Se dal punto di vista cinematografico l'estate 2023 sarà ricordata indubbiamente come l'estate del Barbenheimer, il fenomeno di massa che ha reinfuso vigore (e qualche miliardo di dollari) al box-office mondiale, settembre è per tradizione il periodo dei festival: Telluride, Venezia e Toronto costituiscono infatti la vetrina ideale per presentare molti fra i titoli più promettenti dell'annata, alcuni dei quali sono destinati a fare la parte del leone nell'awards season americana. Se già in primavera il Festival di Cannes ha messo in mostra alcune "punte di diamante" del 2023, altre pellicole si stanno aggiungendo al novero dei potenziali favoriti per gli Oscar 2024, in virtù dell'ottimo riscontro ottenuto finora da parte della critica e delle platee festivaliere.
E sebbene qualche titolo assai atteso non abbia ricevuto consensi plebiscitari presso il pubblico dei festival (è il caso dei grandi ritorni di due assoluti maestri: Ferrari di Michael Mann e The Killer di David Fincher) o sia stato accolto con perplessità o freddezza (si veda Saltburn, divisiva opera seconda di Emerald Fennell), in altri casi si può legittimamente prevedere un posto in prima fila per la prossima stagione dei premi. Di seguito, proviamo dunque a offrirvi un'iniziale panoramica della corsa agli Oscar 2024 con un elenco di dieci film da tenere d'occhio, elencati in ordine di uscita...
1. Past Lives
Dopo l'incontrastato trionfo di Everything Everywhere All at Once, per quest'anno la A24 scommetterà su un'opera che ha incantato la critica fin dalla sua presentazione al Sundance Film Festival: Past Lives, lungometraggio d'esordio della regista coreana Celine Song. La storia ripercorre le vite parallele di due amici d'infanzia, Na Young (Greta Lee) e Hae Sung (Teo Yoo), nell'arco di più di vent'anni, descrivendo il mutamento del loro rapporto in base ai rispettivi percorsi di vita. Distribuito dal 2 giugno negli USA e rivelatosi un piccolo successo nel circuito arthouse americano con un milione di spettatori, Past Lives sarà portato in Italia da Lucky Red e ha ottime chance di guadagnarsi delle candidature di peso ai prossimi Oscar.
2. Barbie
Passando a una tipologia di cinema di tutt'altro genere, è quasi impossibile pensare che un evento delle proporzioni di Barbie possa essere ignorato dall'Academy. Con quasi un miliardo e mezzo di dollari d'incasso globale dal 20 luglio in poi, una serie di record macinati con una rapidità impressionante e la capacità di suscitare riflessioni e dibattiti anche ben al di là del pubblico dei cinefili, la commedia di Greta Gerwig ha impresso un segno indiscutibile sull'immaginario collettivo, pure per merito della verve di Margot Robbie, perfetta nella parte di una bambola 'ingabbiata' negli stereotipi che le hanno cucito addosso, e di un formidabile Ryan Gosling. Sull'onda di una tale popolarità, il film firmato da Greta Gerwig e Noah Baumbach e distribuito da Warner Bros potrebbe aver ipotecato almeno una mezza dozzina di nomination (come già illustrato nel nostro approfondimento sulle chance di Barbie agli Oscar).
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3. Oppenheimer
L'altra 'metà' del Barbenheimer, uscito in contemporanea con Barbie in quasi tutto il mondo (e il 23 agosto in Italia), è un film che ha suscitato l'entusiasmo pressoché unanime di critica e pubblico e che, ad oggi, ha portato in sala oltre ottanta milioni di spettatori. Inutile dire che proprio Oppenheimer sarà il "cavallo vincente" su cui Universal Pictures punterà al massimo per la stagione dei premi: del resto il dramma storico scritto e diretto da Christopher Nolan e dedicato alla vicenda del Progetto Manhattan e della realizzazione della bomba atomica ha messo d'accordo praticamente tutti, imponendosi come una delle pellicole più amate degli ultimi anni. Con queste premesse, è assai probabile che Oppenheimer si presenti agli Academy Award 2024 come il grande favorito e con una buona dozzina di nomination, a partire da quelle per la regia di Nolan e per la magnetica interpretazione di Cillian Murphy nel tormentato ruolo del "distruttore di mondi" J. Robert Oppenheimer.
4. Anatomia di una caduta
Considerando l'attenzione sempre maggiore riscossa negli scorsi anni nell'awards season americana da pellicole in lingua non inglese, è lecito presumere che, in tal senso, non si debba sottovalutare Anatomia di una caduta, thriller giudiziario che ha trionfato allo scorso Festival di Cannes, aggiudicandosi la Palma d'Oro. Firmato dalla regista francese Justine Triet, Anatomia di una caduta è costruito attorno al mistero della morte del marito di Sandra, interpretata da Sandra Hüller, una scrittrice tedesca sottoposta all'accusa di omicidio. Dopo aver già registrato seicentomila spettatori in patria, l'opera della Triet uscirà il 13 ottobre negli USA (mentre in Italia sarà distribuita da Teodora) e, oltre a essere il titolo favorito a rappresentare la Francia per l'Oscar come miglior film internazionale, potrebbe essere candidato in altre categorie di prestigio, dalla regia a Sandra Hüller come miglior attrice.
5. Killers of the Flower Moon
E sempre dal Festival di Cannes, dove era stato proiettato fuori concorso, proviene un altro film accolto con favore unanime: naturale, del resto, se al timone di regia c'è un gigante del calibro di Martin Scorsese, che quattro anni dopo The Irishman torna sulla scena con un'ambiziosa trasposizione del romanzo romanzo Gli assassini della terra rossa, scritto da David Grann e ambientato negli anni Venti a Osage County, terra su cui si concentrano enormi interessi in seguito alla scoperta di vasti giacimenti di petrolio. Altro poderoso affresco sulla sanguinosa storia dell'America, Killers of the Flower Moon vede Leonardo DiCaprio e Lily Gladstone capofila di un ricco cast che comprende, fra gli altri, Robert De Niro, Jesse Plemons, John Lithgow e Brendan Fraser. Prodotto da Apple TV+, Killers of the Flower Moon farà il suo debutto al cinema negli USA il 20 ottobre (e il giorno prima in Italia, per 01 Distribution) e, forte delle eccellenti recensioni, si è prenotato un posto d'onore per la stagione dei premi.
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6. The Holdovers
Grande beniamino dell'Academy perlomeno fin dai tempi di Sideways, il regista e sceneggiatore Alexander Payne sembra aver realizzato un altro magnifico lavoro, perlomeno a giudicare dalle reazioni al Festival di Telluride: la pellicola in questione è The Holdovers, dramedy incentrato sul rapporto fra Paul Hunham (Paul Giamatti), docente burbero e tutt'altro che carismatico, e Angus (Dominic Sessa), uno studente dall'indole ribelle che sarà costretto a trascorrere con il suo professore il periodo delle vacanze di Natale. The Holdovers approderà nelle sale americane dal 27 ottobre e, con buona probabilità, sarà il fiore all'occhiello del distributore Focus Features per gli Oscar di quest'anno, con ampie chance di concorrere nelle categorie principali.
7. Maestro
Progetto estremamente promettente già sulla carta, Maestro si preannuncia invece come il titolo di punta di Netflix per la prossima stagione dei premi, anche sull'onda delle lodi ricevute alla Mostra di Venezia. Seconda prova da regista di Bradley Cooper a cinque anni dal grande successo di A Star Is Born, il film vede il divo americano nel ruolo del leggendario compositore e direttore d'orchestra Leonard Bernstein, mentre un'intensa Carey Mulligan lo affianca nei panni di sua moglie Felicia Montealegre. Considerando la fascinazione dell'Academy per le opere biografiche e per i racconti legati al mondo dello show business, Maestro saprà catalizzare senza dubbio una notevole attenzione da qui ai prossimi mesi; il film di Cooper uscirà nelle sale il 22 novembre, mentre dal 20 dicembre sarà disponibile su Netflix.
8. Povere creature!
Se di recente il Leone d'Oro ha portato molta fortuna, in termini di Oscar, a La forma dell'acqua, Roma, Joker e Nomadland, lo stesso dovrebbe accadere con Povere creature!, che il 9 settembre è stato proclamato miglior film alla Mostra di Venezia, dove era stato accolto da un vero e proprio plebiscito. Cinque anni dopo La favorita, il regista greco Yorgos Lanthimos porta sullo schermo un libro di Alasdair Gray, sceneggiato da Tony McNamara, firmando un'opera dai contorni sci-fi in cui il percorso di emancipazione nell'Inghilterra vittoriana della protagonista, Bella Baxter (Emma Stone), riportata in vita mediante un esperimento scientifico, è messo in scena con i toni feroci della commedia grottesca. In uscita l'8 dicembre negli Stati Uniti per Searchlight Pictures e il 25 gennaio in Italia per Walt Disney, Povere creature! si prepara a fare incetta di riconoscimenti, con Emma Stone lanciatissima per l'Oscar come miglior attrice.
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9. La zona d'interesse
Il regista britannico Jonathan Glazer non è un cineasta esattamente in linea con i gusti canonici dell'Academy, e spesso ha faticato a conquistarsi l'interesse del grande pubblico: ne è una prova la contrastata ricezione dei suoi due film precedenti, Birth e Under the Skin. A ben dieci anni di distanza dal controverso dramma sci-fi, però, Glazer si è guadagnato l'entusiasmo dei critici al Festival di Cannes grazie a La zona d'interesse, ricompensato con il Gran Premio della Giuria. Trasposizione del romanzo di Martin Amis (scomparso quattro mesi fa), il film di Glazer si confronta con la tragedia dell'Olocausto adottando un punto di vista decisamente particolare: quello di Rudolf Höss (Christian Friedel), comandante del campo di concentramento di Auschwitz, e di sua moglie Hedwig (Sandra Hüller). In uscita negli Stati Uniti l'8 dicembre per A24 (e in Italia con I Wonder Pictures), La zona d'interesse riuscirà a far breccia anche al di là del circuito festivaliero?
10. Il colore viola
Ed eccoci al decimo titolo della nostra panoramica, nonché l'unico che non sia ancora stato presentato alla stampa: Il colore viola, adattamento del musical teatrale di Brenda Russell tratto a sua volta dall'omonimo romanzo di Alice Walker. Dopo quasi quattro decenni dalla celebre trasposizione del libro diretta nel 1985 da Steven Spielberg, questa nuova versione de Il colore viola, affidata alla regia di Blitz Bazawule, riproporrà agli spettatori la vicenda di Celie (Fantasia Barrino, al suo esordio al cinema), ragazza afroamericana sottoposta a difficoltà e abusi nelle campagne della Georgia di inizio Novecento. Con un cast che include Danielle Brooks, Taraji P. Henson, Colman Domingo e Aunjanue Ellis, il dramma musicale di Bazawule sarà distribuito negli USA il 25 dicembre da Warner Bros e, nel caso in cui dovesse reggere il non facile confronto con il film di Spielberg, sarebbe quasi scontato ritrovarlo in lizza agli Oscar in numerose categorie.