Nosferatu il vampiro è un grande classico del cinema muto diretto da F.W. Murnau, considerato non solo il capolavoro del regista tedesco ma anche uno dei film più influenti di sempre del genere horror, massimo esempio dell'espressionismo con tutti i suoi tratti allucinatori, distorti ed esoterici. Un'opera che ebbe diversi problemi all'epoca della sua uscita, negli anni 20' del Novecento, a causa delle varie diatribe legali incorse a causa dei collegamenti con il romanzo Dracula (1897) di Bram Stoker, benché avesse una trama in parte differente e dei personaggi rivisitati.
Nosferatu il vampiro, proprio a causa di questa lotta in tribunale, non riuscì a imporsi sul mercato (tutte le copie, tranne una, furono distrutte), nonostante l'indubbia qualità artistica e i vari guizzi contenutistici, ma raggiunse comunque l'immortalità grazie a diversi restauri ed analisi che sono state fatte nel corso degli anni. Da qualche tempo il cineasta americano Robert Eggers è al lavoro su un remake della pellicola, che da poco ha terminato la produzione. Ecco cosa sappiamo del progetto.
Un progetto radicato nella filosofia di Eggers
Per prima cosa, è opportuno fare una doverosa premessa, conoscendo la filmografia del film-maker: come si può notare, in particolar modo in The Lighthouse, Eggers ha sempre guardato indietro all'espressionismo tedesco, ricercando, con il suo cinema, le medesime atmosfere gotiche, esoteriche e fortemente psicologiche. Non deve quindi stupire che proprio Nosferatu, inizialmente, doveva essere il secondo progetto del regista, dopo che The Witch era stato accolto in maniera molto positiva dal pubblico. Un lungometraggio che quindi è molto radicato nella filosofia dell'autore e che rappresenta, al tempo stesso, un ritorno ai suoi modelli ed ispirazioni filmiche che lo influenzano maggiormente, ma anche una sfida imponente che gli consente di andare oltre quel tipo di cinema, rileggendolo in chiave moderna. Purtroppo, però, per diversi problemi (che tra poco vedremo), il titolo è stato rimandato di molti anni, ma l'ossessione per il terribile e inquietante Conte Orlock non ha mai abbandonato veramente Robert Eggers.
Nosferatu il vampiro: una sinfonia dell'orrore lunga un secolo
I tanti problemi produttivi
È passato veramente tanto tempo da quando è stato annunciato che il cineasta stava lavorando al film ed è evidente, quindi, che ci sono stati dei problemi lungo il percorso. Uno dei motivi principali che, probabilmente, ha contribuito a ritardare l'intero processo di realizzazione di Nosferatu è stato il cast scelto e ciò lo possiamo dedurre dal fatto che l'uscita di Harry Stiles dal progetto, nel 2022, ha causato uno stop della produzione. Ciò quindi fa supporre che anche negli anni precedenti non è stato affatto facile trovare gli interpreti giusti per la pellicola e scommettiamo che anche la ricerca della location ha trovato non pochi ostacoli lungo il cammino, a giudicare dalla ricercatezza e dal profondo studio estetico che Eggers tira fuori dai luoghi delle riprese. Non ultimo, tra l'altro, il problema più gravoso di tutti ovvero quello economico: è probabile che, dopo l'arrivo di The Lighthouse, il film-maker abbia trovato con più facilità i fondi per The Northman, decisamente più ordinario e commerciale rispetto ai suoi lavori del passato.
Una storia fedele all'originale?
Da quello che abbiamo appreso, la trama del lungometraggio sembra riprendere a piene mani quella del film originale di Murnau con una sinossi che si collega perfettamente a quanto abbiamo visto nel classico del 1922: "Nosferatu di Eggers è una storia gotica di ossessione tra una giovane donna perseguitata nella Germania del 19esimo secolo e l'antico vampiro della Transilvania che la perseguita portando con sé un orrore indicibile." Come se non bastasse, la presenza effettiva di personaggi come Ellen Hutter e suo marito Thomas, ma anche Knock, non fa che confermare che, almeno il punto di partenza, potrebbe essere effettivamente la trama che già conosciamo. Tuttavia, se si analizza per bene la filmografia di Robert Eggers, viene da pensare che il racconto incontrerà delle differenze che magari saranno più coerenti con i nostri tempi, senza però stravolgere l'anima oscura e crepuscolare della storia di Murnau. D'altronde, in più di un'occasione, Eggers stesso ha parlato del suo amore profondo nei confronti dell'opera, perciò probabile che ogni cambiamento sarà studiato alla perfezione.
Un cast promettente
Passando ad un altro elemento certo di Nosferatu, ovvero gran parte del cast scelto, ci rendiamo conto che è stato studiato molto profondamente con tanti nomi eccellenti dello star system hollywoodiano. Tra questi spicca sicuramente Willem Dafoe, che in molti avevano già immaginato nel ruolo del Conte Orlock, ma che invece presterà il volto del suo servo, Knock, il grande manipolatore del racconto fin dall'inizio. Non ci dimentichiamo, inoltre, le scelte dei due attori co-protagonisti, ricadute su Bill Skarsgård e Lily-Rose Depp, rispettivamente nei panni del Conte Orlok e di Ellen Hutter. Se il primo è sicuramente una scelta atipica ma perfettamente in linea con i vari villain che ha interpretato nel corso della sua carriera, la figlia di Johnny, che abbiamo visto recentemente in The Idol, è forse la scommessa più incredibile, ma che potrebbe regalarci grandi sorprese. A margine, anche la presenza di artisti di spessore come Nicholas Hoult, Anya Taylor-Joy, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin e Alexander Skarsgård non fanno che alzare le aspettative, almeno sul piano recitativo.
Nosferatu, Robert Eggers: "Riprese difficili, ma ho cercato di andare oltre le mie capacità"
Tra ambizione ed esperienza
In conclusione c'è un un'ultima riflessione da fare riguardo il lungometraggio, che deriva da una recente dichiarazione di Eggers a proposito della pellicola: "Sto cercando di andare oltre ciò di cui sono capace. Come sempre, è stata una ripresa difficile. Ieri sera stavamo girando una scena su una nave con molta pioggia e onde, e il deflettore della pioggia, che serve a deviare la pioggia fuori dall'obiettivo, si stava rompendo e si appannava. Ho passato gli ultimi giorni a lavorare solo con marinai russi su una barca. Sono così felice di aver realizzato The Northman prima e di aver imparato quello che ho imparato. Quando penso al piano di produzione di Nosferatu, mi stupisco di come siamo riusciti ad arrivare in fondo". Da queste parole, emergono due punti fondamentali: il primo riguarda la volontà del regista di andare oltre i suoi limiti proponendo un progetto non facile, ma artisticamente appagante. In seconda battuta, per come è stato descritto il ritardo produttivo da Eggers, sembra che sia un bene che vedremo Nosferatu dopo tanti anni dall'annuncio. Nel corso del tempo, infatti, il cineasta ha sviluppato l'esperienza necessaria, avendo lanciato, tra l'altro, ben due film.