You knew all along, didn't you?
La frase che Elliot Alderson rivolge direttamente a noi ("Hai sempre saputo"), in una delle numerose infrazioni della quarta parete, sintetizza la dialettica - in parte complice, in parte accusatoria - instaurata da Mr. Robot con il proprio pubblico. Fin dalle primissime battute dell'incipit, infatti, la serie creata da Sam Esmail porta avanti un incessante dialogo fra il giovane hacker interpretato da Rami Malek e il suo confidente silenzioso, lo spettatore, portato a condividere la prospettiva 'distorta' di Elliot sul proprio mondo interiore così come sul mondo esterno.
In tale dialettica, in questo carosello di punti di vista in cui di volta in volta riceviamo informazioni che potrebbero non essere del tutto affidabili, risiede uno dei principali motivi di fascinazione di una serie come Mr. Robot: un'opera che chiama costantemente in causa il pubblico (lo Hello, friend! della frase d'apertura), mescolando i piani della finzione e della realtà e facendoci aderire alla prospettiva di Elliot, ma richiedendo una nostra interpretazione di quanto accade sullo schermo. Fino a sorprenderci, al momento giusto, ribaltando le aspettative o ciò che credevamo di sapere.
È uno dei principali meccanismi narrativi che hanno permesso alla serie prodotta da USA Network di diventare un instant cult. A partire dal suo debutto, nell'estate 2015, Mr. Robot si è rivelato infatti un fenomeno adorato dalla critica, seguito con passione da un esercito di fan entusiasti e ricompensato con numerosi riconoscimenti, fra cui il Golden Globe come miglior serie drammatica e il recentissimo Emmy Award per il suo sensazionale protagonista, Rami Malek. E mentre in America si è appena conclusa una seconda stagione che ha continuato a regalarci brividi a volontà, di seguito abbiamo deciso di ripercorrere dieci momenti clou nella storia di Mr. Robot: dieci colpi di scena che, nell'arco di queste due stagioni, hanno saputo spiazzarci e, nei casi più importanti, hanno letteralmente riscritto le coordinate del racconto. Tanto da convincerci che, in fondo, neppure noi spettatori ne sappiamo molto più di Elliot.
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Attenzione: ovviamente seguono numerosi spoiler sulle due stagioni di Mr. Robot
10. "Tu vedi qualcuno seduto accanto a me?" (2x11, eps2.9_pyth0n-pt1.p7z)
È stato il quesito che ha ossessionato tanto Elliot, quanto il suo "amico invisibile" fin dal principio di questa seconda stagione: che fine ha fatto Tyrell Wellick? La risposta arriva, dopo un'attesa snervante, al termine del penultimo episodio, eps2.9_pyth0n-pt1.p7z, quando Elliot in piena notte sale a bordo di un taxi e pochi istanti dopo viene raggiunto proprio da Tyrell. L'apparente disinvoltura del villain impersonato da Martin Wallström contrasta con il silenzioso stupore del ragazzo, incapace di stabilire con certezza se l'uomo seduto al suo fianco sia reale o soltanto l'ennesima proiezione della propria mente. "Tu vedi qualcuno seduto accanto a me?", domanda Elliot al tassista: una variante dell'interrogativo che ha posto più volte anche a noi.
9. "È sempre stata con te" (1x06, eps1.5_br4ve-trave1er.asf)
Incentrato su una complicata evasione da un carcere, evasione di cui Elliot è l'indispensabile strumento, Il viandante è una delle puntate più tese ed elettrizzanti della prima stagione di Mr. Robot. Dopo aver permesso al trafficante di droga Fernando Vera di fuggire dalla prigione e aver visto l'uomo uccidere a sangue freddo il proprio fratello, Elliot chiede la liberazione di Shayla Nico, la sua ragazza, tenuta in ostaggio per ottenere la complicità di Elliot. Per tutta risposta Vera gli lancia le chiavi dell'automobile, per poi rivolgergli la frase: "È sempre stata con te". Elliot realizza l'atroce verità e, aprendo il cofano dell'auto, si ritrova di fronte al cadavere di Shayla, con la gola tagliata.
8. "Penso che avrò bisogno di altra caffeina per sopravvivere alla giornata" (2x05, eps2.3_logic-b0mb.hc)
Due minuti: tanto dura uno dei piani sequenza più strabilianti apparsi in TV quest'anno. Non tanto per la sua lunghezza (sempre in Mr. Robot vedremo dei long take ben più ampi), quanto per il modo in cui Esmail, in cabina di regia, ci guida attraverso una scena in apparenza quasi banale, ovvero una conversazione fra Dom DiPierro e alcuni suoi colleghi dell'FBI, per poi coglierci totalmente alla sprovvista: mentre Dom e un'altra agente si trovano al buffet della colazione, dietro di loro due individui mascherati estraggono i mitra e aprono il fuoco. Fra urla, panico e cadaveri, la macchina da presa rimane accanto a Dom, testimone impietrita della carneficina, ma con sufficiente sangue freddo da raccogliere una pistola e rispondere ai colpi. La sequenza, che chiude con un clamoroso cliffhanger l'episodio eps2.3_logic-b0mb.hc, termina quando uno dei sicari della Dark Army, ferito alla gamba, si toglie la vita pur di non essere catturato.
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7. "Mandate tutte le unità tra la Watts e Sixth Avenue" (2x10, eps2.8_h1dden-pr0cess.axx)
Ancora dalla seconda stagione, ancora un piano sequenza e ancora un massacro compiuto dai killer della Dark Army: è il colpo di scena posto al termine del formidabile montaggio parallelo su cui è costruito il decimo episodio, eps2.8_h1dden-pr0cess.axx. È sempre Dom DiPierro a trovarsi al cospetto dei sicari della Dark Army, benché in questo caso i bersagli siano Darlene Alderson e Cisco Shaw. Magistrale la realizzazione della sequenza: un campo lungo ripreso con camera fissa, con Dom in primo piano e, in fondo, il ristorante in cui stanno cenando Darlene e Cisco. Poco dopo che Dom è entrata nel locale, una moto si ferma davanti a noi e un uomo armato di mitra si dirige verso il ristorante, per poi aprire il fuoco e, qualche istante più tardi, essere abbattuto dalla polizia.
6. "Allora è qui che porta la tana del Bianconiglio" (1x07, eps1.6_v1ew-s0urce.flv)
Che Tyrell Wellick fosse un individuo di cui aver paura l'avevamo capito fin dai primi episodi, ma è nella settima puntata, Una via d'uscita, che il Vice-Presidente della sezione tecnologia della Evil Corp lascia emergere appieno il proprio volto più brutale e spietato. Nel corso di un ricevimento per i membri della Evil Corp, Tyrell viene raggiunto sul tetto dell'edificio da Sharon, la moglie del suo rivale Scott Knowles: la donna schernisce Tyrell, respingendo le sue avance e comunicandogli l'intenzione del marito di licenziarlo. Subito dopo Tyrell la bacia e i due si abbandonano ad appassionate effusioni... fin quando l'uomo, afferrata la gola di Sharon, inizia a stringere, soffocandola. Per il personaggio di Tyrell, spaventato dal suo stesso gesto, si tratta dell'inesorabile "punto di non ritorno".
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5. "Tutto questo ti sembra reale?" (1x10, eps1.9_zer0-day.avi)
Un season finale eccezionale: Il giorno zero, episodio conclusivo della prima stagione, regala diversi momenti che tolgono il fiato, dal suicidio in diretta televisiva di James Plouffe, uno dei dirigenti della Evil Corp, al delirio schizofrenico di Elliot all'interno di un locale. Ma il momento clou della puntata arriva in prossimità dell'epilogo, in una Times Square gremita di gente intenta a festeggiare la 'rivoluzione' della fsociety, con un altro, devastante confronto fra Elliot e il suo alter ego, quel Mr. Robot splendidamente interpretato da Christian Slater (premiato con il Golden Globe come miglior attore non protagonista). Elliot tenta freneticamente di farsi rivelare da Mr. Robot la sorte di Tyrell Wellick, quando le sue allucinazioni si moltiplicano: Mr. Robot lo mette con le spalle al muro (nel senso letterale dell'espressione) e sembra prendere il sopravvento. E poi, di colpo, tutto scompare: si spegne ogni rumore e l'intera Times Square rimane deserta. Ma cosa desidera veramente Elliot: una rassicurante solitudine oppure una follia ancor più rassicurante?
4. "È il momento di riprendere finalmente il controllo" (2x12, eps2.9_pyth0n-pt2.p7z)
Da un season finale all'altro: in eps2.9_pyth0n-pt2.p7z, la puntata andata in onda mercoledì scorso, si consuma un confronto mozzafiato fra Elliot, Tyrell e Mr. Robot. Determinato a distruggere il malware da lui stesso creato, Elliot coglie di sorpresa Tyrell, che pur di fermarlo punta contro di lui una pistola: "Saremmo dovuti diventare divinità insieme e tu invece vuoi distruggere il nostro destino?". Il ragazzo, sempre più confuso su ciò che è vero e ciò che è allucinazione, si convince che Tyrell sia un altro alter ego, come Mr. Robot. Quel che ne risulta è una sequenza elettrizzante, un crescendo di tensione che culmina quando Elliot dichiara: "È il momento di riprendere finalmente il controllo". Ma l'uomo di fronte a lui è tutt'altro che immaginario e appena Elliot si riaccosta al computer Tyrell preme il grilletto e lo colpisce in pieno petto, in un altro memorabile cliffhanger.
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3. "L'hai dimenticato di nuovo?" (1x08, eps1.7_wh1ter0se.m4v)
La parte finale dell'ottavo episodio di Mr. Robot, La rosa bianca, ci consegna uno dei maggiori punti di svolta della serie, gettando una nuova luce sul legame fra Elliot e la fsociety. Di sera, in riva al mare, Elliot dà un bacio a Darlene, la quale lo respinge con veemenza per poi domandargli: "L'hai dimenticato di nuovo? Hai dimenticato chi sono?". Il senso di stupore e di smarrimento di Elliot lascia riemergere un ricordo che aveva sepolto: Darlene è sua sorella. Per il protagonista, è la chiave verso una nuova consapevolezza che lo spingerà a guardarsi allo specchio, a interrogarsi sulla sua stessa esistenza. In poche parole, ad "hackerare se stesso". E questa crisi identitaria lo condurrà ad un'altra scoperta sconvolgente: una galleria di foto di famiglia che gli permetteranno di ricordare che Mr. Robot altri non è che suo padre.
2. "Dove pensi di essere in questo momento?" (2x07, eps2.5_h4ndshake.sme)
È stato lo stupefacente turning point di questa seconda stagione: un colpo di scena che ha ridisposto le coordinate di quanto visto fino a quel momento, spingendoci a considerare il percorso di Elliot in una prospettiva inedita, eppure coerentissima con le informazioni in nostro possesso. La sequenza, posta al termine dell'episodio eps2.5_h4ndshake.sme, comincia con una delle consuete sedute fra Elliot e la sua terapista, la dottoressa Krista Gordon, la quale gli rivolge però una domanda bizzarra: "Dove pensi di essere in questo momento?". Quando la dottoressa aggiunge che Elliot non si è mai recato a casa della madre, il ragazzo ammette la verità e di colpo lo scenario attorno a lui subisce una repentina trasformazione. Fin dal principio della stagione Elliot si trova in un carcere: una realtà troppo difficile da affrontare e che pertanto la sua mente ha alterato facendole assumere contorni e caratteristiche più 'accettabili', ricalcati sulle esperienze della sua infanzia. Una trasfigurazione che corrisponde perfettamente all'atteggiamento del protagonista nei confronti del mondo: un mondo da rielaborare fino a farlo proprio.
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1. "Mr. Robot sono io" (1x09, eps1.8_m1rr0r1ng.qt)
Ne La rosa bianca, Elliot apprendeva (o meglio, ricordava) la verità sulla propria famiglia; ma nell'episodio seguente, Lo specchio, il ragazzo viene colpito da una rivelazione addirittura più scioccante. È il confronto fatidico fra lui e Mr. Robot tra le lapidi di un cimitero: "Nessuno riuscirà mai a dividerci", dichiara il padre a un Elliot sempre più confuso e sgomento, mentre Darlene e Angela Moss si stanno affrettando a raggiungerli; "Proveranno di nuovo a liberarci di me. Tu non lo devi permettere! Io non ti lascerò mai più da solo". "Elliot... con chi stavi parlando?", gli chiede Darlene, spaventata, e solo a quel punto il protagonista nota un dettaglio fondamentale: la lapide di suo padre, Edward Alderson, deceduto nel 1995. È l'epifania definitiva: "Invece è tutto vero, giusto? E tu l'hai sempre saputo", ci accusa la voce fuori campo di Elliot, "Mr. Robot sono io". Da questo momento in poi, l'intera storia della serie assume un nuovo significato e tutto quello che credevamo di sapere dovrà essere osservato da un'altra prospettiva, in quell'inesorabile cortocircuito fra percezione oggettiva e soggettiva, fra realtà e illusione. Vale a dire, il cuore pulsante di Mr. Robot.