Oppenheimer e Barbie sono stati gli alfieri di punta del box office estivo di tutto il mondo: due prodotti mainstream e commerciali che hanno trainato il grande schermo, riaffermando con convinzione il cinema partecipato e vissuto della sala cinematografica, entrambi con messaggi diversi e con idee alla base completamente all'opposto. Sembra, però, che non tutti la vedano ugualmente: di recente, l'attore e regista Paolo Ruffini ha infatti analizzato, a modo suo, il successo economico di questi film, spiegando che, in fin dei conti, i tanti spettatori che sono andati a vedere tali lungometraggi sono stati guidati solamente dalla moda e non da un reale interesse.
![Cillian Murphy Oppenheimer](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2022/07/28/cillian-murphy-oppenheimer_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
Per quanto le dichiarazioni di Ruffini su Oppenheimer e Barbie siano molto interessanti e in parte condivisibili (come approfondiremo dopo), è importante andare nel dettaglio per capire come mai questi progetti hanno avuto questa forza mediatica trascinante, al di là dei nomi altisonanti che fanno ovviamente presa e dell'inevitabile effetto gregge.
La stoccata di Paolo Ruffini
![Paolo Ruffini Cine](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2022/07/07/paolo-ruffini-cine_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
All'inizio è doveroso, ovviamente, ricostruire l'intervento di Ruffini sull'argomento che ha rilasciato in occasione della prima edizione del Festival Castiglione del Cinema, tenutosi dal 28 settembre al 1° ottobre 2023 a Castiglione del Lago. Durante questo evento, ai microfoni di Today, il cineasta ha spiegato che, a detta sua, Barbie ed Oppenheimer sono solo una moda: "Oppenheimer, così come Barbie, ha avuto un grande successo, ma non fa testo, è una moda, perché oggi sopravvive solo la moda. Evviva Nolan, che è riuscito a riempire le sale di ragazzi di 15 anni che per tre ore hanno tenuto il cellulare in tasca. Ma resta una moda. Almeno un terzo della gente che è andata a vedere Oppenheimer avrebbe dovuto andare a vedere Io Capitano, un film di impegno civile, con qualità artistica, un film internazionale". Tra l'altro, successivamente, il filmmaker è andato a fondo della questione, spiegando che effettivamente viviamo un momento in cui il pubblico è confuso dalle proposte cinematografiche, con i giovani che hanno un tempo di visione differente.
Barbie, le opinioni della redazione
Barbie: un racconto generazionale mascherato e facilmente fraintendibile
![Barbie 19](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2023/07/19/barbie_19_jpg_960x0_crop_q85.jpg)
Per come si presenta, Barbie sembra il film "modaiolo" per eccellenza: in primis pare confezionato, sia sul piano comunicativo che contenutistico, in modo appetibile e sgargiante, anche se però questa facilità di approccio tradisce tutt'altro spirito. Questa presentazione esterna, infatti, è solo una maschera furba e intelligente per nascondere un racconto intenso che parla a tutte le generazioni, comunicando con forza l'evoluzione del concetto di femminismo ponendo all'attenzione del pubblico tematiche per nulla scontate. Purtroppo, però, il tutto è facilmente fraintendibile se non si guarda con precisione e raziocinio il punto di vista della narrazione e ciò, forse, contribuisce ad alimentare un'immagine profondamente sbagliata del lungometraggio. Tale percezione, purtroppo, è stata rafforzata anche dalla pioggia di critiche di un certo tipo di utenza (e critica) che hanno pensato bene di affossare il titolo perché "dichiaratamente anti-maschilista" o, al contrario lanciando assurdi trend su TikTok contro i ragazzi, portando poi, quindi, ad un passaparola tossico che però è stato fieramente combattuto da tutti gli spettatori che invece hanno compreso correttamente il messaggio della pellicola.
Oppenheimer: un kolossal profetico e disarmante
![Oppenheimer 5 Gvvf9C1](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2023/08/10/oppenheimer_5_Gvvf9c1_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
Oppenheimer, invece, attrae le masse, apparentemente, solo per il nome che c'è dietro il progetto: Christopher Nolan è un cineasta che ha una particolare attrattiva per il pubblico e lo abbiamo visto nel corso degli anni con tutta la filmografia dell'autore inglese, con tutti i progetti che fanno sempre molto parlare di sé. Ma al di là delle sterili e puerili discussioni che possono partire da uno spettatore disattento (e sì, in questo caso Ruffini ha assolutamente ragione), proprio il biopic, per la sua forza profetica e disarmante, inevitabilmente spinge al confronto continuo, al dibattito, allo scambio di opinioni. Proprio per questo motivo è alquanto limitante credere che la gente sia corsa al cinema per vedere solo l'ennesimo film di Nolan, quando in realtà è palese che un pubblico più attento e preparato abbia invece spinto più amici e conoscenti alla visione vista la profondità del tema trattato e, soprattutto, considerando la complessa e stratificata scrittura storica della vita di Oppenheimer, che porta delle cicatrici che l'Occidente non ha mai rimarginato.
Oppenheimer, le opinioni della redazione
Probabilmente una moda, ma non solo
![Barbie 18](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2023/07/19/barbie_18_jpg_960x0_crop_q85.jpg)
Ecco che quindi nella nostra analisi emerge effettivamente, da un lato, l'esigenza istantanea e banale del pubblico (specialmente quello più giovane) di dover per forza di cose recuperare questi due film per avere un argomento generico di conversazione o per aver seguito solo un trend e basta. Questa interpretazione di Ruffini, però, ignora totalmente tutti i fruitori che, invece, sono spinti magari da genuina curiosità per i temi trattati in Barbie o Oppenheimer o corrono al cinema perché invogliati o sedotti dalle immagini e trailer rilasciati nel corso della campagna marketing delle pellicole di riferimento. Tra l'altro, c'è un altro elemento che l'autore toscano non ha affatto tenuto in considerazione e che, in qualche modo, riassume un po' tutta la vicenda. A prescindere dalla moda o meno, infatti, questi lungometraggi sono riusciti a canalizzare il desiderio recondito di un certo tipo di spettatori che chiamava a gran voce l'esperienza in sala.
L'affermazione del medium cinematografico contro ogni confusione
![Oppenheimer 1](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2023/08/10/oppenheimer_1_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
La più grande vittoria di Barbie e Oppenheimer, quindi, è che comunque hanno riaffermato con intensità il potere del medium cinematografico, cercando di mettere ordine a quella confusione di cui proprio Ruffini ha parlato nelle sue dichiarazioni. Mentre, giustamente, il cineasta italiano ha sottolineato che gli spettatori sono sempre più disorientati a causa delle piattaforme streaming che propongono proprio un modello alternativo di visione e fruizione della settima arte, le due pellicole di Nolan e della Gerwig gridano con forza la potenza e la suggestione del cinema come esperienza collettiva e fisica, come tra l'altro ha ricordato recentemente Martin Scorsese, che ha visto nella coppia di progetti, "una tempesta perfetta", mettendo tra l'altro in evidenza le differenze profonde che intercorrono tra i due. Nelle opposizioni che separano il biopic su J.Robert Oppenheimer e la decostruzione della bambola più famosa della Mattel, il film-maker ci ha visto "una speranza per fare emergere un cinema diverso, diverso da quello che è stato fatto negli ultimi 20 anni, a parte il grande lavoro svolto dal cinema indipendente".