate; Economos (Steve Agee) torna al suo lavoro precedente nel penitenziario di Belle Reve, mentre Vigilante (Freddie Stroma) è l'unico che rimane con Peacemaker. Proprio perché le vite dei protagonisti si dividono, è lecito pensare che in una seconda stagione il team possa cambiare, perlomeno qualche componente fondamentale. Non siamo sicuri di tale scelta, ma trasformando gran parte del gruppo, non solo si approccerebbe alla serie in chiave antologica, ma si garantirebbe anche una freschezza narrativa. Tutto questo a scapito, però, della bilanciatissima caratterizzazione dei personaggi che abbiamo osservato nei primi episodi.
Altri cameo della DC
In maniera totalmente spiazzante e sorprendente, nella puntata conclusiva della prima stagione, possiamo osservare un cameo della Justice League. Al termine della missione finale, che ha visto la vittoria dei nostri protagonisti, veniamo arrivare in loro soccorso, finalmente, Wonder Woman, Aquaman, Superman e Flash o meglio, le loro silhouette. Se però l'Uomo d'acciaio e l'Amazzone non interagiscono con Peacemaker (e infatti gli attori sono stati sostituiti da alcune controfigure), l'uomo più veloce del mondo e il Signore dei Mari prendono parte alla scena con Ezra Miller e Jason Momoa che rispondono indignati alle battute di Christopher Smith. Al di là di quali figure siano simboliche o meno, la loro apparizione è importante perché, banalmente, apre la possibilità di altri cameo nella seconda stagione. Ci auguriamo, però, che, se ci saranno altre apparizioni così fugaci queste abbiano però un peso maggiore all'interno della storia e che non si tratti di semplici omaggi.
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Una squadra fuorilegge
Potrebbe effettivamente essere passato in sordina, ma la decisione che prende Adebayo di denunciare la Task Force X potrebbe avere delle ripercussioni molto pesanti non solo all'interno dell'Universo DC, ma concretamente nella seconda stagione della serie. Una prospettiva affascinante potrebbe vedere i nuovi 11th Street Kids alle prese con la legge senza nessuna infiltrazione governativa con una trasformazione in veri e propri mercenari che agiscono per conto solo della Waller. Andando oltre alle limitazioni che un ente statale può imporre per collaborazioni eccezionali di questo tipo, non osiamo immaginare quanta la situazione possa diventare pericolosa, con criminali sciolti pronti veramente a tutto pur di avere salva la vita. Detto questo, oltre ai principali avversari che i protagonisti affronteranno, in parallelo il governo potrebbe mettere sulle loro tracce i servizi segreti e non più la semplice polizia di Evergreen, che, per quanto stacanovista e professionale, non ha di certo i mezzi necessari per fermare una squadra simile.
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Altre minacce aliene?
Rimanendo sempre in tema, è divertente immaginare quali saranno gli antagonisti principali della seconda stagione di Peacemaker, ora che le farfalle sono state terminate tutte con l'eccezione di Eak Stack Ik Ik. Se seguiamo un filo logico, la provenienza dei nuovi cattivi potrebbe derivare nuovamente dallo spazio profondo, vista la passione insana di Gunn per le creature extraterrestri dopo il gigantesco Starro, gli alieni sopracitati e i vari abitanti cosmici che abbiamo visto in Guardiani della Galassia. È pure vero che, facendo una scelta del genere, l'autore giocherebbe fin troppo facile quindi preferiremmo vederlo cimentarsi con supereroi o con minacce più concrete e terrene. Una cosa è certa: conoscendo quanto è vasto l'universo Detective Comics, Gunn può spaziare a piacimento, trovando sicuramente un personaggio che fa al caso suo. Uno scontro con la già citata Justice League sarebbe un sogno inespresso, ma dobbiamo considerare che c'è stato un recente cambio ai vertici che ha sconvolto totalmente le cose.
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Una connessione maggiore con il Gunnverse
Veniamo quindi all'ipotesi più affascinante. Sappiamo bene, come detto qui sopra, che James Gunn è da poco diventato co-CEO, insieme a Peter Safran, dei DC Studios, divisione di Warner Bros. che ha in mano tutti i prodotti animati, televisivi e live-action (ma non solo) di Detective Comics. Se prima la direzione del film-maker aveva un peso più secondario all'interno del piano progettuale supererostico, ora le cose cambiano drasticamente perché sarà lui stesso a dettare l'approccio da seguire con serie televisive e pellicole, ma anche videogiochi. Un controllo creativo senza pari che gli consente, potenzialmente, di collegare la seconda stagione di Peacemaker a suo piacimento, visto che può gestire come meglio crede le interazioni con gli altri show o anche con lungometraggi. Grazie a questa nuova gestione, Gunn ha la possibilità non solo di aumentare i legami tra Peaceameker e l'universo DC, ma anche di far partire nuovi progetti che trovano magari la loro origine nella serie con John Cena.
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