Salvo Montalbano è ormai maggiorenne: sono 18 infatti gli anni passati da quando il Commissario più amato del piccolo schermo, nato dalla squisita penna di Andrea Camilleri, è approdato in tv. Per festeggiare questo traguardo, stasera e lunedì prossimo andranno in onda - rigorosamente su Rai 1 - due nuove storie che lo vedranno come protagonista: Un covo di vipere e Come voleva la prassi. "Questi inediti film sono i più belli di tutta la collezione. Due racconti che scendono nell'inferno dell'animo umano e che ne raccontano le ombre": con tali parole Tinni Andreatta, Direttore di Rai Fiction, ha descritto durante la conferenza stampa di presentazione le nuove avventure di Montalbano, nelle quali il Commissario sarà costretto a indagare prima sul complesso caso della morte dell'imprenditore usuraio Cosimo Barletta e poi su quella di una giovane donna, caso che metterà a rischio la stessa vita di Salvo.
A sottolineare l'originalità delle nuove fatiche di Salvo Montalbano è stato anche il co-produttore Max Gusberti: "C'è qualcosa di nuovo in questi due film ed è per questo che siamo grati a Camilleri che ancora si diverte a giocare con Montalbano per portarlo sull'orlo dell'abisso, perché davvero Un covo di vipere è un giallo insolito e crudele in cui c'è una forte crescita del personaggio. In questo giallo alcune caratteristiche di Montalbano vengono esaltate: lui ricostruisce, indaga, ricompone percorsi di vita. Salvo è portatore di un'idea alta della giustizia e, prima di essere commissario, è un uomo. Un simbolo della condizione umana".
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Un classico della tv
A interpretare ancora una volta l'indomabile Salvo Montalbano è Luca Zingaretti il quale, nonostante presti il volto al personaggio da quasi 20 anni, non è ancora stanco di questo ruolo:"Montalbano è ormai un vero e proprio classico e, per quanto io sia un attore curioso e al quale piace cambiare, vedo come un privilegio poter seguire un personaggio per così tanto tempo grazie a uno scrittore che ha raccontato gli ultimi vent'anni in maniera mirabile. Fino a che mi divertirò a fare questa cosa, sarò ben felice di andare a trovare Camilleri". L'attore ha poi aggiunto sornione: "Andrea ha costruito un personaggio che caccia via dal suo letto donne meravigliose. Chi è che non avrebbe il piacere di vivere queste esperienze, anche solo per finzione?". Inoltre, ben prima che Montalbano diventasse un'icona televisiva mondiale, Zingaretti era già un appassionato degli affascinanti gialli noir di cui è protagonista, come lui stesso ha ammesso: "Adesso è facile celebrare un uomo famoso in tutto il mondo, ma io è dalla prima volta che ho letto Montalbano che ne sono rimasto fulminato. Volevo comprare i diritti ma non avevo una lira: ero giovane e sconosciuto. Quando poi ho saputo che Degli Esposti aveva comprato i diritti, chiesi subito di fare il provino. Quando l'ho vinto, ho chiamato Camilleri".
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La forza della coralità
Il successo di Montalbano, oltre alla fantasia indagatrice di Camilleri e alla perfetta interpretazione di Luca Zingaretti, si deve anche ai tanti comprimari che da sempre accompagnano il commissario in ogni sua avventura e che saranno presenti anche in questi due nuovi film, come Cesare Bocci che interpreta da quasi un ventennio il vice del protagonista Mimì Augello, Peppino Mazzotta che è ancora l'ispettore del commissariato di Vicata Giuseppe Fazio, Angelo Russo che riprenderà il ruolo dell'agente Catarella e l'immancabile eterna fidanzata di Salvo, Livia, che sarà nuovamente impersonata da Sonia Bergamasco. Tra i tanti volti noti della serie spicca nell'episodio dal titolo Un covo di vipere anche una new entry femminile, Valentina Lodovini, la quale si è definita "privilegiata" di poter far parte di quella che è, secondo lei e gran parte del pubblico italiano e non solo, "un misto dio grande letteratura e tv di qualità, un vero e proprio patrimonio del paese". Patrimonio sul quale la Rai punta fortemente tanto che, ha anticipato Andreatta, "è previsto un ciclo di repliche fino ai primi di maggio e già sono in lavorazione anche due nuovi film: ogni volta è una grande emozione produrli perché Montalbano è e rimane il più grande evento della tv italiana".