Moon Knight è su Disney Plus dal 30 marzo. La serie Marvel racconta la storia di Steven Grant, commesso nel negozio di gadget del British Museum di Londra che ha dei vuoti di memoria importanti, tanto da non ricordare interi giorni della sua vita. L'uomo ha delle visioni di un'altra persona, che ha il suo stesso aspetto ma si chiama Marc Spector.
Marc è controllato dalla divinità egizia Khonshu (nella versione originale doppiato da F. Murray Abraham), che gli fornisce poteri sovrumani. Come se non bastasse questa confusione, sul cammino di Steven arriva anche Arthur Harrow (Ethan Hawke), leader di una setta che segue la divinità Ammit e vede Moon Knight come un ostacolo alla sua missione di guarire il mondo.
Creata da Jeremy Slater, Moon Knight è composta da 6 episodi diretti da Mohamed Diab, Justin Benson e Aaron Moorhead. Abbiamo incontrato gli attori Oscar Isaac ed Ethan Hawke, che tra playlist, Matrix e sogni ci hanno dato un'assaggio della nuova serie Marvel.
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Moon Knight: sogni, ferite e villain
In greco la parola trauma significa ferita, in tedesco significa sogno. Secondo voi cosa rende tale un villain, i suoi sogni o le sue ferite?
Ethan Hawke: La connessione tra le due cose è ciò di cui parla il nostro show. La cosa bella della serie, come entità a sé stante, tralasciando l'universo Marvel, è che possiede un'atmosfera da sogno, che hanno tutte le storie di supereroi, appartengono al mondo dei sogni, ma, siccome il personaggio di Oscar soffre di un grave trauma mentale, non sappiamo davvero se sia un supereroe o se stia creando un universo nella sua testa. Non si sa. Questo rende la storia incredibilmente originale. Io non so se sono un dottore che lo sta aiutando o un villain che lo sta distruggendo. Ho amici che quando prendono delle medicine per tenere a bada la malattia mentale pensano di essere drogati, perché fanno passare il dolore ma smettono di provare emozioni e vivere. È davvero un enigma interessante: cos'è la vita? Cos'è la salute? È ciò per cui combatte Moon Knight.
Moon Knight: la playlist di Oscar Isaac e il rapporto con Matrix
Cosa succede quando Steven, Mark e Moon Knight devono scegliere una playlist per un viaggio in macchina?
Oscar Isaac: Certamente su quella playlist ci sarà qualcosa di Engelbert Humperdinck.
Ethan Hawke: Sì. E forse qualcosa dalla sonorità egiziana.
Oscar Isaac: Penso che sarebbe una buona playlist. L'ho fatta davvero: ho una playlist di quattro ore su Spotify che mettevo su ogni mattina nella roulotte del trucco. Era un mix di tanti generi diversi.
Chi pensi che potrebbe aiutare meglio il tuo personaggio a gestire tutte le sue personalità: Bruce Wayne, Bruce Banner, Wanda o Neo?
Oscar Isaac: Penso che il personaggio con cui ha più in comune sia Neo! Per come percepisce la realtà e riesce a vedere attraverso tutto questo puzzle.
Quindi potremmo dire che tu sei il Neo del Marvel Cinematic Universe?
Oscar Isaac: Tu lo puoi dire.
Ethan Hawke: Noi non possiamo.
Moon Knight e il caos
Arthur dice di "abbracciare il caos": la serie ne è piena e anche la nostra realtà. Questi giorni sono pieni di caos. Pensate quindi che abbracciare il caos sia la cosa più saggia che si possa fare oggi?
Oscar Isaac: È interessante perché abbracciare il caos suona da pazzi, ma penso riguardi di più l'integrazione. Si tratta di non sopprimere le parti negative della tua vita, di non cancellare il dolore, ma affrontarlo e integrarlo nella tua personalità. È il viaggio che fanno Steven e Mark. La cosa interessante è che Harrow legge il mondo non attraverso il male, ma il dolore.