Come spesso accade con Netflix, è successo che una serie non particolarmente pubblicizzata dal colosso dello streaming, Nobody Wants This, abbia ottenuto un successo davvero notevole. Senza bisogno di premiere faraoniche, press tour interminabili e spese di marketing pari al PIL di una piccola nazione. Indubbiamente le spinte date dall'algoritmo e dall'apparizione del bannerone nelle schermate utente di decine di milioni di abbonati e abbonate può aver aiutato e servito alla causa. Ma di certo il fatto che le facce proposte dal bannerone di cui sopra fossero quelle di due star amatissime specie da millennial come Kristen Bell e Adam Brody è stato un elemento determinante per decretare il trionfo della produzione.
D'altronde parliamo "solo" di Veronica Mars e Seth Cohen, personaggi amatissimi da quella fascia di pubblico che è ancora (per poco!) negli "enta" ed è da poco entrata, o si appresta a farlo, negli "anta". Creata e prodotta da Erin Foster, Nobody wants this ha registrato il miglior debutto di sempre su Netflix per una una serie originale appartenente al genere delle comedy esordendo in seconda posizione nel primo weekend di presenza in streaming. Nella settimana successiva al lancio avvenuto il 26 settembre, la produzione ha scalato la chart e, nei primi 11 giorni, ha ottenuto 26,2 milioni di visualizzazioni. L'arrivo della seconda stagione era quasi scontato e, infatti, Netflix l'ha confermato giusto qualche giorno fa.
Nobody wants this: la creatrice Erin Foster parla della seconda stagione.
Nel finale di stagione, Joanne (Kristen Bell) decide di convertirsi all'ebraismo per poter continuare a frequentare Noah (Adam Brody) che appare destinato a diventare il rabbino capo della sinagoga di Los Angeles frequentata dalla sua comunità. Solo che poi la ragazza torna indietro sui suoi passi e sulla storia d'amore fra i due pare essere stata stata posta la parola fine. E invece... l'ultima scena ci svela che, fra il Rabbinato e l'amore, Noah ha scelto quest'ultimo.
C'è dunque parecchia curiosità per lo scoprire come queste scelte stravolgeranno le vite di Joanne e Noah che, nella prima stagione, parevano così determinati a voler perseguire i propri sogni, il podcast per la prima e il diventare Rabbino capo della sinagoga per il secondo.
In una chiacchierata fatta con l'Hollywood Reporter, la creatrice dello show, Erin Foster, ha condiviso qualche informazione sullo stato dei lavori della stagione 2 di Nobody wants this.
La writer's room è attiva da settimane
Erin Foster svela al popolare magazine che la writer's room per la seconda stagione di Nobody wants this è stata attivata da Netflix da quasi un mese e che, in pratica, aveva ricevuto il via libera anche prima dell'effettivo rinnovo. Un modus operandi, questo, collegato ai risultati che il sindacato degli sceneggiatori di Hollywood ha raggiunto grazie allo sciopero dell'anno scorso:
Siamo al lavoro nella writers room da circa tre settimane. Hanno dato il via libera allaa writers room per la seconda stagione prima ancora di approvarne la produzione. Sono due cose diverse. Questa cosa fa parte di ciò per cui c'è stato lo sciopero degli sceneggiatori (le tutele per le stanze degli scrittori durante il processo di sviluppo di una serie), in cui a volte venivano date approvazioni a delle writer's room senza una stagione effettivamente confermata. Ma devo dire che questo ha reso il tutto più divertente. Allunga il processo per ottenere il via libera.
Kristen Bell è emozionatissima per la storia della seconda stagione
Per scoprire cosa accadrà nelle vite di Joanne e Noah dovremo, naturalmente, attendere presumibilmente almeno un annetto. Poi però c'è chi, come Kristen Bell, ha la fortuna di poter ricevere delle logiche anticipazioni. E quello che le è stato detto sulla piega che prenderà la stagione 2 di Nobody Wants This l'ha entusiasmata a livello... Frozen 2!
Kristen Bell è venuta nella writer's room insieme a Justine Lupe (l'interprete di sua sorella Morgan) per ascoltare alcune delle trame su cui stavamo lavorando. E ha letteralmente detto che non ha mai avuto una reazione del genere dai tempi di Frozen.
Progetti a lungo termine
Allo stato attuale delle cose, Nobody wants this è stata confermata solo per una seconda stagione, ma ciò non impedisce a Erin Foster e al suo team di ragionare sul lungo termine. Un modo di pensare che nasce organicamente dal processo creativo di scrittura dello show:
Mi piacerebbe essere impiegata il più a lungo possibile con questa serie. Ci sono molte storie da raccontare. È divertente perché nella writers room stiamo lavorando alle trame, continuiamo a inventarne di nuove e a dire: "Questa va bene per la terza stagione!". E poi pensiamo: "Dovremmo fare una bacheca e proporre già a Netflix la terza stagione!". Perché abbiamo un sacco d'idee.
Come comincerà la seconda stagione?
Nell'intervista, Erin Foster spiega anche dove potremmo ritrovare Joanne e Noah all'inizio delle nuove puntate:
Pensando alla seconda stagione, posso dire che non voglio infrangere quel sistema narrativo che abbiamo creato (per farci entrare gradualmente nella relazione fra i due, ndr.). Penso che riprenderemo la storia più o meno da dove ci eravamo lasciati. Non necessariamente la stessa notte, ma nello stesso momento caratterizzato dalla domanda: "E ora? Come facciamo?".
Nobody wants this 2: gli episodi non saranno più lunghi
Online si è discusso molto sulla durata delle puntate di Nobody wants this che variano da un minimo di 21 a un massimo di 31 minuti. Una fetta di pubblico avrebbe gradito episodi dal minutaggio più sostanzioso. Erin Foster ammette di aver riflettuto sulla questione ma che, considerato che la prima stagione ha funzionato così bene, non c'è modo di sistemare qualcosa che non ha la necessità di essere corretto.
Penso che sia sempre meglio lasciare che le persone desiderino di più di un qualcosa, piuttosto che portarle a pensare che sarebbe stato meglio se ne ne fosse stato di meno. Se una roba non è rotta, non aggiustarla. Ma in quanto a episodi più lunghi... non so. Perché erano davvero brevi. Sono curiosa di sapere se Netflix vorrebbe che continuassimo così o se preferirebbero un cambio.
Cosa bolle in pentola per Sasha e Morgan?
Nel corso della prima stagione abbiamo assistito allo sviluppo di un'amicizia "particolare" per così dire fra il fratello di Noah Sasha (Timothy Simons) e la sorella di Joanne, Morgan (Justine Lupe). Un'amicizia che pareva virare verso... altro. Cosa eventualmente non semplice dato che Sasha è sposato con prole.
Erin Foster, senza scendere nei dettagli del tutto, ci tiene a puntualizzare che si tratta di una questione che verrà sostanzialmente chiusa.
Penso chiuderemo il capitolo di quella loro strana relazione che ti porta a chiederti "Ma c'è del romanticismo o no?". Vorremmo vederli insieme nella seconda stagione, che escono. Vogliamo vedere la reazione di Esther. Credo però che abbiamo esplorato abbastanza quella strada e, ora, faremo un passo indietro e riposizioneremo le cose, in modo che possano stare tutti insieme nelle scene senza che Morgan sembri una rovina famiglie a tutti gli effetti. Ma daremo a Morgan qualcosa di davvero divertente. Justine è venuta e le abbiamo proposto un'idea, e lei ha detto: "Questa è la trama dei miei sogni". È davvero divertente.
Quanto dovremo attendere per Nobody Wants This 2?
Per rivedere i nostri beniamini in streaming su Netflix dovremo avere pazienza. Certo, non parliamo delle tempistiche bibliche della quinta stagione di Stranger Things, ma nonostante Nobody wants this non abbia bisogno di chissà qualche lunghissimo processo di post-produzione scorrerà diversa acqua sotto al pomnte come ha ammesso la stessa Foster:
No, non la vedremo prima di dodici mesi. Ci vuole molto più tempo di quanto si possa pensare. Probabilmente tornerà a settembre dell'anno prossimo. Una volta all'anno, nello stesso periodo, saremo davvero costanti. Sarà lanciata a Rosh Hashanah (il capodanno ebraico, ndr), sempre!