Dopo le meritate vacanze natalizie, i Powell tornano in TV sia in USA che in Italia, con tre nuovi episodi che un nuovo calo di ascolti su territorio americano, che potrebbe rappresentare motivo di preoccupazione per il network e la produzione di No Ordinary Family: agli incoraggianti quasi 7 milioni di spettatori dell'episodio del ritorno in onda, Amici fuori dell'ordinario, è seguito un calo netto che ha portato la serie al minimo stagione con 5,33 e poi 5,71 milioni. Troppo poco per le aspettative della ABC?
Saranno i prossimi mesi a dirlo, ma nel frattempo la serie sembra trovare una sua forma ben definita. Non siamo di fronte al capolavoro, ma ad uno show che si lascia guardare con la leggerezza del family drama senza troppe pretese e che riesce a conciliare la trama verticale dei singoli episodi con un respiro più ampio a cui poco per volta aggiunge nuove sfumature, fornendo di volta in volta nuovi spunti per indagare le figure dei protagonisti ed il loro rapporto con il cambiamento giunto improvvisamente nelle loro vite, ma anche nuovi personaggi di contorno che possano mostrarci il loro diverso atteggiamento verso l'esterno del circolo rassicurante della famiglia e del segreto che condividono.
In No Ordinary Detention è il turno di J.J. di provare la voglia di mostrare le sue doti pubblicamente, una voglia che però nasce dal desiderio di far colpo sulla ragazza che gli piace, Natalie, che appare meno disponibile di quanto era apparso a frequentarlo con regolarità, per la paura di sottrarre troppo tempo allo studio. Proprio No Ordinary Detention appare interessante perchè con la materiale prigionia messa in scena per ognuno dei membri della famiglia sembra voler simboleggiare il senso di solitudine ed isolamento in cui tutti loro si trovano: Daphne e J.J. sono infatti tenuti nella classica detention scolastica americana, impegnati a giocare a Truth or Dare con Natalie ed un'altra amica; Stephanie e Katie restano bloccate nel laboratorio con un Joshua in crisi di astinenza dalla sostanza che gli donava i suoi poteri, una situazione resa ancora più complessa dalla presenza di Victoria (la Rebecca Mader di provenienza Lost, introdotta nella serie in Un fratello fuori dell'ordinario) con le sembianze dell'assistente della dottoresssa Powell; infine Jim, unico libero di muoversi nella stazione di polizia tenuta sotto scacco da un manipolo di sequestratori, alle prese con un piano d'azione tratto direttamente da Die Hard.
Victoria non è l'unico nuovo personaggio introdotto in Un fratello fuori dell'ordinario, perchè fulcro dell'episodio è appunto il fratello del titolo, Mike Powell, interpretato da Jason Wiles. Mike è molto diverso dal fratello Jim e rappresenta la più classica delle pecore nere, sempre alla ricerca dell'occasione e dell'affare della vita, ma nei guai con dei creditori molto poco raccomandabili. Non si tratta di un personaggio ricorrente, almeno al momento, ma facendo parte della famiglia di Jim, e fornendo potenziali spunti narrativi per il suo contrasto con il fratello, non ci sentiamo di escludere che si possa rivedere in futuro. Se dal punto di vista del ritmo, della leggerezza e dell'ironia che la pervade No Ordinary Family appare uno show piacevole da seguire, alcuni risvolti e snodi dell'intreccio continuano ad apparire fin troppo semplicistici: a dicembre avevamo accolto speranzosi il cliffhanger pre-natalizio, ma la sua risoluzione al rientro è stata troppo sbrigativa, un'occasione mancata per costruire una storyline più articolata; lo stesso vale per il brusco cambiamento subito da Joshua per amore di Katie, da nemico dei Powell a fidanzato modello nel giro di una manciata di episodi. Potrebbero essere indizi di un cambio di rotta nell'evoluzione della stagione con l'intento di correggere quelli che gli autori avranno identificato come dei problemi della serie, ma per averne conferma non possiamo far altro che seguire le prossime puntate che andranno in onda su Fox Life.