Con questa recensione di Mollami torniamo a parlare di questa nuova produzione Sky che, ad un mesetto dalla sua presentazione nella sezione Alice nella città della Festa del cinema di Roma, sta per arrivare su Sky Cinema Uno il 24 novembre e nel catalogo di contenuti di Sky on Demand e Now TV (anche in 4K per i fortunati possessori di Sky Q nella sua versione via satellite).
Il film d'esordio di Metteo Gentiloni è infatti uno Sky Original, prodotto in collaborazione con Italian International Film, che nella sua forma di fresca e leggera commedia on the road con elementi fantastici è capace di raccontare l'adolescenza e, nello specifico, il senso di colpa della sua giovane protagonista.
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In viaggio con Antonio... e Renato
Mollami racconta la storia di Valentina, diciassettenne problematica che vive il senso di colpa per la morte del fratello minore in giovane età, che il padre decide di mandare in un centro di riabilitazione in Austria dopo la diffusione di un suo video hard diventato virale. Però l'uomo, un rigido avvocato di successo di Roma, non può o forse non vuole accompagnare di persona la ragazza e affida l'incarico a un proprio dipendente, Antonio, lo schiavetto dell'ufficio disposto a sopportare di tutto nella speranza di una promozione. Valentina e Antonio si mettono quindi in viaggio verso l'Austria, pronti ad affrontare un percorso di crescita, accompagnati da una figura ingombrante quanto scomoda: Renato.
Alla ricerca di se stessi: i personaggi di Mollami
Solitaria e problematica, Valentina è il motore che traina la storia di Mollami lungo la sua struttura da road movie atipico. Martina Gatti è brava a incarnarne la personalità complessa e tormentata, figlia dell'abbandono da parte della madre, della scarsa intesa con il padre e, soprattutto, del trauma della perdita del fratello minore, per cui ancora prova un profondo senso di colpa. È proprio questo sentimento così opprimente a rappresentare l'altro grande personaggio del film, perché è incarnato nella ingombrante figura blu di Renato, essere morbido quanto immaginario che vive nella mente della ragazza e non manca mai di ricordarle, con cinismo e cattivo gusto, quanto sia colpa sua se sua fratello è morto.
Altrettanto problematico e alla ricerca di se stesso è l'Antonio di Alessandro Sperduti, il praticante ventottenne dell'avvocato Cordiale, il padre di Valentina che non manca di sfruttare il giovane: nel difficile compito di tenere a bada Valentina nel corso del viaggio, Antonio si ritrova ad affrontare per la prima volta la realtà di ciò che è e che vuole diventare nella vita. Completano il cast Gianmarco Tognazzi, che interpreta il padre di Valentina, e Caterina Guzzanti, la madre della ragazza, Elisabetta, che ha abbandonato la famiglia dopo la tragedia capitata al figlio.
La freschezza di un ibrido riuscito
Il nuovo Sky Original ha il merito di raccontare con leggerezza temi forti come la morte e il senso di colpa che ne deriva, oltre alle difficoltà e insidie dell'adolescenza, a conferma della maggior capacità, o volontà, di televisione e streaming di trattare argomenti del genere rispetto al grande schermo. A questo merito si aggiunge la capacità di veicolare il tutto in un film che è un riuscito ibrido di generi: la forma del road movie, i toni della commedia e una freschezza di linguaggio, visivo e non solo, che riesce a comunicare con il pubblico più giovane a cui intende rivolgersi. Il tutto con quella spruzzata di fantastico data alla presenza, soffice e blu, dell'essere immaginario Renato.
Conclusioni
Per concludere questa recensione di Mollami, ribadiamo l’efficacia dell’ibrido messo in piedi da Matteo Gentiloni, una commedia road movie a tinte fantastiche che riesce a comunicare con il suo pubblico d’elezione di adolescenti. Lo fa grazie al linguaggio e ai vezzi grafici e visivi, al tono e alla bravura della protagonista Martina Gatti, che crea empatia nei confronti della sua Valentina, ma anche con una freschezza e vivacità che hanno come unico contraltare una eccessiva rapidità e mancanza di approfondimento in alcuni snodi che ne avrebbero meritato di più.
Perché ci piace
- Il riuscito mix di generi, tra commedia, road movie e fantastico.
- La capacità di parlare con leggerezza di temi delicati.
- Il cast in parte, a cominciare dalla giovane protagonista.
Cosa non va
- Il film risente di un’eccessiva rapidità in un paio di momenti che avrebbero richiesto maggior approfondimento.