Office Invasion, la recensione: su Netflix una commedia sci-fi di bassa qualità

La recensione di Office Invasion, produzione sudafricana dove gli alieni seminano scompiglio in una società mineraria prossima al rinnovamento del personale.

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Office Invasion: un momento del film

Un nuovo minerale mai visto prima sulla Terra, ribattezzato zulcanoide, è il più ricercato sul mercato internazionale. A gestire l'unico giacimento finora conosciuto è una compagnia sudafricana che, nonostante gli ingenti guadagni, non esita a vessare i suoi dipendenti con turni massacranti e attrezzature scadenti. Sam è un esperto geologo che bazzica ai piani alti, Prince è un semplice contabile e Junior lavora come guardia di sicurezza. Come vi raccontiamo nella recensione di Office Invasion i tre, amici tra loro, si trovano alle prese con un cambio ai vertici societari che potrebbe ulteriormente peggiorare le condizioni di lavoro dell'intero staff. Quando i nuovi capi si insediano al comando e minacciano sin da subito licenziamenti di massa, Sam comprende di dover passare all'azione prima che sia troppo tardi, anche perché ha una figlia malata che necessita di costose medicine. Con l'aiuto dei due colleghi decide così di organizzare un furto di zulcanoide, da vendere poi di contrabbando ad un suo contatto, ma è ignaro dei misteri che la subentrata proprietà porta con sé...

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Office Invasion: un'immagine

Risate forzate

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Office Invasion: una scena del film

Produzione sudafricana che sbarca in esclusiva nel catalogo Netflix come original, Office Invasion è una commedia fantascientifica di bassa lega, penalizzata non soltanto da un budget ben al di sotto del minimo sindacale ma anche da un'evidente mancanza di idee che si riversa sia nelle linee base della storia che nella caratterizzazione dei vari personaggi coinvolti, principali o secondari che siano. L'impressione è quella di assistere ad una caricatura fortemente sbilanciata verso il versante comico / grottesco, con le dinamiche sci-fi lasciate esclusivamente alla resa dei conti finale: non che questo sia necessariamente un male, data la mediocre qualità degli effetti speciali. Nelle quasi due ore di visione si assiste ad una sorta di debolissima parodia dei classici "da ufficio", dalle nevrosi di The Office ai piani omicidi di Come ammazzare il capo... e vivere felici (2011) , che punta tutto su sketch e battute per la maggior parte inermi e/o inutilmente volgari. Rapporti umani tagliati con l'accetta affossano sul nascere la profondità dei protagonisti e che la loro missione abbia successo o meno finisce ben presto per non importare più a nessuno.

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Office Invasion: una foto del film

Office Invasion si perde inoltre in una ridondanza eccessiva, con tutta la prima parte tirata troppo per le lunghe. Dopo il prologo pseudo horror che poteva ingannare lo spettatore, l'azione si affloscia tra le quattro mura dell'edificio in cui ha sede la società, dove i superiori cominciano a combinarne di cotte e di crude al personale in una rigida e impietosa ottica dello sfruttamento, ovviamente esasperata ma con qualche fondo di verità. Forse il solo spunto potenzialmente interessante di un film che mette altrimenti in mostra i suoi evidenti limiti produttivi e concettuali, con quella comicità di grana grossa che procede per accumulo alla ricerca di qualche sketch o battuta riuscita: una manciata di sequenze scatenano anche qualche timida risata, ma nella complessità di insieme la visione si perde in un bicchier d'acqua. La coppia di registi formata da Gareth CrockerFred Wolmarans, già al lavoro insieme per le serie Shadow e Luoghi morti, esordisce nel lungometraggio senza un chiaro sguardo d'insieme, improvvisando un mix di generi senza quel briciolo di ispirazione idonea far convivere le varie anime e affidandosi ad un humour scontato e incolore.

Conclusioni

Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Office Invasion, ci troviamo davanti ad un film povero di idee e di contenuti, che utilizza la tematica aliena in un contesto comico di grana grossa. Con l'anima di genere confinata al prologo e alla resa dei conti finale e limitata da effetti speciali non certo all'altezza, la sceneggiatura arranca su sketch e battute o volgari o altrove del tutto innocue, senza pressoché mai lasciare il segno anche per via di un cast e relativi personaggi privi di qualsiasi carisma.

Movieplayer.it
1.5/5
Voto medio
3.8/5

Perché ci piace

  • Una manciata di battute e sketch strappano qualche sporadica risata.

Cosa non va

  • Effetti speciali mediocri.
  • Risvolti sci-fi gratuiti e incollati a forza.
  • Comicità nata già vecchia e di grana grossa.