Alcune volte fare una cosa banale come andare alla stazione per prendere un treno può cambiare la vita: è successo al regista Ludovic Bernard, che, alla stazione Gare du Nord di Parigi, ha sentito un ragazzo suonare il piano in modo magnifico e, nonostante dovesse andare al binario, è rimasto ad ascoltarlo fino alla fine. Da questa esperienza è nato Nelle tue mani, nelle sale italiane dal 27 dicembre, film sul talento prodigioso di un ragazzo dalla vita complicata.
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È stato lo stesso Ludovic Bernard a raccontarci la genesi del film alla Festa del cinema di Roma, dove Nelle tue mani è stato presentato nella sezione Alice nella città: "Passando per la Gare du Nord per prendere un treno, mi sono emozionato ascoltando un ragazzo suonare il pianoforte, che non aveva un'istruzione classica ma suonava divinamente un valzer di Chopin. Mi ha fatto bloccare e stupire: l'ho ascoltato suonare fino alla fine, poi ho dovuto correre per prendere il mio treno, ma ho sentito la voglia di raccontare la sua storia."
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Assieme al regista abbiamo incontrato anche il protagonista, Jules Benchetrit, che viene da una famiglia importante per il cinema francese, essendo figlio del regista Samuel Benchetrit e dell'attrice Marie Trintignant, figlia di Jean-Louis Trintignant, che descrive così il suo personaggio, il giovane pianista prodigio Mathieu Malinski: "Mathieu viene da molto lontano, ha bisogno di affermarsi, d'imporsi come musicista: si vergogna perché viene da un posto dove le cose sono un po' diverse, ma la musica non è riservata ad un'élite, è per tutti, Mathieu rappresenta tutte le persone incredibili che vengono dal nulla ma possono fare cose straordinarie."
La musica è come una droga benefica
A un certo punto Mathieu viene inseguito dalla polizia per aver suonato un pianoforte: tutto ricorda parecchio una scena di Trainspotting diventata cult, quella del monologo "scegli la vita": la musica è davvero come una droga? Una droga benefica, in grado di salvare la vita? Secondo il regista: "Può salvare la vita a molti, assolutamente sì. La domanda però è a doppia faccia: la musica può renderci felici, ma anche estremamente tristi. Quindi potrebbe anche farcela perdere. Ci tengo a dire che nel mio film salva la vita."
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Anche per Jules Benchetrit la musica è molto importante: "Da sempre ascolto tutto il tempo della musica, mi addormento ascoltandola, mi sveglio ed il mio primo riflesso è quello di mettermi l'auricolare. Dunque è sempre presente, aiuta molto, anche per l'autostima di cui abbiamo bisogno, ci fa sentire vivi, pertanto la musica è evidentemente molto importante."