In un mondo cui tutto è sempre più digitalizzato, il contatto fisico sembra quasi un evento: per Maddy (Amandla Stenberg), affetta da SCID, una grave forma di immunodeficienza, è pura utopia, dato che un semplice raffreddore potrebbe ucciderla. Chiusa nella sua casa, una splendida prigione di vetro dalle enormi finestre, la ragazza, ormai diciottenne, non è mai uscita all'aperto. Grazie a internet Maddy ha uno specchio sul mondo esterno, ma, quando nella casa di fronte arriva Olly, suo coetaneo dall'aria tenebrosa, tutto cambia: il desiderio di uscire diventa impellente.
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Tratto dall'omonimo romanzo di Nicola Yoon, Noi siamo tutto, nelle sale italiane dal 21 settembre, mette in scena una favola moderna, una sorta di Rapunzel con i cellulari. A interpretare il protagonista maschile è Nick Robinson, già visto in Jurassic World e Boardwalk Empire - L'impero del crimine: abbiamo incontrato l'attore in Costiera Amalfitana, dove ci ha spiegato perché le favole non rispecchiano le storie d'amore reali e detto come mai non sarà nel nuovo capitolo della saga di Jurassic Park.
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Principi e principesse: modelli superati
La protagonista nel film dice: "Non sono una principessa" e Olly le risponde: "Bene, perché non sono un principe": è una battuta interessante, perché oggi si discute molto sul ruolo di principi e principesse e di come non siano più dei buoni modelli, secondo Robinson, che sottolinea, a sua volta non si sente un principe: "Nessuno è perfetto: credo che l'idea sia quella. La storia d'amore perfetta non esiste: tutta quella cosa del c'era una volta è una fantasia. Credo che entrambi i personaggi siano consapevoli di questo: tutti e due hanno problemi, ma essere innamorati li aiuta ad accettarli. Penso che si dicano questo quando affermano: non sono un principe e non sono una principessa".
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Non si scherza con la malattia
La protagonista di Noi siamo tutto è una ragazza con problemi di salute: nella società di oggi la malattia è ancora qualcosa che non è vista di buon occhio e questo film potrebbe aiutare gli adolescenti, soprattutto quelli che soffrono a causa di una malattia, ad accettarsi. Robinson però ci ha confessato di non essere sicuro che il film abbia questa forza: "Eravamo sotto pressione soprattutto per rendere al meglio la storia scritta da Nicola Yoon, che ha fatto un ottimo lavoro. Volevamo rendere al meglio i personaggi. Per quanto riguarda l'aspetto della malattia non credo che abbiamo fatto un buon lavoro nel riportare cosa voglia dire avere davvero la SCID: infatti la Fondazione per la ricerca sulla SCID si è dissociata dal film. Rendere i personaggi al meglio è stata una grande preoccupazione".
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Jurassic World: non è un parco per ragazzini
Infine abbiamo chiesto all'attore una piccola curiosità: su Imdb il suo nome non è nel cast del nuovo Jurassic World: perché? "Non muoio nella prima scena sbranato da un velociraptor, anche se sarebbe divertente! Non l'ho fatto perché credo che non volessero continuare con la linea narrativa dei ragazzi: l'hanno seguita già per quattro film e hanno deciso di esplorare direzioni diverse. Non sono sicuro di come sarà, ma sarà una storia diversa: niente più ragazzi che si perdono e adulti che vanno a cercarli. Credo volessero fare qualcosa di nuovo".
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