È notizia di ieri che Noos - L'avventura della conoscenza è sospeso, o in pausa, o in qualunque modo più elegante si voglia dire, a causa degli ascolti bassi, un terzo della concorrente Temptatin Island su Mediaset. Una sconfitta, è evidente, ma non tanto per Alberto Angela e il suo programma di informazione scientifica, quanto per noi che guardiamo, perché dice tanto, troppo, dei gusti dei nostri concittadini, sulle loro preferenze e abitudini. Forse, purtroppo, sul livello culturale medio degli spettatori della tv generalista italiana. Sia chiaro, Noos non è cancellato, tornerà come da post di Alberto Angela di ieri sera che rassicura sulle riprese in corso di ulteriori servizi che vedremo negli ultimi appuntamento del 22 e 29 agosto e del 5 settembre, ma il segnale non è positivo e non possiamo accogliere di buon grado la notizia.
La disavventura della conoscenza
Siamo reduci da Napoli, dalla presentazione dell'offerta 2024/2025, da tante belle parole e dichiarazioni d'intenti, ma veniamo anche da un periodo in cui la Rai è stata oggetto di critiche da più fronti, accusata di un eccessivo servilismo nei confronti dell'attuale governo, di cavalcare alcune notizie per nasconderne altre, di censure e altre spiacevoli voci in arrivo da più parti. Un contesto in cui la notizia della sospensione di Noos fa ancor più effetto, perché si va a toccare un simbolo, un volto come Alberto Angela che, sia da solo che insieme al compianto padre Piero, ha fatto la storia di quella televisione italiana che proprio quest'anno compie i suoi 70 anni. Fa male perché è una di quelle figure che consideriamo intoccabili, un riferimento incrollabile, un patrimonio che la Rai stessa dovrebbe mettere su un piedistallo. Vederne incrinata la forza è un segnale che non piace per niente.
Alberto Angela spostato: quando torna in TV Noos, "cancellato" da Temptation Island
Temptation Island e il gusto del pubblico
Soprattutto se la motivazione è legata al confronto con un programma che di culturale ha ben poco. Nulla contro Temptation Island e chi lo guarda, sia chiaro: si vive anche di svago e il programma in onda su Canale 5 ha evidenti meriti nella capacità di incontrare e coinvolgere il suo pubblico, ma è probabilmente sbagliato guardare a questo confronto, perché i due show si rivolgono a utenze diverse. Se il programma di Maria De Filippi ha debuttato con il 24% di share per salire addirittura al 31%, Noos si muove tra il 13% e l'11%. Un rapporto di tre a uno che ci fa riflettere e che andrà approfondito. Poco, senza dubbio, ma è pur vero che Temptation Island quest'anno è un vero fenomeno, mentre un programma come Noos punta a raggiungere spettatori che cercando altro e può trovare una importante crescita anche on demand, su RaiPlay. E proprio la scorsa settimana in quel di Napoli si sottolineava come la visione in differita fosse in crescita e assolutamente non da sottovalutare nei ragionamenti sul successo di una trasmissione.
Noos e il servizio pubblico
Una decisione presa "per tutelare e valorizzare al meglio un prodotto di eccellenza" quale Noos - L'avventura della conoscenza indubbiamente è. Accettiamo questa motivazione e rispettiamo questa idea, perché produzioni come quelle di Alberto Angela sono un fiore all'occhiello non solo della Rai, ma di tutta la televisione italiana, ma pensiamo che non siano, non possano essere, i meri numeri a decretare la riuscita o meno di un programma come questo: se la Rai è ancora servizio pubblico, non è solo in base a quanti guardano live in prima serata che si dovrebbero effettuare questo tipo di scelte, senza pretendere da uno spazio dedicato all'approfondimento e la cultura lo stesso che può avere un programma di puro intrattenimento come Temptation Island. Se la Rai è servizio pubblico, e fino a prova contraria lo è, deve adottare logiche diverse da quelle di una tv commerciale e proporre programmi come Noos senza badare alla risposta immediata, ma crederci e sostenerlo a prescindere. Perché rappresenta un'anima importante della propria offerta, andando a completare una proposta che non deve puntare solo all'intrattenimento. "Noos va avanti! Lavoriamo per la cultura" ha dichiarato Alberto Angela nel suo post. Noi gli siamo e saremo sempre grati, ma auspichiamo che anche i vertici aziendali remino nella stessa direzione.