La mamma è sempre la mamma, anche sul grande schermo. Ed è un mestiere difficile, ricco di imprevisti e piacevoli sorprese, per il quale non esistono istruzioni. Una grande responsabilità, oggetto di un'evoluzione nel corso degli anni. Gli autori di Una notte da leoni, Jon Lucas e Scott Moore, hanno deciso di dedicare il loro nuovo film proprio a questo ruolo, con quel Bad Moms - Mamme molto cattive ora nelle nostre sale. Mila Kunis interpreta Amy Mitchell, una donna apparentemente felice che vive con i suoi due figli e il marito ma è stanca di dividersi tra il lavoro e la vita privata in un vortice di commissioni, scadenze e doveri. Così, quando il suo matrimonio precipita in seguito ad un tradimento del marito, Amy si coalizza con Kiki e Carla per sovvertire le regole della maternità e ribellarsi alla convenzione della "mamma perfetta", quella che partecipa sempre all'Associazione Insegnanti-Genitori ed è schiava di continui programmi.
Le mamme imperfette di Lucas e Moore sono quelle simpatiche, eccentriche, disinibite, che però amano profondamente i propri figli e agiscono per renderli delle brave persone, in grado di stare al mondo. Sono cambiati i tempi in cui la donna poteva essere mamma a tempo pieno, e il lavoro spesso mette a dura prova e toglie respiro al rapporto madre-figlio che, tuttavia, non dovrebbe basarsi sulla quantità ma sulla qualità. Mentre aspettiamo con trepidazione e curiosità il ritorno della serie tv Una mamma per amica su Netflix, ricordiamo le mamme del grande schermo che tutti vorrebbero avere, per un motivo o per l'altro.
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La coraggiosa Erin Brockovich
Nel film del 2000 Erin Brockovich di Steven Soderbergh, Julia Roberts interpreta una donna reale che ha vissuto una storia difficile ed emozionante adattata per il grande schermo. Con due matrimoni falliti alle spalle, Erin si ritrova da sola a crescere tre bambini, facendo i conti con le difficoltà economiche e con una società che le rifiuta ogni sostegno. Un avvocato interpretato da Albert Finney la accoglie nel suo ufficio come archivista e, mentre riordina le varie pratiche dello studio, la donna nota alcuni referti medici nascosti nel posto sbagliato, che riguardano gli abitanti delle zone vicine. La sua curiosità la spinge a scoprire un caso di avvelenamento delle acque che ha causato la malattia e la morte di molte persone, senza alcuna spiegazione e conseguenza. Nonostante i suoi problemi personali, Erin diventa un'eroina morale determinata che trae forza dal suo essere madre per aiutare gli altri. Non avvia una crociata per un rendiconto personale ma solo per il bene comune, fedele ad un'etica che vuole mettere fine all'omertà e alla corruzione di un sistema molto più grande di lei. Una mamma che dimostra di poter cambiare il mondo anche da sola, con la giusta dose di fede e onestà.
La tosta Sarah Connor di Terminator
Quando avete subito un torto non avete mai pensato alla possibilità di avere una mamma come Sarah Connor che vi difende? Armata di fucile, con i bicipiti allenati e una chiara determinazione nella versione di Linda Hamilton di Terminator e Terminator 2 - Il giorno del Giudizio, Sarah Connor è la madre di John Connor, colui che deve organizzare la resistenza contro Skynet quando i Terminator cominciano ad invadere la Terra. Il suo temperamento è degno del co-protagonista Arnold Schwarzenegger nei panni del mitico robot T-800, ma nei continui disordini della linea temporale, lei resta concentrata sul futuro di suo figlio al quale è profondamente legata. Una mamma come Sarah Connor è una donna tosta, coraggiosa, impavida e che sa come proteggere i propri figli, anche se è meglio controllare che non schiacci qualcuno in una pressa idraulica.
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La comprensiva Signora Gump
"Mia mamma mi diceva sempre: la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!", recita la famosa battuta di Tom Hanks in Forrest Gump, il cult diretto da Robert Zemeckis nel 1994 che ha commosso e conquistato intere generazioni. Quella mamma che regalava piccole perle di saggezza per affrontare la vita ogni giorno con il sorriso e una carica positiva era Sally Field, nei panni della Signora Gump. "Mamma diceva sempre che dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose, dove va, cosa fa, dove è stata", è un altro dei numerosi consigli di questa mamma premurosa e presente, che accetta il figlio per quello che è, affetto da problemi mentali e fisici. Seduto sulla panchina di Savannah, Forrest racconta la storia della sua vita ai passanti fin dalla sua infanzia, attraversando i momenti fondamentali della storia americana, dalla guerra in Vietnam ai problemi razziali e alla presidenza Kennedy. La mamma lo incoraggia a correre, ad inseguire gli ideali di libertà e amore, nonostante il dolore e gli ostacoli lungo il percorso. Quando si affronta un momento della vita in cui occorre prendere una decisione, o uscire da una depressione e uno sconforto, una mamma come la Signora Gump è la persona giusta in grado di farti ritrovare la fiducia in te stesso e andare avanti.
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La combattente Angelina Jolie in Changeling
Nel 2008 Clint Eastwood dirige Angelina Jolie nel dramma Changeling, ambientato negli anni '20 a Los Angeles. Un giorno qualunque Walter, il figlio di nove anni di Christine Collins, scompare nel nulla senza lasciare tracce. La povera mamma nubile torna dal lavoro e realizza la tragica verità. Non si dà pace per l'accaduto e cinque anni dopo, quando ormai ha perso le speranze, la polizia le porta a casa un bambino che dovrebbe essere il suo Walter, ma lei non ne è convinta. Nell'epoca del Proibizionismo in America, la donna non poteva ribellarsi al sistema, ma Christine è una mamma forte e consapevole del suo amore per l'unico figlio. Con l'aiuto del reverendo Gustav Briegleb riesce a scoprire la verità, tra delusioni e piccole soddisfazioni. Una mamma, per quanto imperfetta possa essere, farebbe di tutto per salvare il proprio figlio e questo personaggio di Angelina Jolie coinvolge e commuove per la sua tenacia e la sua fiducia nel destino, che è stato tuttavia crudele con lei.
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La vendicativa Uma Thurman in Kill Bill
"Prima che quella linea diventasse blu ero una donna, ero la tua donna, ero un killer che uccideva per te. Prima che quella linea diventasse blu avrei potuto saltare da una moto sopra un treno in corsa per te, ma dal momento che quella linea era diventata blu, non avrei mai più potuto fare quelle cose, mai più, perché sarei diventata madre", recita Uma Thurman nel confronto finale con l'enigmatico Bill nel secondo capitolo di Kill Bill diretto da Quentin Tarantino. Nel primo film del 2003 comincia l'avventura della donna chiamata "The Bride" (La Sposa), che subisce una violenta imboscata durante il suo matrimonio e, dopo quattro anni di coma, è decisa a vendicarsi senza eccezioni. Era incinta quando i sicari si sono avventati su di lei, mettendo in pericolo la vita di sua figlia, ma quando la donna si risveglia, la pancia è vuota e lei non ha idea di dove sia finita la sua bambina. Nel corso dei due film la donna resta concentrata sul suo obiettivo, scontrandosi con personaggi pericolosi e subendo dolorose prove fisiche e mentali. Cosa è in grado di sopportare una madre viene presentato da Tarantino con un'opera coinvolgente ricca di azione, tra Giappone e Stati Uniti.
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La complice Sandra Bullock in The Blind Side
Nel film The Blind Side del 2009 diretto da John Lee Hancock, quando un'amica le dice "Tu gli stai cambiando la vita!", Sandra Bullock risponde: "No, lui sta cambiando la mia". L'attrice ha vinto il premio Oscar come miglior attrice protagonista per il ruolo di Leigh Anne Tuohy, la madre adottiva di Michael Oher, un giovane orfano con un passato difficile che diventa un famoso giocatore di football americano. La sua condizione sociale e un quoziente intellettivo scarso lo rendono facile bersaglio dei compagni di scuola, ma ha un talento per il football e la signora Tuohy si accorge di lui e prende a cuore la sua storia. Decide di adottarlo e aiutarlo in tutto, come una madre life coach che lo allena per tornare in campo nello sport ma anche nella vita. A volte basta una pacca sulla spalla e qualcuno che creda in te per fare cose che non pensavi possibili, e una mamma come Leigh Anne Tuohy è indispensabile.
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La solare hippy Meryl Streep in Mamma Mia
Meryl Streep sembra una mamma perfetta anche nella vita reale, nonostante la carriera ricca di impegni che la tiene spesso lontano da casa. Qualcuno la ricorderà come mamma di un giovanissimo Leonardo DiCaprio nel film La stanza di Marvin del 1996, ma la sua filmografia è ricca di ruoli simili. Tuttavia noi vogliamo ricordare il personaggio solare e spensierato di Donna, la madre single e indipendente della commedia musicale Mamma Mia! diretta da Phyllida Lloyd. Uno spirito libero che deve partecipare al matrimonio della figlia che non conosce l'identità del padre, poichè venti anni prima Donna aveva passato del tempo con tre uomini diversi. Così la figlia, determinata a farsi accompagnare all'altare dal vero padre, li invita tutti e tre, creando imprevisti e colpi di scena sulle note delle famose canzoni degli ABBA. Donna è una mamma un po' hippy, forse un po' istintiva e irresponsabile, ma ricca di energia positiva e piacevolmente imprevedibile.
L'inquietante e ironica Morticia Adams
Tra lo zio Fester, Mercoledì, l'imponente Lurch e il Cugino Itt, chi non ha mai desiderato far parte della famiglia Addams? I personaggi inquietanti e simpatici creati da Charles Addams risalgono agli anni '30, ma non ci hanno mai lasciato con repliche televisive, film al cinema e tanti altri adattamenti. Morticia, con i suoi capelli corvini, la pelle bianca e il lungo vestito rigorosamente nero, è moglie di Gomez e mamma di Mercoledì e Pugsley, e risulta alquanto permissiva e amorevole, a suo modo. La famiglia Addams è famosa per quel mix di umorismo nero e satira che ironizza sulla borghesia americana di quegli anni, ma il loro legame con l'occulto li rende unici ed irresistibili. Per leggervi una favola Morticia potrebbe accendere le candele con le dita, capacità da non sottovalutare. Tra le versioni che preferiamo c'è quella di Anjelica Huston nei film degli anni '90 e Carolyn Jones nella serie degli anni '60.
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La sbadata Signora McKallister di Mamma, ho perso l'aereo
Quante volte avreste voluto rimanere da soli a casa da piccoli per dare libero sfogo all'immaginazione? Se la vostra mamma si chiama Kate McCallister siete fortunati, perché anche se è un po' sbadata e spesso ha la testa fra le nuvole, vi vuole bene e farebbe il giro del mondo per tornare da voi. Catherine O'Hara ha interpretato la signora McCallister in Mamma, ho perso l'aereo e il sequel, dimenticando la prima volta il figlio a casa prima di partire per le vacanze e perdendolo a New York successivamente. A sua discolpa dobbiamo dire che la famiglia McCallister è davvero numerosa ed è difficile controllare tutti, ma appena si rende conto dell'accaduto, è lei che cerca disperatamente un passaggio per tornare dal suo Kevin, tra voli, autostop e notti passate in aeroporto. Una mamma un po' distratta ma con un grande cuore in fondo può essere divertente e affettuosa come nessun' altra.
L'affettuosa Peggy di Edward mani di forbice
Peggy Boggs, una rappresentante di cosmetici svampita e ingenua, visita la villa gotica avvolta nell'oscurità sulle colline della città ed incontra Edward, una creatura apparentemente umana che nasconde un segreto nel film Edward mani di forbice di Tim Burton. Le sue mani sono forbici affilate ma sul suo viso pallido ci sono due occhi tristi e feriti che sembrano chiedere amore. Così Peggy resta colpita da Edward e lo porta a casa con lei, invitandolo a vivere insieme alla sua famiglia, senza preoccuparsi delle reazioni della comunità. Peg in questo modo diventa la mamma adottiva di Edward, dimostrando pazienza e affetto incondizionato a questa creatura diversa ma capace di emozione. Cerca di coinvolgerlo nella sua quotidianità, con tagli di capelli e interventi di make up, per farlo integrare nella società, e il loro legame è profondo e tenero.
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