Che la Forza sia con te, Obi-Wan. Obi-Wan Kenobi, la serie tv che su Disney+ ci sta tenendo compagnia da qualche settimana, sta arrivando alla sua conclusione. È ormai la terza volta, serie animate a parte, da quando è attivo il servizio, che ci troviamo a tornare in quella galassia lontana lontana creata nei remoti anni Settanta da George Lucas. Una galassia in cui, fino a una decina di anni fa, pensavamo non saremmo tornati più. E che, fino a pochi anni fa, credevamo avremmo frequentato solo andando al cinema. Obi-Wan Kenobi segue l'arrivo su Disney+ di The Mandalorian e di The Book Of Boba Fett. E, rispetto alle serie che l'hanno preceduta, segna delle novità importanti.
Gli uomini con la maschera: The Mandalorian e The Book Of Boba Fett
Quando, nel marzo del 2020, Disney+ è sbarcata in Italia, abbiamo scoperto che non c'era solo la saga degli Skywalker. Ma che nella galassia di Star Wars c'erano anche altre storie che aspettavano di essere raccontate. La prima storia che, in tv, si spostava da quella principale di Star Wars è stata The Mandalorian, una storia che avviene nel tempo che intercorre tra l'episodio VI (Il ritorno dello Jedi) e l'episodio VII (Il risveglio della Forza). Al centro della vicenda c'è un misterioso cacciatore di taglie, e il suo incontro con un bambino, che è della stessa specie di Yoda, il famoso maestro Jedi visto nella trilogia originale. Il secondo personaggio che le serie di Star Wars ci hanno portato è Boba Fett, figura mitica che avevamo visto nell'episodio V, L'impero colpisce ancora, in The Book of Boba Fett. È interessante vedere come i primi due protagonisti delle serie Star Wars ad arrivare su Disney+ siano due cacciatori di taglie. A livello morale, sono dei personaggi completamente diversi dagli Jedi, eroi puri e integerrimi che erano al centro delle storie classiche di Star Wars. Il mandaloriano e Boba Fett sono invece dei personaggi più ambigui, dove il confine tra Bene e Male è più sfumato, personaggi che si muovono per il profitto e non solo per il Bene. Anche se, nella storia, in qualche modo provano a fare quella che, per loro, è la cosa giusta. Sono due personaggi che vivono con un casco che ne cela completamente il volto, un casco spigoloso, dalla forma triangolare, del colore dell'acciaio, lontano dalla sinuosità e delle cromature nere delle maschere di Darth Vader o Kylo Ren. Ma anche lontano da quei volti scoperti, orgogliosi e fieri, che eravamo soliti avvicinare ai protagonisti principali, agli eroi della saga. Il nuovo corso delle serie tv di Star Wars aveva puntato su due personaggi laconici, imperscrutabili, enigmatici. Dei personaggi da film western, verrebbe da dire, confortati anche da alcuni scenari e alcune situazioni delle due serie. The Mandalorian ha avuto il pregio di avvincere con un personaggio di cui non vediamo quasi mai il volto. The Book Of Boba Fett quello di aver dato un'anima e un carattere da protagonista a un personaggio che, nella saga di Star Wars, era comunque un comprimario e un antagonista. E, rispetto al protagonista di The Mandalorian, ha deciso di lasciarlo con il volto scoperto molto più spesso.
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Obi-Wan Kenobi: un eroe che ci mette la faccia
Dopo due protagonisti con la maschera sul volto, Obi-Wan Kenobi è il primo personaggio delle serie Star Wars su Disney+ a tenere la scena continuamente con il suo volto scoperto. Quello di Obi-Wan Kenobi è un volto già noto al pubblico, è familiare, ed è molto amato all'interno della saga. Ewan McGregor era già stato Kenobi nella trilogia prequel di George Lucas, cioè negli Episodi I, II e III (la storia stavolta si svolge tra i fatti dell'Episodio III e quelli dell'Episodio IV). Obi-Wan Kenobi è un personaggio completamente positivo, un eroe come quelli a cui siamo stati abituati guardando tutti e nove i film della saga. È uno Jedi. Essere in scena con il proprio volto scoperto, e con un volto immediatamente associato a quel personaggio, permette al protagonista un'espressività e delle sfumature, vista anche la versatilità di Ewan McGregor, che nelle serie precedenti non c'erano. Così finalmente possiamo scrutare nei suoi occhi, provare a leggervi dentro. Possiamo provare a leggere tra le sue rughe e provare a capire la sua storia, quello che ha provato in questi dieci anni in cui lo abbiamo perso di vista. Così in quel volto troviamo lo sconforto, la sfiducia, la perdita di fede. C'è in lui il senso del rimpianto, del fallimento per aver sbagliato con Anakin. La nuova serie, infatti, coglie Obi-Wan in un momento in cui gli Jedi sono stati sconfitti, o sterminati, e quelli rimasti sono ricercati.
La Forza, le spade laser e quella luce sui volti
Obi-Wan Kenobi, allora, è la prima serie che riporta in scena un personaggio noto, che ci fa rincontrare un vecchio amico. Inizia da un punto di partenza diverso dalle altre, parte avvantaggiata, è già in medias res. E poi, si parla di uno Jedi. E questo ci permette di entrare nella mitologia classica di Star Wars, a quegli elementi che abbiamo sempre conosciuto, fin dal lontano 1977. Così, con un'attesa sapientemente dosata, e giustificata dalla trama (Obi-Wan si nasconde, e quindi cela anche i suoi poteri e le sue armi, non ci crede più), rientrano in scena la Forza e la spada laser. La nuova serie Disney+ è la prima in cui le spade laser si vedono in maniera così massiccia. E la regia non perde occasione di enfatizzare la loro presenza. E lo fa proprio in relazione ai volti. Nei momenti in cui le spade laser vengono fatte brillare, tutto intorno è reso più scuro, in modo che la luce delle spade, quasi da sola, illumini i volti. La luce emanata dalle spade laser è più forte, i colori sono leggermente più scuri, più tetri. E quella luce arriva dritta ad ammantare i volti dei contendenti. E, in qualche modo, drammatizza ulteriormente le espressioni. È un effetto nuovo, in qualche modo potenziato rispetto alle immagini dei film di Star Wars, ed è molto molto, molto suggestivo. Ma il vero effetto speciale, in Obi-Wan Kenobi, è il volto di Ewan McGregor. Che la forza sia con te.