Perché riscrivere la storia in un libro, un film o una serie è ancora un tabù? Poche cose fanno indignare le persona sui social quanto un attore dal colore della pelle diversa che interpreta un personaggio storico. Per non parlare dell'introduzione di elementi fantasy in una vicenda realmente accaduta. Per non parlare poi di quelle opere che rileggono un periodo storico in chiave femminista. My Lady Jane, su Prime Video, fa tutte queste cose.
Ispirata all'omonimo romanzo, pubblicato nel 2021, scritto a sei mani da tre amiche: Cynthia Hand, Brodi Ashton e Jodi Meadows, My Lady Jane fa parte di un progetto che punta a riscrivere fatti realmente accaduti con una prospettiva contemporanea. Niente di blasfemo: soltanto un modo per divertirsi giocando con i generi. In particolare qui si stravolge la storia vera di Jane Grey, sovrana sfortunata, che fu regina per soli 9 giorni.
Fin dai primi minuti la serie creata da Gemma Burgess, anche showrunner, mette le cose in chiaro: e se le cose fossero andate diversamente? E se Lady Jane Grey fosse nota per la sua vita invece che per la sua morte? Ed ecco quindi che questa sovrana mancata di finzione diventa fiera e ribelle, pronta a difendersi e a combattere. Di più: deve anche vedersela con creature come gli Ethians, persone in grado di trasformarsi in animali. A interpretarla è Emily Bader, mentre Edward Bluemel è il suo sposo, Lord Guildford Dudley. Nella nostra intervista cerchiamo di capire perché se Quentin Tarantino cambia la Seconda Guerra Mondiale in Bastardi senza gloria è una figata e se invece una serie vuole rendere un'eroina una regina giustiziata la gente si strappa i capelli urlando allo scandalo.
My Lady Jane: intervista a Emily Bader ed Edward Bluemel
In My Lady Jane Lady Jane Grey viene definita un'intellettuale ribelle e una rompiscatole. Quanto è importante essere ribelli dal punto di vista intellettuale? Per Emily Bader molto: "Penso sia davvero vitale avere più storie con donne protagoniste, che mostrino cosa significa essere una donna. Non si vedono spesso, soprattutto quando si tratta di storie in costume. Questo perché in passato era raro che le donne fossero istruite. Quindi per me era molto importante che la sua intelligenza fosse la sua caratteristica principale. E che invece trovi soltanto dopo qualità legate alla damigella in pericolo, come la vulnerabilità e gentilezza".
Uno dei punti di forza della serie sono i dialoghi brillanti e il senso dell'umorismo, qualcosa che Edward Bluemel ha molto apprezzato: "Le nostre showrunners, Gemma e Meredith, hanno scritto una sceneggiatura brillante. L'intelligenza della scrittura ci ha illuminato. Quando le battute sono così veloci e ben scritte è più facile interpretarle: perché è come se ti uscissero di bocca. È tutta una questione di ritmo. Per questo sembra un tête-à-tête. Sono entrambi fastidiosi: e penso che questo li renda simpatici". Bader conferma: "Sì è come un flipper!".
My Lady Jane, recensione della serie Prime Video: riscrivere la storia grazie al fantasy
Cambiare la storia vera di Lady Jane Grey si può?
Riassumendo in breve la vera vita di Lady Jane Grey, possiamo dire che era figlia di lady Frances Brandon, a sua volta figlia della principessa Maria Tudor (sorella del re Enrico VIII), e di Henry Grey, era pronipote di Enrico VIII e quarta nella linea di successione al trono inglese dopo i cugini di primo grado da parte di madre, ovvero Edoardo VI, Maria I ed Elisabetta I. Il testamento di Enrico VIII metteva nero su bianco che se il figlio Edoardo VI fosse morto senza eredi, e così anche le sue sorelle, Maria e Elisabetta, il trono d'Inghilterra sarebbe dovuto passare a discendenti inglesi, non stranieri.
Jane Grey quindi si ritrovò a essere in linea di successione, anche se metà del paese credeva che la legittima erede fosse Maria, figlia di Enrico VIII e di Caterina d'Aragona, che però era di fede cattolica. Jane invece era di fede anglicana: accettò, ma il suo regno durò soli 9 giorni. Maria I d'Inghilterra, detta "la Cattolica" e "la Sanguinaria" la fece infatti arrestare, si riprese la corona e nel febbraio del 1554 fece dacapitare Jane Grey insieme al marito.
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Insomma, una storia molto diversa da quanto si vede nella serie Prime Video. Perché oggi, nel 2024, in cui tutto contamina tutto, ci si indigna ancora se una serie riscrive fatti reali? Secondo Edward Bluemel: "Penso che le persone tengano molto alla storia. In modo quasi strano. Penso che più si esponga le persone allo stravolgere la storia, più si faccia vedere che ci si può divertire senza seguire per forza delle regole, più penso che le persone si calmeranno al riguardo. Penso che questo sconvolga le persone: vogliono sapere cosa stanno guardando. Invece la cosa bella di questa serie è che ci sono sorprese in continuazione: non soltanto nel riscrivere la storia, ma anche nel giocare con i generi. Nel giocare con i ruoli femminili classici. E in molto altro. Penso sia una serie sovversiva in diversi modi".
Per Emily Bader invece: "Penso anche che Tarantino abbia uno stile così distintivo, che amiamo così tanto e abbiamo conosciuto con storie americane, come Pulp Fiction, che ormai sappiamo cosa aspettarci. Quindi quando fa Bastardi senza gloria o qualcosa di simile, il fatto che cambi la storia non ci sconvolge, perché ce lo aspettiamo da lui. Le persone giudicano molto più in fretta una serie nuova. Ma è la stessa cosa: devi entrarci dentro per capire perché lo stiamo facendo".