Messico, giorni nostri: una famiglia dell'alta società sta festeggiando un matrimonio tra due famiglia molto ricche. Ma c'è qualcosa che non va: dai rubinetti esce acqua verde, ci sono urla al di là delle mura che circondano il giardino, rumori come di guerriglia. Arriva il 15 aprile su IWonderfull Prime Video Channel (canale di I Wonder Pictures su Amazon Prime Video) Nuevo Orden, film di Michel Franco presentato in concorso a Venezia 77, dove ha vinto il Leone d'argento - Gran premio della giuria.
Tra i produttori c'è Diego Boneta, cantante e attore prestato a Hollywood, che ha anche un ruolo nel film: è Daniel, il fratello della sposa, Marianne (Naian González Norvind). Duro e senza speranza, il film di Michel Franco ci mostra un ritratto poco rassicurante del Messico di oggi, in cui classismo, razzismo e corruzione spadroneggiano.
Abbiamo parlato di Nuevo Orden con Diego Boneta proprio al Lido di Venezia, dove il film è stato presentato in concorso. Per Boneta è fonte di grande orgoglio: non soltanto è il primo film messicano che ha girato in 17 anni da attore, ma è anche la prima pellicola che ha prodotto.
La video intervista a Diego Boneta
Nuevo Orden, la recensione: quando la distopia è così vicina da far paura
Nuevo Orden è il primo film prodotto da Diego Boneta
Hai anche prodotto questo film: cosa ti ha spinto a farlo?
Non vedevo l'ora di lavorare con Michel da tanto tempo. È un regista messicano che ammiro. Perché non ha paura di girare e raccontare le storie che vuole. Ho sempre ammirato il suo coraggio. Mi ha contattato due anni fa quando ero a Madrid per girare Terminator. Mi mancava lavorare con un vero regista. Quando ho ricevuto quella telefonata non ci potevo credere, pensavo si fosse sbagliato. Mi ha mandato la sceneggiatura e ho pensato che fosse un capolavoro. È un argomento molto delicato, non è facile trattarlo. Ho cominciato a produrre due anni fa, con la serie di Netflix Luis Miguel. Sapeva che volevo imparare come fare produzione. Non soltanto film in cui recito. È qualcosa che voglio imparare a fare. È stato così gentile da invitarmi e mostrarmi come si fa. È stata un'esperienza magnifica, è la prima volta che produco un film. È la prima volta che faccio un film totalmente messicano. Che per me è una cosa strana. C'è un detto: nessuno è profeta in patria. Mi ci sono voluti 17 anni per fare un film nel mio paese! Sono molto felice che Michel abbia creduto in me permettendomi di farne parte.
Nuovo Orden e l'importanza del colore
Mi è piaciuto molto l'uso del colore verde. Cosa significa per te?
Il verde è un colore proprio del Messico. Le nostre divise di calcio sono verdi. È il colore che rappresenta di più il paese. Per me significa questo: il verde rappresenta il Messico.
A proposito di colore: il tuo personaggio fa parte di una famiglia ricca e tutte le persone ricche del film sono bianche, con i capelli biondi invece le altre persone sono scure. C'è ancora così tanto razzismo, differenze culturali. Perché è importante fare un film come questo?
Credo che questo film rappresenti benissimo il classismo sociale in Messico. Quando i miei amici mi chiedono qualcosa che è complicato da spiegare, vedi il film e capisci che cosa succede in Messico. È uno specchio, che riflette cosa sta succedendo. Penso che il vero pregio di questo film sia che Michel non ti dice che cosa pensare, cosa è giusto o sbagliato. Ti lascia decidere. Prende uno specchio e ti fa vedere che succede. Ed è davvero duro farlo in modo oggettivo. E sì: tristemente molte delle famiglie ricche hanno origini europee e hanno la pelle più chiara. C'è molto classismo e razzismo in Messico. Si parla di "messicani bianchi". Era un ruolo rischioso per questo motivo. Ma per me era importante mostrare cosa succede. Anche perché non succede soltanto in Messico, ma in tutto il mondo. È la bellezza di questo film: qualcosa specifico di un paese in un anno e mezzo da quando l'abbiamo girato è diventato qualcosa che accade in tutto il mondo. Quando stavamo girando mi ricordo che in Francia c'erano i gilet gialli. Ci siamo detti: almeno in Francia si muove qualcosa. Adesso c'è Black Lives Matter. In tutto il mondo, non soltanto in Messico. Lo trovo molto affascinante. È un messaggio potente. Non riguarda soltanto il Messico.
Nuevo Orden: viva la revolution?
Questo film è molto forte perché, senza fare spoiler, sembra che, anche se faremo una rivoluzione, non cambierà niente. Quindi cosa possiamo fare? Una rivoluzione potrebbe cambiare il mondo o no?
Spero che quando vedranno questo film le persone si chiederanno come fare per evitare quello che succede. Come non arrivare a una rivoluzione. Se fosse il caso peggiore. Cosa possiamo fare per non arrivarci? Non credo che la soluzione sarebbe una rivoluzione. Non sarebbe nemmeno permesso arrivarci. Tristemente è già avvenuta. È qualcosa che ci spaventava. Mentre stavamo girando abbiamo capito che era come vedere il futuro da lì a cinque minuti. Adesso sta succedendo. È un film molto disturbante. Sembra molto reale: è un film distopico ma è realistico, non è fantascienza. È fatto per disturbare e mettere paura. Spero funga da allarme.