Quando mancano ormai una manciata di ore alla cerimonia per la 96esima edizione degli Academy Award, è giunto il momento di tornare a parlare ancora una volta della corsa agli Oscar 2024, con un'analisi dei potenziali esiti dell'attesissima premiazione. Al termine di una awards season dominata quasi interamente dal fenomeno Oppenheimer, titolo di punta con un totale di ben tredici nomination, per gli Oscar si profilano comunque alcune competizioni serrate e incerte, con diversi contendenti che hanno discrete chance di spuntarla sul film di Christopher Nolan nelle categorie tecniche e musicali. E proprio queste categorie sono l'oggetto della prima parte delle nostre previsioni sugli Oscar 2024, nel tentativo di individuare i favoriti, gli sfidanti e le possibili sorprese della notte del 10 marzo.
Miglior Sonoro
Giusto a proposito di Oppenheimer, per il film di Nolan dovrebbe essere un bottino facile l'Oscar per il miglior sonoro, considerando l'estrema importanza rivestita da tale aspetto all'interno dell'opera. È lecito presumere che gran parte dei favori dell'Academy andrà però anche a La zona d'interesse, dal momento che il dramma di Jonathan Glazer è imperniato sulla dicotomia fra l'apparato visivo e l'agghiacciante tappeto sonoro che incrina l'apparente 'banalità' delle immagini; tuttavia, sarà difficile che il film di Glazer possa frenare l'avanzata trionfale di Oppenheimer.
Pronostico: Oppenheimer (runner-up: La zona d'interesse)
Migliori Effetti Speciali
Dove invece Oppenheimer è fuori gioco, non essendo rientrato nella preselezione dell'apposita commissione, è per l'Oscar per i migliori effetti speciali, forse la più incerta fra le categorie tecniche: si tratta infatti di una gara senza un netto favorito e in cui praticamente qualunque candidato avrebbe più di qualche possibilità di vittoria. La maggior parte dei pronostici punta in direzione di The Creator, blockbuster sci-fi di Gareth Edwards, ma tentiamo un azzardo e scommettiamo invece su una vittoria per Godzilla Minus One, monster movie giapponese di Takashi Yamazaki che si è rivelato un sorprendente successo anche in terra americana.
Pronostico: Godzilla Minus One (runner-up: The Creator)
Miglior Trucco e Acconciature
Se ultimamente i film biografici hanno goduto di particolare fortuna rispetto all'Oscar per il miglior trucco e acconciature, quest'anno la regola si conferma valida grazie a Oppenheimer, Golda e soprattutto a Maestro, in cui il make-up sottolinea il cambiamento dei coniugi Bernstein nelle varie fasi della loro vita. E Maestro sarebbe in effetti il favorito, se non fosse per il lavoro altrettanto lodevole compiuto dal team di acconciatori e truccatori di Povere creature!, in particolare con il trucco prostetico sul volto dello scienziato interpretato da Willem Dafoe.
Pronostico: Povere creature! (runner-up: Maestro)
Migliori Costumi
Ancora maggiori sono le chance di Povere creature! per l'Oscar per i migliori costumi: gli stravaganti e fantasiosi abiti in stile pseudo-vittoriano disegnati per Emma Stone e gli altri membri del cast dovrebbero far guadagnare una statuetta a Holly Waddington per il film di Yorgos Lanthimos. Tuttavia, non sono da sottovalutare i look ricreati per le bambole di Barbie da Jacqueline Durran, che aveva vinto il suo secondo Oscar grazie a Piccole donne di Greta Gerwig e ora torna in competizione con la sua nona candidatura; il nostro pronostico, comunque, resta in favore di Povere creature!.
Pronostico: Holly Waddington, Povere creature! (runner-up: Jacqueline Durran, Barbie)
Miglior Scenografia
Un duello analogo a quello per i costumi dovrebbe ripetersi con l'Oscar per la miglior scenografia: salvo una vittoria a sorpresa per Killers of the Flower Moon od Oppenheimer, a contendersi la statuetta saranno appunto Barbie, in particolare per la minuziosa ricostruzione del mondo a tinte rosa di Barbieland, e Povere creature!, che fa abbondante uso del digitale per rievocare l'Europa delle Belle Epoque. Si tratta di una delle categorie più combattute di quest'anno, ma ancora una volta puntiamo su Povere creature!.
Pronostico: James Price, Shona Heath e Zsuzsa Mihalek, Povere creature! (runner-up: Sarah Greenwood e Katie Spencer, Barbie)
Miglior Montaggio
Suspense pressoché inesistente, al contrario, in merito all'Oscar per il miglior montaggio: un premio solidamente ipotecato da Jennifer Lame per Oppenheimer, che dovrebbe trionfare senza problemi in questa categoria. Prossime allo zero le chance di vittoria degli altri candidati, nonostante la presenza di titoli di massimo rilievo quali Povere creature! e Killers of the Flower Moon.
Pronostico: Jennifer Lame, Oppenheimer (runner-up: Yorgos Mavropsaridis, Povere creature!)
Miglior Fotografia
Situazione analoga nella gara per l'Oscar per la miglior fotografia: un'altra statuetta che Oppenheimer ha ipotecato con largo anticipo, grazie al suggestivo lavoro realizzato dal danese Hoyte van Hoytema, fedele collaboratore di Christopher Nolan. La magnifica cinquina di quest'anno include pure Robbie Ryan per Povere creature! e Matthew Libatique per Maestro, ma Oppenheimer appare imbattibile.
Pronostico: Hoyte van Hoytema, Oppenheimer (runner-up: Robbie Ryan, Povere creature!)
Miglior Canzone
Su un totale di otto nomination in sette categorie, l'unico premio davvero a portata di mano per Barbie è l'Oscar per la miglior canzone, una statuetta contesa da ben due brani inclusi nella soundtrack del film-fenomeno di Greta Gerwig. Sembra facile pronosticare una vittoria per la ballata What Was I Made For?, firmata da Billie Eilish e Finneas O'Connell e già premiata con il Golden Globe, ma non è escluso che a spuntarla possa essere invece l'ironica I'm Just Ken, interpretata da Ryan Gosling in un irresistibile numero musicale del film; al contrario, non hanno speranze di vittoria le altre tre canzoni in lizza quest'anno.
Pronostico: What Was I Made For?, Barbie (runner-up: I'm Just Ken, Barbie)
Miglior Colonna Sonora
Ed è ancora Oppenheimer il super-favorito per l'Oscar per la miglior colonna sonora, categoria in cui dovrebbe imporsi senza difficoltà la sontuosa partitura composta dallo svedese Ludwig Göransson, già ricompensato dall'Academy cinque anni fa per le musiche di Black Panther. Nell'attuale cinquina troviamo anche il veterano novantaduenne John Williams, il più anziano candidato di sempre, arrivato alla nomination numero 54 grazie a Indiana Jones e il quadrante del destino, e Robbie Robertson, destinatario di una candidatura postuma per Killers of the Flower Moon, ma il premio andrà quasi certamente a Oppenheimer.
Pronostico: Ludwig Göransson, Oppenheimer (runner-up: Robbie Robertson, Killers of the Flower Moon)