"Non tutti possono diventare dei grandi artisti, ma un grande artista può celarsi in chiunque": così scrive il critico gastronomico Anton Ego in Ratatouille. Questa frase descrive in poche parole anche Nelle tue mani, film di Ludovic Bernard, al cinema dal 27 dicembre, in cui Pierre Geithner, che ha il volto di Lambert Wilson, direttore del Conservatorio di Parigi, scopre un talento straordinario in un ragazzo che viene da un quartiere malfamato e ha imparato a studiare il piano da autodidatta.
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Abbiamo incontrato Lambert Wilson, che parla un italiano perfetto, alla Festa del cinema di Roma, dove Nelle tue mani è stato presentato nella sezione Alice nella città: una delle prime scene del film, in cui il personaggio di Mathieu Malinski (Jules Benchetrit), il ragazzo prodigio, scappa dalla polizia, ricorda quella, di Trainspotting in cui Mark Renton pronuncia il famoso monologo di "scegli la vita". La musica può essere come una droga? Una droga buona però, in grado di salvare la vita? Secondo l'attore francese: "La musica è una droga dura: può creare una dipendenza, ma una dipendenza necessaria, positiva, perché lo è. Il mio personaggio è disposto a sacrificare la sua carriera pur di coltivare il talento di un ragazzo che secondo lui potrebbe servire la musica. La musica ha bisogno di persone che la possano servire bene."
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Mathieu ha certamente un grande talento, ma ha anche la fortuna di incontrare qualcuno che riconosce la sua scintilla e, soprattutto, lo aiuta a coltivarla. Quanto è importante trovare dei grandi maestri? Per Lambert Wilson: "Ovviamente è molto importante, ma è una cosa che vale per entrambe le parti: se sei il maestro devi essere molto attento a non lasciare andare chi ha talento, ma chi ha questo dono deve anche andare in cerca di un bravo insegnante. Dico sempre ai giovani attori, e a quelli che vogliono diventarlo, di scegliere la loro famiglia artistica: una volta scelta è molto più facile andare a trovare la persona che può diventare il giusto maestro. È troppo generico dire: voglio fare l'attore."
Musica, maestro: bisogna portare i bambini ai concerti fin da piccolissimi
Lambert Wilson viene da una famiglia di artisti, quindi ha sempre potuto gioire della musica: come si può far innamorare della musica anche chi non la conosce? Secondo l'attore: "Nella mia famiglia abbiamo sempre ascoltato musica, mi ricordo che l'ho ascoltata fin da molto piccolo: ogni volta che cenavamo c'era sempre della musica, come West Side Story, o la Sinfonia Dal Nuovo Mondo di Dvořák. Per me era una musica normale: avevo quattro o cinque anni e questa era la mia musica quotidiana. Poi siamo andati a vedere West Side Story anche al cinema, i miei genitori ci hanno portato a molti concerti di jazz, per questo mio fratello è diventato un musicista jazz. È molto importante condividere queste esperienze anche con i bambini molto piccoli: bisogna fare in modo che il concerto sia una cosa normale, naturale. Capiamo, non capiamo, non importa: è naturale andare a teatro, andare a un concerto."