Dal punto di vista della awards season, la prima metà di gennaio è stata contrassegnata dalle nomination delle cosiddette guild, in primis Producers Guild Award, Writers Guild Award e (poche ore fa) Directors Guild Award, dalle candidature per i BAFTA Award e soprattutto dai premi della 72° edizione dei Golden Globe, trofei estremamente prestigiosi e considerati per tradizione l'anticamera degli Oscar.
Ora, aspettando che l'Academy, all'alba di domani 15 gennaio (nel primo pomeriggio ora italiana), renda noti i candidati per la 87° edizione degli Oscar, vi proponiamo lo "stato dell'arte" della Oscar race, con le nostre previsioni sulle nomination nelle categorie principali: ovvero, chi ha 'blindato' il proprio posto nelle rispettive categorie e quali sono i potenziali spoiler per le nomination del 2015...
Miglior film: American Sniper in risalita fra i potenziali candidati
In una categoria che, come ben sappiamo, in teoria può comprendere dai cinque ai dieci candidati, in base all'esito delle votazioni (ma negli scorsi anni i titoli in lizza sono stati puntualmente nove), possiamo contare sei film che hanno la nomination già assicurata: si tratta dei due vincitori del Golden Globe nelle rispettive categorie, ovvero Boyhood e Grand Budapest Hotel, e delle altre pellicole che finora hanno dominato la awards season pressoché in ogni occasione, ovvero Birdman (o Le imprevedibili virtù dell'ignoranza), The Imitation Game, Selma - La strada per la libertà e La teoria del tutto.
Più incerta, invece, la condizione degli altri aspiranti concorrenti per l'Oscar al miglior film dell'anno; ma dopo le candidature raccolte da parte delle principali guild (inclusa quella per il Directors Guild Award), e considerati gli strepitosi risultati al box office, ci sentiamo comunque di poter scommettere sulla nomination per American Sniper. Fra i vari titoli, è lecito pensare che nella rosa per il miglior film troveremo con buona probabilità anche L'amore bugiardo - Gone Girl, una fra le opere più acclamate, discusse e di maggior successo del 2014, e Whiplash, film rivelazione dell'annata, che può contare su uno zoccolo duro di ardenti sostenitori. Presumendo che questi saranno i "magnifici nove" della 87° edizione degli Oscar, se l'Academy dovesse includere pure un decimo candidato la sfida sarebbe tra Foxcatcher - Una storia americana e Lo sciacallo - Nightcrawler, due titoli molto apprezzati ma che rischiano ugualmente di rimanere esclusi dalla categoria più importante; mentre deve abbandonare ogni speranza Angelina Jolie, che per il suo Unbroken può sperare al massimo in qualche candidatura minore.
Pronostico (5-10 film): Boyhood, Birdman, Grand Budapest Hotel, The Imitation Game, Selma, La teoria del tutto, American Sniper, Gone Girl, Whiplash, Foxcatcher
Miglior regista: David Fincher e Clint Eastwood in lotta per la cinquina
Se i Golden Globe sembravano aver cristallizzato i cinque nomi più papabili per la rosa dei candidati all'Oscar per la miglior regia, il recentissimo annuncio delle nomination per il Directors Guild Award ha scombinato un po' i pronostici, lasciando soltanto tre cineasti con l'assoluta sicurezza di essere chiamati a concorrere per la statuetta: il neo-vincitore del Golden Globe Richard Linklater per Boyhood, Alejandro González Iñárritu per Birdman e Wes Anderson per Grand Budapest Hotel. Per il resto, i Golden Globe hanno puntato su Ava DuVernay per Selma e David Fincher per L'amore bugiardo, mentre nella cinquina del Directors Guild Award sono stati inclusi Clint Eastwood per American Sniper e, contro ogni previsione, Morten Tyldum per The Imitation Game. La lotta per i due posti ancora 'liberi' nella corsa all'Oscar sembra quindi essere ristretta a questi quattro registi: la DuVernay, per quanto scottata dall'omissione ai Directors Guild Award, è tuttora quella con maggiori chance di entrare nella cinquina, mentre per il quinto posto si prevede un duello all'ultimo voto fra i "pesi massimi" Eastwood e Fincher. E spiace dirlo, ma la sensazione è che ad essere tagliato fuori sarà proprio Fincher, con L'amore bugiardo che pare non aver capitalizzato appieno il sostegno dei vari giurati (nonostante sia uno fra i pochi, autentici capolavori del 2014). Qualche dark horse? Uno sì, in effetti: Damien Chazelle, forte del consenso unanime per Whiplash e della nomination al BAFTA Award. Se l'Academy intende stupirci ed accogliere fra i candidati un giovane talento emergente, Chazelle potrebbe soffiare il posto sia a Fincher che a Eastwood, ma questa rimane un'ipotesi non molto probabile.
Pronostico: Richard Linklater, Alejandro González Iñárritu, Wes Anderson, Ava DuVernay, Clint Eastwood
Miglior attore: Steve Carell o Jake Gyllenhaal?
Estremamente combattuta, quest'anno, la corsa per l'Oscar al miglior attore, al punto che gli unici due nomi sicuri al cento per cento sono i neo-vincitori del Golden Globe, Michael Keaton per Birdman ed Eddie Redmayne per La teoria del tutto. Dovrebbero avere la nomination in tasca (ma, data la concorrenza, il rischio di un'esclusione non è così impossibile) anche Benedict Cumberbatch per The Imitation Game e David Oyelowo per Selma, mentre il maggiore dubbio si profila per il quinto posto della cinquina: qualora i quattro attori succitati dovessero figurare tutti quanti fra i candidati, a chi andrebbe l'unico posto rimasto? Il duello, serratissimo e all'ultimo voto, per la quinta nomination vede contrapposti i due concorrenti più 'inquietanti' dell'anno, ovvero lo Steve Carell ambiguo e psicopatico di Foxcatcher e lo spregiudicato e ossessivo Jake Gyllenhaal de Lo sciacallo. Entrambi hanno ottime quotazioni e il pieno sostegno della critica, ma a meno che la 'mannaia' dell'Academy non si abbatta su Cumberbatch od Oyelowo, uno dei due dovrà rinunciare alla corsa all'Oscar; noi proviamo a pronosticare che il quinto candidato sarà Steve Carell, ma l'incertezza in merito non potrebbe essere più alta. Pochissime speranze, invece, per il Ralph Fiennes di Grand Budapest Hotel, mentre hanno ormai rinunciato alla corsa sia il Bradley Cooper di American Sniper, sia il Timothy Spall di Turner (quest'ultimo snobbato perfino ai BAFTA).
Pronostico: Eddie Redmayne, Michael Keaton, Benedict Cumberbatch, David Oyelowo, Steve Carell
Miglior attrice: cinquina blindata o sorpresa Amy Adams?
Appare molto più stabile la situazione nella categoria per la miglior attrice, dove accanto alla favorita Julianne Moore di Still Alice troveranno posto Reese Witherspoon per Wild e Rosamund Pike per L'amore bugiardo. Nomination a portata di mano anche per la rivelazione di questa awards season, ovvero Jennifer Aniston per il dramma indipendente Cake (nonostante le tiepide recensioni per il film), e per Felicity Jones per La teoria del tutto (candidatura assai 'generosa'). Amy Adams, reduce dalla vittoria del Golden Globe come miglior attrice di commedia e dalla nomination al BAFTA grazie a Big Eyes, sembra aver recuperato quotazioni, ma probabilmente non abbastanza per guadagnarsi un'ennesima candidatura (e il flop commerciale del film non aiuta). Il nostro desiderio - destinato quasi di sicuro ad essere deluso - risiede invece in una nomination per Marion Cotillard, che in Due giorni, una notte, per il quale ha vinto lo European Film Award e vari premi della critica, offre una delle migliori performance dell'anno: ma l'Academy, si sa, è refrattaria ai film stranieri e ha già ignorato più volte la Cotillard, quindi non riponiamo grandi speranze in merito...
Pronostico: Julianne Moore, Reese Witherspoon, Rosamund Pike, Jennifer Aniston, Felicity Jones
I non protagonisti: outsider in arrivo?
Un panorama abbastanza chiaro è anche quello che si profila per quanto riguarda le due cinquine riservate ai migliori interpreti non protagonisti, dove finora le vari associazioni di premi si sono allineate in maniera piuttosto uniforme. Partiamo dalla categoria per il miglior attore supporter, con ben quattro nomi sicuri al cento per cento o quasi: J.K. Simmons per Whiplash, Edward Norton per Birdman, Mark Ruffalo per Foxcatcher ed Ethan Hawke per Boyhood. Quasi tutti i precursors hanno candidato anche il veterano Robert Duvall, che nonostante la fredda accoglienza per il dramma The Judge sembra comunque in procinto di collezionare la settima nomination all'Oscar della sua carriera. L'unica sorpresa che potrebbe regalarci l'Academy è costituita da Josh Brolin, molto apprezzato per la sua prova in Vizio di forma: qualora i giurati dell'Academy volessero distanziarsi dalle altre associazioni cinematografiche, aspettatevi di sentir pronunciare il nome di Brolin al posto di quello di Duvall.
Pronostico: J.K. Simmons, Edward Norton, Mark Ruffalo, Ethan Hawke, Robert Duvall
Perfino più statica, se possibile, la gara per la conquina dell'Oscar alla miglior attrice supporter, con cinque concorrenti che hanno raccolto quasi tutto quello che era possibile raccogliere in termini di candidature e di premi: Patricia Arquette per Boyhood, Jessica Chastain per A Most Violent Year, Emma Stone per Birdman, Keira Knightley per The Imitation Game e (come sbagliarsi?) Meryl Streep per Into the Woods. Difficile che una delle cinque attrici succitate possa cedere il passo a una outsider (nel rarissimo caso, comunque, a restare fuori dalla cinquina potrebbero essere Keira o Meryl): la Laura Dern di Wild e la Carmen Ejogo di Selma hanno ruoli troppo brevi e sono state tagliate fuori del tutto dalla awards race, Rene Russo ha ricevuto solo la nomination al BAFTA per Lo sciacallo, mentre l'idea di una candidatura per la Tilda Swinton deliziosamente fumettistica e sopra le righe di Snowpiercer, per quanto stimolante, è oltremodo ottimistica...
Pronostico: Patricia Arquette, Jessica Chastain, Emma Stone, Keira Knightley, Meryl Streep