Cosa fareste se, all'improvviso, vi dicessero che siete l'erede di una fortuna di mille miliardi di dollari? Sì, mille miliardi di dollari! È quello che succede a John (Philip Froissant), rider di Berlino a cui comunicano questa incredibile notizia. Per capire meglio di che si tratta vola in Italia, a Firenze, dove ad accoglierlo c'è il testamento di un antico parente, vissuto 500 anni prima. John può ricevere i soldi solo a patto di usarli per il bene dell'umanità. È questa l'idea di partenza di One Trillion Dollars, serie disponibile su Paramount+.
Composta da sei episodi, la serie è tratta dall'omonimo romanzo di Andreas Eschbach, diventato un best seller. Nel cast di One Trillion Dollars, che comprende attori internazionali, c'è anche Alessandra Mastronardi, che ormai è lanciatissima all'estero. Ha il ruolo di Franca, avvocato che segue da anni il caso e che è intenzionata a fare la cosa giusta.
Nella nostra intervista, Alessandra Mastronardi ci ha detto che perseguire questo nobile obiettivo non è sempre facile: "Secondo me ci sono tantissime persone che vogliono fare la cosa giusta: siamo tanti. Mi ci metto in mezzo pure io! La cosa difficile è, ovviamente, soprattutto nel caso della serie, quale potrebbe essere. Il personaggio di John non ha nessun tipo di esperienza, specialmente a livello economico, quindi Franca è un'ottima alleata. Se io ricevessi la stessa cifra cercherei una Franca per aiutarmi. Lei ha una grande onestà intellettuale. Si trovano per questo motivo: perché sono due puri, anche se appartengono a due mondi completamente diversi."
One Trillion Dollars: intervista ad Alessandra Mastronardi
La maggior parte degli Italiani ricorda Alessandra Mastronardi per il ruolo di Eva in I Cesaroni, ma l'attrice da allora di strada ne ha fatta moltissima. Oltre a essere stata madrina della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2019, da diversi anni ha un'interessante carriera internazionale. Ha girato Life di Anton Corbijn, con Robert Pattinson, e recentemente Il talento di Mr. C (recensione qui) con Nicolas Cage e Pedro Pascal.
Quindi secondo Alessandra Mastronardi, la nostra industria a che punto è rispetto a Hollywood? Secondo l'attrice: "A me piace lavorare e lavorare a bei progetti. Che siano in lingua inglese, italiana o napoletana! Amo le belle storie, personaggi che abbiano qualcosa da raccontare. Si capisce quando c'è un'urgenza nel voler raccontare qualcosa. In Italia manca un po' di coraggio: di raccontare storie diverse, di sfondare i tabù, di credere in noi stessi per primi. A volte diamo la possibilità ad altri paesi di raccontare storie italiane con attori, registi e produzioni stranieri. Ma le storie sono italiane, sono nostre. A noi manca ancora quel coraggio di crederci veramente. Invece siamo talmente tanto esterofili che ci tagliamo le gambe da soli. Penso che Favino, con cui lavorerei subito, a Venezia sia stato frainteso: sono assolutamente d'accordo con lui."