Quando nel 2003 terminò la sesta e ultima stagione di Dawson's Creek, The WB (il canale che all'epoca trasmetteva la serie e che nel 2006 fondendosi con UPN diede vita all'odierno The CW), dovette immediatamente mettersi alla ricerca di un nuovo teendrama , da affiancare all'altra serie di punta trasmessa dal network, Una mamma per amica. Fu l'incontro con l'autore Mark Schwahn che decise il destino della WB: da tempo alla ricerca di finanziatori per un progetto cinematografico sulle vicissitudini di un gruppo di teenager, infatti, Schwahn convertì il copione in una serie televisiva e decise di venderlo al network, convinto che solo in quel modo avrebbe raggiunto il successo sperato.
Per le riprese venne scelta come location la graziosa cittadina di Wilmington, nel Nord Carolina (la stessa di Dawson's Creek, tra l'altro), e il titolo della serie, One Tree Hill, prese ispirazione invece dall'omonima canzone degli U2 dall'album The Joshua Tree, uno dei preferiti dello stesso Schwahn.
La storia dei due fratelli e quella dei loro amici, raccontata nell'arco delle sei stagioni finora trasmesse, ha subito alti e bassi, superando numerose crisi e condividendo momenti commoventi e toccanti. La serie è giunta ora, negli States, alla settima stagione, considerata da molti un punto di svolta visto l'abbandono del set da parte di uno dei due protagonisti principali, Lucas, e della sua fidanzata televisiva Peyton, con la quale ha lasciato Tree Hill in cerca di fortuna altrove.
In Italia, dove il telefilm va in onda dal 2005 su RaiDue, fino a ottobre verranno trasmesse le repliche della quinta stagione (già passata la primavera scorsa su Mediaset Premium) e a dicembre partiranno invece le puntate inedite della sesta.
Il piccolo ritardo rispetto agli Usa è dovuto purtroppo a una programmazione "ballerina" subita negli anni dalla serie, che nonostante tutto non ha comunque penalizzato il programma al punto da perdere i fan, sempre più affezionati ai ragazzi di Tree Hill.
Una scelta particolarmente diversa rispetto ad altri teendrama che l'autore ha adoperato è stata quella di saltare gli anni dell'università nell'arco della narrazione, creando un stacco temporale di quattro anni tra la quarta e la quinta stagione. Se nei primi quattro emozionanti archi narrativi, infatti, si raccontano gli ultimi due anni di liceo dei protagonisti, la quinta e la sesta (e ora la settima), riprendono quattro anni dopo il diploma e vedono gli amici di Tree Hill già inseriti nel mondo del lavoro.
Punto di rottura, come già accennato prima, è l'addio di Chad Michael Murray (Lucas Scott) e di Hilarie Burton (Peyton Sawyer), dovuto a scelte artistiche intraprese dai due attori. Restano punti fermi all'interno del cast, però, Sophia Bush nei panni della stilista in erba Brooke Davis, forse il personaggio più amato dai fan, e i coniugi Scott, Haley (Bethany Joy Galeotti) e Nathan (James Lafferty), cantante lei, stella dell'NBA lui. A loro si è aggiunto lo scorso anno il bel Julian Baker (Austin Nichols), un produttore cinematografico arrivato per strappare Peyton a Lucas, ma che alla fine ha ripiegato (e chi può biasimarlo?!) sulla dolcissima Brooke, che, nonostante un'esitazione iniziale, alla fine le ha aperto il suo cuore.
A fare da contorno ai giovani protagonisti, personaggi secondari ma non meno importanti, considerando che nella serie ogni storia è ben sviluppata e perfettamente amalgamata con le altre: Dan Scott (Paul Johansson), il perfido padre di Nathan e Lucas, Skills (Antwon Tanner) e Mouth (Lee Norris) i migliori amici di Nathan e Haley, o la dolce Millicient (Lisa Goldstein), assistente di Brooke, nonché sua madre Victoria (Daphne Zuniga, la Jo di Melrose Place).
Ad aggiungersi ad un cast già molto ricco, quest'anno, per rimpiazzare Lucas e Peyton, un volto già noto agli amanti delle serie tv: Robert Buckley, il Kirby Atwood di Lipstick Jungle, apparso recentemente anche in Privileged nei panni di David Besser. Qui Buckley interpreta Clayton, l'agente di Nathan nell'Nba. Già dal primo episodio però, è facile capire che il personaggio da lui interpretato ha molto da raccontare: sfuggente e malinconico, Clayton dichiara subito di "non credere più nell'amore", ma i fan di OTH sanno bene che nella cittadina l'amore è all'ordine del giorno, e difficilmente Clayton potrà resistere alle bellezze del posto. E se tutte le protagoniste principali sono ahimè già impegnate, magari punterà le sue attenzioni proprio sull'altra new entry dell'anno, Quinn James (Shantel VanSanten), la sorella fotografa di Haley, rifugiatasi a Tree Hill dopo la rottura col suo fidanzato storico.
Una caratteristica fondamentale nella serie, da sempre, la colonna sonora, elemento imprescindibile: brani pop e punk internazionali fanno da cornice perfetta alla trama, mai noiosa seppur ogni tanto ripetitiva, e sempre molto coinvolgente, arricchita da un'accurata sceneggiatura e da un cast eccellente, vantando spesso guest star d'eccezione del mondo musicale, come i Fall Out Boy, Kate Voegele, Sheryl Crow o Kevin Federline.
In questo primo episodio della settima stagione, dal titolo 4:30 AM Apparently They Were Travelling Abroad (da una vecchia canzone di Roger Waters, ex leader dei Pink Floyd), il regista J. Clark Mathis ha proposto un cameo della stella dell'NFL Jerry Rice, imbattibile ricevitore dei San Francisco 49ers, che qui interpreta se stesso come ospite d'onore alla festa di compleanno del piccolo Jamie Scott (il bravissimo Jackson Brundage). Proprio durante la festa di compleanno del figlio, Nathan incontra la persona che da un momento all'altro potrebbe sconvolgergli la vita, disintegrando la sua perfetta vita di coppia: una misteriosa ragazza infatti, lo avvicina alla festa per scattargli innocentemente una fotografia, ma poi contatta Clayton per informarlo che presto farà pubblicare su tutti i giornali la notizia che durante una trasferta lei e Nathan trascorsero una notte di sesso bollente insieme. Ancora una volta quindi, la storia d'amore dei "Naley" potrebbe essere a rischio, almeno finché la scioccante dichiarazione non verrà smentita.
Sempre in questo primo episodio, intanto, una bella notizia per Brooke: Julian, in Nuova Zelanda per produrre un film da parecchi mesi, si presenta alla festa di Jamie inaspettatamente, e durante una romantica passeggiata in spiaggia informa Brooke di aver rinunciato alla pellicola e di essere quindi pronto a vivere con lei a Tree Hill. Dopo quasi dieci mesi di separazione quindi, i due piccioncini potranno finalmente assaporare la gioia di condividere insieme ogni singolo giorno, e Brooke potrà tornare a sorridere dopo tanto tempo, nonostante senta profondamente la mancanza di Peyton.
Nonostante molti fan abbiano criticato recentemente alcune scelte adoperate dall'autore tra la quinta e la sesta stagione, con la settima molti sperano si ritorni agli "antichi fasti" della terza e della quarta, considerate in assoluto le migliori, sia per quanto riguarda gli avvenimenti raccontati (indimenticabile la morte dello zio Keith) che per le emozioni provate.
Conoscendo il talento di Schwahn, siamo comunque convinti che, pur avendo perso due dei personaggi principali, saprà farsi valere ancora una volta, sfruttando gli attori capisaldi della serie, su tutti Brooke Davis, e puntando su personaggi a prima vista più marginali ma indubbiamente interessanti.
La caratteristica fondamentale di questo teendrama, da sempre, è quella di emozionare e coinvolgere lo spettatore e siamo pronti a scommettere che anche questa volta il risultato sarà raggiunto con pieni voti, seppur senza l'indimenticabile Lucas Scott.