A vent'anni dal loro esordio, i Negramaro decidono di tornare al punto in cui avevano iniziato. A casa loro, nella piccola cantina vicino a Lecce dove è iniziato tutto. Ma, evidentemente, quella cantina era troppo stretta per ospitare tutti i fan della band. Così, per festeggiare il loro ritorno a casa, hanno deciso di usare un aeroporto, a Galatina. È lì che, lo scorso 12 agosto, è andato in scena un grande concerto per accogliere tutti i propri fan. Quell'evento ora è diventato un film, che vi raccontiamo nella recensione di Negramaro - Back Home: Ora so restare, che è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma e che arriverà al cinema dal 6 novembre.
Un film che va visto con il loro pubblico
Non c'è stata una proiezione stampa per questo film, che abbiamo visto così, in prima fila, alla prima ufficiale, al Teatro Palladium, a Roma, insieme ai loro fan e ad alcuni amici come Niccolò Fabi e Diodato. Dentro la Festa del Cinema di Roma, ma a modo suo anche fuori, in un teatro che è un cinema, ma che potrebbe essere anche il luogo di un concerto. Ed è proprio così che vanno visti questi film concerto - sempre più frequenti nella programmazione di un artista - con il pubblico, con il teatro pieno. Con la possibilità, che al cinema solitamente non è concessa ma in questi casi è richiesta, di fare rumore. Di applaudire, di battere le mani a tempo, di intonare cori e cantare le canzoni che, ovviamente, i fan sanno a memoria. Il senso del film concerto è questo: rivivere emozioni già provate, o viverle per chi non c'è stato, un po' come accadeva con lo Squid di Strange Days, che riproponeva pezzi di vita e sensazioni registrate. Il cinema, questo cinema, permette anche questo. È quello del film concerto è a tutti gli effetti un nuovo genere del cinema.
Vasco - Live Roma Circo Massimo, la recensione: The Greatest Showman
L'omaggio a Lucio Dalla
Per la loro festa dei vent'anni, i Negramaro sono stati molto generosi. Il concerto è sì una celebrazione come è giusto che sia, ma è anche la voglia di ospitare il più possibile artisti che non sono solo colleghi, ma veri amici, o almeno così sembra davvero a vederli dal vivo. Ed è interessante vedere in che direzione vanno le scelte dei Negramaro. Ci sono i cantautori a loro più vicini, la generazione che li ha preceduti: e allora ecco Samuele Bersani (che, in coda a Contatto, intona Canzone in omaggio a Lucio Dalla) e Niccolò Fabi, che canta Solo3min, da quel prezioso primo album dei Negramaro. E la generazione a loro contemporanea, con Ermal Meta (che con la band canta Meraviglioso) e seguente, con Diodato e Aiello. C'è anche Samuel dei Subsonica, che incarna l'anima più rock dei Negramaro.
Ariete e Sangiovanni, un passaggio di testimone
Ma è bello che ci siano anche le nuovissime leve della canzone d'autore italiana, artisti che a loro modo hanno portato dei nuovi linguaggi. E così ecco anche una timida Ariete, con maglietta del Lecce, che duetta con Sangiorgi in Per uno come me , portando naturalmente il suo stile nella musica dei Negramaro, e il più estroverso Sangiovanni (che abbiamo visto di recente anche come sorprendente attore nella serie Vita da Carlo) in Amore che torni. Entrambi cantanti bravissimi con le parole, bravissimi ad arrivare al pubblico più giovane. In questo senso la loro presenza qui è stata come un passaggio di testimone.
Giuliano e le donne: Malika Ayane, Elisa, Fiorella Mannoia
E poi ci sono le donne, le signore della canzone italiana. Malika Ayane ed Elisa, in questi anni, sono state le interpreti che più hanno valorizzato le doti di autore di Giuliano Sangiorgi, e hanno fatto capire che la sua scrittura poteva funzionare anche al di fuori del suono particolare dei Negramaro e soprattutto anche al di fuori del suo classico timbro di voce. Malika Ayane, sul palco di Galatina, porta la sua Come foglie, la canzone che Sangiorgi le regalò in occasione di Sanremo e che è diventato un suo classico. Portata sul palco con il suono dei Negramaro diventa una bomba. Per Elisa il discorso è ancora più complesso: la sua Ti vorrei sollevare ospitava un featuring del cantante dei Negramaro, che poi le ha scritto per lei Ecco che. Elisa ha addirittura lo spazio (meritatissimo) di tre canzoni, Diamanti, Via le mani dagli occhi e Basta così. E finisce in un duetto su dei vocalizzi ispirati a canti orientali che regalano molte emozioni. Tra tutti gli ospiti, Elisa sembra quella più in sintonia con Sangiorgi e i Negramaro. E poi Fiorella Mannoia, che porta il suo stile inconfondibile, adulto, a una delle più belle canzoni dei Negramaro, una di quelle per cui saranno ricordati, Estate.
Musica italiana e rock
Ci sono anche artisti più di rottura, sul palco, come Rosa Chemical (Nuvole e lenzuola). Ma i link più frequenti a cui tendono i Negramaro sono i cantautori italiani. Ed è da questo che si può capire cos'è la musica della band salentina. È una miscela molto particolare tra la melodia italiana più classica e un rock di stampo internazionale, a tratti anche molto duro. Questa componente, dal vivo, è molto più accentuata che su disco. Ma, proprio dalle collaborazioni che abbiamo visto in questo film, è evidente come la matrice delle loro canzoni sia la musica italiana, la canzone nostrana degli anni Sessanta, melodica e a tratti anche un po' rétro. Il rock è un arrangiamento, una veste che permette a questa musica di essere più potente, intensa, di scuotere. Ma le canzoni funzionerebbero anche senza questa veste. Anzi, funzionano anche senza questa veste, perché, come vediamo nei momenti acustici del concerto, non perdono la loro forza. Meraviglioso, la canzone portata al successo da Domenico Modugno, reinterpretata in chiave rock, è un esempio i questo discorso. Che è un percorso diverso, però, da tante band che invece partono dal rock, dalle sue frasi più brevi, dalle parole dei suoni tronchi, e sopra ci costruiscono dei testi in italiano.
Diversi modi di fare un film concerto
Il film concerto, come abbiamo detto, è ormai un genere di film ben preciso, ed è sempre più diffuso nelle pianificazioni delle carriere degli artisti. C'è poi il documentario vero e proprio, ma lì siamo in un altro campo. Tornando a un concerto, ci sono diversi modi di affrontarli. Il punto, ogni volta, è come e cosa montare. Si può scegliere di mandare in scena il concerto in maniera integrale, o quasi, ed è quello che è stato fatto, ad esempio, per Vasco Live - Roma Circo Massimo. È un tipo di film in cui si può apprezzare la scaletta e il climax del concerto. Claudio Baglioni, con, Tutti su! Buon compleanno Claudio, ha fatto più o meno la stessa cosa, ma non montando il concerto in modo esattamente cronologico. Ligabue, invece, nel suo Ligabue - 30 anni in un giorno, ha deciso di intervallare il concerto con dei backstage, raccontando chi, da anni, suona e lavora con lui. I Negramaro vanno, in parte, verso questa scelta. Lasciano spazio al concerto, anche se le canzoni non sono riproposte in maniera integrale, ma inseriscono anche a qualche scena del backstage, spesso lasciando raccontare la band agli ospiti che sono venuti a raccontarli. Ma, rispetto al film di Ligabue, simile per struttura, questo film perde un po' l'occasione per raccontare davvero i Negramaro nel loro intimo, nel loro mondo, nelle ragioni di un successo.
Tutti su! Buon compleanno Claudio, la recensione: Mille giorni di te e di noi
Standing ovation
È comunque un grande successo, questo film, almeno per come lo abbiamo percepito noi, visto in un teatro gremito di fan, che si è davvero, per una sera, tramutato in una sala concerti. Gli applausi, i battimani, i cori, i boati, come nel concerto vero e proprio arrivano sul finale, con Mentre tutto scorre, uno dei punti più alti del songwriting e del suono dei Negramaro, e Parlami d'amore, cantata con tutti gli ospiti insieme in una jam session liberatoria. È finito il concerto, cioè il film. E, in sala, Giuliano Sangiorgi e i Negramaro sono presenti per raccogliere, come se fossimo in un live, gli applausi, la standing ovation e l'abbraccio del loro pubblico. Sì, film di questo tipo hanno senso visti così.
Conclusioni
Nella recensione di Negramaro - Back Home: Ora so restare vi abbiamo raccontato il concerto dello scorso agosto a Galatina. Si tratta di un film concerto che racconta 20 anni di carriera e il legame della band con tanti artisti con cui c'è un sentimento di vera amicizia.
Perché ci piace
- La musica dei Negramaro, che hanno scritto alcune canzoni che rimarranno.
- La generosità della band, e i tanti ospiti che hanno chiamato a duettare con loro.
- I momenti nel backstage e le immagini del passato, che interrompono il concerto...
Cosa non va
- ... ma che avrebbero potuto essere usate per raccontare di più il mondo dei Negramaro.