"Mi chiamo Bond, James Bond": una frase ormai leggendaria che è entrata nell'immaginario collettivo e che viene immediatamente associata ad uno dei personaggi più celebri della storia del cinema e della letteratura, un personaggio che da decenni ormai non smette di affascinare gli appassionati con le sue avventure.
L'agente segreto James Bond, è stato ideato nel 1952 da Ian Fleming, mentre si trovava in vacanza in Jamaica: lo scrittore - che durante il suo soggiorno amava osservare gli uccelli nel loro habitat naturale - pensò di dare all'eroe del suo romanzo un nome molto semplice, quasi anonimo, e lo chiamò come un ornitologo esperto in uccelli caraibici di cui possedeva una guida. Dopo aver completato la stesura del manoscritto di Casino Royale, Fleming chiese al suo amico William Plomer di darvi un'occhiata. A Plomer il romanzo piacque, e decise di farlo leggere a Jonathan Cope che alla fine lo fece pubblicare, nonostante non gli fosse piaciuto, solo perche Peter Fleming, fratello dello scrittore, aveva messo una buona parola per lui.
Nonostante Fleming avesse fatto scrupolose ricerche per definire il personaggio da lui ideato, rivolgendosi addiritura a veri agenti segreti, molti sostengono che in realtà Bond fosse un alter ego più romanzato dell'autore, che era noto per il suo stile di vita raffinato e la fama di playboy. Lo scrittore invece sosteneva di aver preso ispirazione dalle sue esperienze nella Naval Intelligence Division. Dopo la sua morte, avvenuta nel '64, altri scrittori diedero vita alle nuove avventure di James Bond, tra cui Robert Markham, John Pearson, John Gardner, Raymond Benson e Charlie Higson; ma nonostante agli inizi fosse popolare come personaggio letterario, 007 in seguito si è imposto come protagonista della serie dei film della EON Production: al momento ventuno pellicole che vengono considerate ufficiali.
Ad interpretare l'agente segreto nel corso degli anni sono stati il fascinoso Sir Sean Connery, George Lazenby, Sir Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan ed infine Daniel Craig. Non si contano poi, gli attori che hanno interpretato Bond in opere cinematografiche, radiofoniche e televisive non ufficiali. La celebre frase di presentazione dell'agente segreto 007 fu pronunciata la prima volta da Sean Connery, che fu scelto come protagonista di Agente 007, licenza di uccidere, nonostante il parere contrario di Fleming - che in seguito cambiò idea: lo scrittore avrebbe preferito un attore di aspetto più raffinato, rispetto a Connery, che allora era un culturista, ex marinaio, che cercava fortuna nel mondo dello spettacolo.
Quando si presentò la necessità di trovare un successore per Connery, che nel frattempo era diventato popolarissimo e molto amato, fu scelto l'attore australiano George Lazenby, al quale fu affidato il ruolo di Bond in Agente 007, al servizio di sua maestà: nonostante questo film sia considerato dagli appassionati una delle pellicole migliori, ed addirittura la critica sostenne che Lazenby era riuscito a catturare l'essenza del personaggio creato da Fleming, non ebbe lo stesso successo delle pellicole interpretate da Connery. A questo si aggiunse il fatto che Lazenby - che nel film era doppiato da George Baker - non aveva ancora la maturità e l'esperienza necessarie a muoversi nel mondo del cinema ed ebbe non pochi contrasti sul set con il regista Peter R. Hunt e con l'attrice Diana Rigg che era già una star affermata. Nonostante questo, a Lazenby fu offerto un contratto per sette film della serie, al quale l'attore su consiglio del suo agente rinunciò. Al posto dell'attore australiano fu quindi scritturato Roger Moore che, come sostenne il produttore Albert R. Broccoli nella sua autobiografia, era stato considerato per il ruolo di Bond già da Agente 007, licenza di uccidere, ed era il favorito di Fleming, che aveva apprezzato la sua interpretazione di Simon Templar nella serie televisiva Il santo.
Dal '73, con il film Agente 007, vivi e lascia morire, Moore interpretò James Bond per dodici anni ed in sette pellicole. L'attore londinese quindi è quello che stato più a lungo legato al personaggio dell'agente segreto e quando si ritirò dal ruolo, all'età di 58 anni, ironizzò sul fatto che si sentiva in imbarazzo a girare scene d'amore con attrici così giovani che avrebbero potuto essere sue figlie. Nonostante il successo commerciale delle pellicole di cui era protagonista, a Moore venne contestato il fatto di essersi allontanato troppo dal personaggio ideato da Fleming, e fu criticato per aver trasformato il suo personaggio in quasi in una parodia di se stesso. Tra l'altro l'attore nel film La corsa più pazza d'America aveva interpretato il personaggio di un dentista convinto di essere Roger Moore nel ruolo di 007.
Dopo il ritiro di Moore, per il ruolo di Bond fu considerato Timothy Dalton, ma i numerosi impegni artistici gli impedirono di accettare il ruolo che gli era stato offerto. A quel punto furono contattati anche Sam Neill - che però venne rifiutato da Albert Broccoli dopo un provino - e Pierce Brosnan che però fu costretto dalla NBC a rinunciare al ruolo, visto che era impegnato in una loro produzione televisiva. Nel frattempo Dalton aveva concluso i suoi impegni sul set di Brenda Starr l'avventura in prima pagina, e potè accettare il ruolo dell'agente segreto al quale aveva già rinunciato ben tre volte negli anni precedenti. Il film da lui interpretato, Agente 007, Zona Pericolo si rivelò un grande successo al box-office ed incassò anche di più degli ultimi due film interpretati da Moore, e l'interpretazione di Dalton fu considerata dai fan e dai critici più appropriata, rispetto a quella di Moore, che era più leggera, anche se Sean Connery in seguito disse che secondo lui l'attore inglese si prendeva troppo sul serio, ed alla sua intepretazione disse di preferire quella del suo successore, Pierce Brosnan.
Dalton continuò ad interpretare l'agente segreto fino al '94, ed addirittura sarebbe dovuto essere lui l'interprete di Goldeneye, ma sentendo di essere troppo vecchio per il ruolo, rinunciò al film ed a lui subentrò Brosnan.
Conscio del rischio di restare ingabbiato nel ruolo di Bond, Brosnan chiese alla EON Production di consentirgli di prendere parte anche ad altri progetti cinematografici. La richiesta fu accolta e per ogni film di 007, Brosnan recitò anche in due pellicole mainstream, tra cui alcune da lui prodotte. L'attore irlandese quindi firmò un contratto per quattro film di 007, che lo impegnò dal '95 al 2002, e nell'arco di questo tempo partecipò anche ad altri progetti legati al personaggio ideato da Fleming, tra cui la realizzazione di due videogiochi. Alla fine del contratto con la EON, i media iniziarono a chiedersi se fosse giusto o meno per Brosnan tornare ad intepretare Bond in un quinto film, ma l'attore ricevette un grande supporto morale dalla critica e dai fan della serie perchè continuasse a vestire i panni di 007; il suo contratto però non fu rinnovato e nel 2005 - dopo una lunghissima ed estenuante ricerca dell'attore che avrebbe potuto interpretare 007, e durante la quale furono considerate anche star come Ewan McGregor e Clive Owen - il ruolo di Bond fu affidato a Daniel Craig.
Anche la scelta del regista di Casino Royale - un ritorno alle origini di Bond - fu difficile, ed addirittura si disse che Quentin Tarantino si era offerto di portare il primo romanzo di Fleming sul grande schermo, proprio perchè lo aveva amato moltissimo, poi alla fine la regia del film fu affidata a Martin Campbell.
Con la EON Productions, il nuovo Bond Daniel Craig ha già firmato un contratto per tre film, ma il suo aspetto fisico - i capelli biondi, ed il fatto che fosse più basso degli attori che avevano interpretato il suo ruolo in precedenza - inizialmente fu contestato dai fan della serie che addirittura annunciarono di boicottare il film. Gli attori che avevano interpretato Bond in passato, tra cui Dalton, Connery, Moore e Brosnan, invece approvarono la scelta della EON: addirittura Brosnan, in un'intervista disse che "Craig è un grande attore, e farà un lavoro fantastico". Ed in effetti il successo di pubblico di Casino Royale è stato notevole e l'interpretazione di Craig è stata apprezzata dai critici, secondo alcuni dei quali è lui l'agente 007 più credibile e carismatico, dopo Sir Connery. Anche il film di Campbell è stato considerato uno dei migliori film di 007 degli ultimi tempi; Craig tornerà nei panni della spia al servizio di Sua Maestà Britannica nel film Bond 22 la cui uscita è prevista nel 2008.