Sono passati ben dieci anni da quando l'anime di Naruto è sbarcato in Italia seguito da un manga, da cui è tratto, che ha conquistato edicole, fumetterie e il cuore di numerosi appassionati. Sfidiamo chiunque sia mai stato ad una fiera del settore a poter affermare di non aver mai visto un cosplay ispirato al mondo ideato da Masashi Kishimoto, divenuto ormai famoso a livello globale, espandendosi dalla carta al piccolo schermo e da questo ai cinema passando per videogiochi e gadget di ogni tipo.
Il fatto che Naruto sia l'eroe nell'accezione più classica del termine non rende il manga banale ma racconta, nel pieno stile del Sol Levante, una storia che è una tortuosa corsa verso l'età adulta, un inno alla crescita personale verso una maggiore consapevolezza di se e della vita. Vediamo qualche curiosità su una serie che possiamo ormai a pieno titolo inserire tra le più importanti e conosciute dell'universo fumettistico giapponese.
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1. Una serie longeva
Pubblicato in Giappone per la prima volta nel 1999 sulla popolare rivista Shonen Jump, ha saputo conquistare sempre più credito tra i lettori nipponici e non solo. Come i fan ben sapranno la lunga serie del Ninja di Konoha si è protratta per ben quindici anni, scanditi piuttosto regolarmente dall'uscita di 700 capitoli in cui si assiste alla crescita fisica e psicologica di protagonisti e comprimari in un'opera tanto lunga quanto ne richiedeva il processo di formazione degli individui che è stata, forse, per comodità divisa in due serie consecutive: Naruto e Naruto Shippuden.
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2. Chi è Masashi Kishimoto?
E' ormai uno dei mangaka giapponesi più famosi e riconosciuti. Nato a Nagi nel 1974, da piccolo ha abitato nelle vicinanze di una base militare. E' stata questa la scintilla che ha acceso l'ispirazione a creare nel suo manga un mondo in cui la tradizione e la modernità si incontrano e si fondono, dando vita ad un paesaggio riconoscibile e tipicamente giapponese in cui inserire una società basata sulla vita e l'educazione militare come punto focale della quotidianità.
3. Quando il mondo reale entra nel manga
Capita a volte, che alcuni elementi della realtà entrino prepotentemente nella storia rivelando il vissuto ed il background culturale di chi l'ha scritta. Kishimoto, nel plasmare un mondo in commistione tra modernità e tradizione prende luoghi effettivamente esistenti e li personalizza inserendoli armoniosamente nel contesto, come il Castello di Iga-Ueno, che è luogo effettivo di uno dei più importanti e completi musei ninja del Giappone o il non proprio nipponico Monte Rushmore che ispira la parete rocciosa raffigurante i volti degli Hokage che sovrasta il villaggio della foglia.
4. Design dei personaggi a tinte straniere
L'autore tempo fa in un intervista ha dichiarato: " Ho da sempre avuto una passione ricca d'orgoglio per le origini e la cultura del mio paese: pertanto siccome Jump non era nuovo a storie di Samurai, pensai... perché non farne una sui Ninja? Decisi così di rinnovare l'immagine dei Ninja e di riportarli con gloria sulle pagine di Jump." La cosa gli è decisamente riuscita e già dal look dei personaggi è possibile notare l'onnipresente componente tradizionale che in questo caso lascia il passo ad elementi provenienti da altre latitudini; un esempio lampante sono i giubbotti in dotazione ai personaggi, ispirati a quelli mimetici americani PAGSGT Flack Vest a cui sono state aggiunte tasche ed altri elementi ideali per accogliere armi e strumenti tradizionali giapponesi.
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5. Mitologia giapponese come affascinante filo conduttore
Molti elementi del mito e della letteratura giapponese influenzano e impreziosiscono la storia e i personaggi.
Ad esempio la letale tecnica Uchiha dell'Amaterasu trae il nome dall'omonima divinità shintoista, dea del sole da cui discendono tutte le cose, considerata l'antenata diretta della famiglia imperiale giapponese; oppure, Kaguya, l'ultimo fortissimo avversario contro cui i protagonisti dovranno rischiare il tutto e per tutto per salvare il mondo dei Ninja, la cui storia appare chiaramente ispirata alla protagonista del racconto Kaguya-hime no monogatari ("Il racconto della principessa splendente").
Altro caso analogo si verifica nella caratterizzazione dei cercoteri, bestie dalle enormi dimensioni cariche di chakra palesemente ispirate all'iconografia mitologica orientale, da Son Goku , la tetracoda, a Kurama, Volpe a nove code ( le volpi, "Kitsune" in giapponese fanno spesso parte del folklore del sol levante in quanto si credeva acquisissero con l'età poteri sovrannaturali ).
6. Ispirazioni dell'autore
A quali altri capolavori del fumetto giapponese si sarà ispirato Masashi Kishimoto? Beh, sicuramente a Dragon Ball, pilastro in questo settore, dove l'autore Akira Toriyama crea un mondo in cui è possibile incontrare sul proprio cammino umani, alieni, animali preistorici e fantasmi in linea diretta con l'aldilà; e poi il Kienzan di Crilin non vi ricorda un po' il Rasenshuriken di Naruto? Sempre dello stesso autore e per elementi simili si può citare Dottor Slump & Arale, in cui è presente un tipo di comicità, che seppure in minor misura, è possibile riconoscere nell'opera di Kishimoto (La spassosa tecnica Harem no Jutsu vi dice qualcosa?)
7. Il manga strizza l'occhio al cinema
Ben dieci film d'animazione sono stati creati per regalare ulteriori avventure e togliere qualche soddisfazione, concedendo anche qualche "contentino", ai fan sfegatati della serie (l'ultimo ispirato alla serie originaria chiamato, appunto, The Last: Naruto the Movie). Ma le fatiche di Masashi Kishimoto non si sono fermate con la terminazione del manga principale e l'anno scorso è uscito nelle sale un lungometraggio spin-off, Boruto - Naruto the Movie, che sposta l'attenzione sulla nuova generazione di giovani ninja, figli dei personaggi più amati della serie, che si troveranno a sperimentare esperienze molto simili ai genitori, simbolo di un percorso di crescita fatto di gioie, affetti, mancanze e dolori, a volte necessari e formativi. In un intervista al comic-con di New York l'autore ha affermato: " E' stata la prima volta che ho avuto l'opportunità di lavorare ad una sceneggiatura tutto da solo, ma avevo appena terminato la serie principale. È solo da poco che sono stato in grado di allentare la tensione e passare un po' di tempo con i miei figli. Solo dopo aver terminato la sceneggiatura e dopo che è iniziata la produzione mi sono potuto rilassare".
8. Il ninja di Konoha tra romanzi e videogiochi
L'universo di Naruto non può non comprendere anche un lato letterario e videoludico. I romanzi, usciti anche in Italia, non possono di certo essere annoverati tra i capolavori letterari del secolo, ma forniscono agli appassionati approfondimenti interessanti sulla storia di molti dei personaggi più amati o rendono note informazioni aggiuntive di grande interesse ( è uscito, ad esempio, in forma reale e cartacea il primo romanzo scritto dal maestro di Naruto, Jiraya, che i lettori sanno essere motore di una lunga fetta della storia). Il mondo dei videogiochi, poi, non è da meno con ben 53 titoli usciti per la maggior parte delle console esistenti dal 2003 ad oggi.
9. Naruto è ovunque!
Che Naruto ormai sia un cult ci sono pochissimi dubbi, è entrato poco a poco nel quotidiano degli appassionati del genere e spesso ci si esalta un po' e si sorride nel vedere vari richiami e citazioni presenti nelle letture più insospettabili. Ne volete un esempio? Guardate questa copertina di A panda piace, notate nulla?
10. E per il futuro?
Il manga di Naruto è definitivamente concluso, ma a tutti quelli che si sentono orfani delle sue avventure farà piacere sapere che in Giappone è stato serializzato Boruto: Naruto Next Generations, opera scritta da Ukyo Kodachi e disegnato da Mikio Ikemoto sotto la supervisione di Masashi Kishimoto. Il primo volume "Boruto Uzumaki!!" è stato pubblicato in patria il 4 Agosto 2016 e contiene i primi tre capitoli della storyline principale più il capitolo one-shot su Mitsuki ( figlio dell'ambiguo Orochimaru ) disegnato da Masashi Kishimoto. Insomma le avventure e i personaggi di questo manga che in molti abbiamo amato continueranno ancora un po' ad a tenerci compagnia nella nostra vita di accaniti lettori accompagnandoci per un altro pezzetto tra le pagine della nostra storia.