La risposta italiana a Desperate Housewives e Sex and the City si intitola Mogli a pezzi ed è la nuova fiction di Mediaset tutta al femminile a metà tra la commedia romantico-grottesca e il noir. A produrre la miniserie in quattro puntate, in onda da lunedì 12 maggio in prima serata su Canale 5, è la stessa Janus International che nel 2001 diede vita alla serie-tv di grande successo Il bello delle donne (arrivata ormai alla terza stagione) e ad altre miniserie molto seguite come Caterina e le sue figlie e Donne sbagliate. Appare chiaro come, al centro del lavoro di quella che a tutti gli effetti è divenuta la più importante factory televisiva di Mediaset in materia di fiction, ci sia l'universo femminile in tutte le sue varianti. Ma non è la celebre serie con Sarah Jessica Parker (che sarà nelle sale di tutto il mondo alla fine di maggio con l'atteso film) nè sono le 'casalinghe disperate' il punto di partenza di questa storia corale che racconta le vicende di un gruppetto di amiche alle prese con le prime rughe, con gli 'anta' che incombono, con mariti a volte distratti e a volte distrutti e con i piccoli grandi problemi della vita. Sono le grandi commedie satiriche e velatamente ciniche degli anni '60 come Signore e Signori di Pietro Germi e [FILM]Le dolci signore di Luigi Zampa ad aver ispirato la produzione e il look di queste 'mogli a pezzi' della provincia pugliese, una realtà tutt'altro che tranquilla e monotona.
Ambientata in una imprecisata località della provincia salentina (girata però interamente a Lecce), Mogli a pezzi racconta le avventure di tre inseparabili amiche quarantenni che, per un motivo o per un altro, sono perennemente sull'orlo di una crisi di nervi e decidono improvvisamente di dare una sferzata alla loro vita. Il brillante trio vede impegnate Valeria Milillo (Alice), Lorenza Indovina (Dora) ed Eva Grimaldi (Sofia), quest'ultima in un'inedita e sorprendente versione bruttina occhialuta, dal look tutt'altro che glamour. La loro apparentemente tranquilla routine quotidiana tra carriera, figli, mariti distratti e divorzi, verrà ad un certo punto sconvolta da un crimine, un omicidio che pian piano coinvolgerà tutta la comunità: la conturbante seconda moglie dell'ex-marito di Alice, interpretata da Manuela Arcuri, la moglie burina e bramosa di potere del sindaco interpretata da una straordinaria Giuliana De Sio e un chirurgo plastico tunisino che in passato era una donna, interpretato da Enrico Lo Verso. Sbocceranno nuovi amori, nuovi intrighi, si stringeranno nuove alleanze politiche nell'ambito dell'amministrazione comunale e si sconvolgeranno tutti gli equilibri. L'unica cosa che rimarrà salda e al suo posto sarà l'amicizia tra le tre protagoniste.
La nuova miniserie di Mediaset (con aspirazioni a lungo termine) a tinte giallo-rosa è stata presentata ai giornalisti presso la Casa del Cinema di Roma dal suo produttore Alberto Tarallo affiancato per l'occasione dagli attori (protagonisti e comprimari) giunti per l'occasione nella Capitale: Valeria Milillo, Eva Grimaldi, Manuela Arcuri, Simona Borioni, Brando Giorgi, Enrico Lo Verso e Giuliana De Sio. Diretta da due registi dallo spiccato senso dell'umorismo come Alessandro Benvenuti e Vincenzo Terracciano, la fiction vede nel cast anche altri prestigiosi nomi come quello di Paul Sorvino, Antonio Catania, Isa Gallinelli e quello di Jason Lewis, il cameriere aspirante attore della serie Sex and the City, protagonista insieme alla Arcuri di bollenti scene d'amore.
Signora Arcuri, ci vuole raccontare che donna è in questa fiction?
Manuela Arcuri: Ho amato molto il personaggio di Elisa, scritto appositamente per me dallo sceneggiatore Teodosio Losito. E' una donna tosta, determinata, che userà ogni arma in suo possesso per raggiungere il suo obiettivo e cioè prima vendicarsi di Elvio, l'uomo che l'ha fatta soffrire, e poi riconquistare il suo amore. Arriverà al punto di sposare un uomo che non ama pur di ritrovare l'uomo che l'ha sedotta e poi abbandonata per sfogare tutta la rabbia.
Come si è trovata sul set con il suo partner americano?
Manuela Arcuri: Jason Lewis è una persona straordinaria, un professionista molto umile, un uomo semplice che avrebbe potuto atteggiarsi a divo ed invece ha sempre fatto del tutto per mettermi a mio agio. Con lui ho lavorato molto bene, è stato molto altruista nei miei confronti.
Signora De Sio, come si è trovata ad interpretare questa bizzarra first lady di provincia? Giuliana De Sio: Armida Casoni è la moglie del sindaco, una che si sente il personaggio principale della vita cittadina, una donna ossessionata dal possedere, dal lusso, dai beni materiali, dall'essere al centro dell'attenzione. Arriva persino a rubare alle sue amiche, ma semplicemente perché è una feticista dell'oggetto di lusso, non perché ne abbia veramente bisogno. Una donna appariscente ed eccentrica che è diventata la caricatura di se stessa, una che un tempo è stata anche Miss Puglia e che ha persino la sfiga di avere un marito onesto, qualità che lei proprio non riesce a mandar giù.
Come si è trovata da attrice drammatica a dover interpretare un ruolo così comico recitato in dialetto pugliese stretto? Giuliana De Sio: Ho affrontato il personaggio usando tutto quel che ho imparato nel corso degli anni in materia di commedia, un genere che mi affascina molto e che sto affrontando anche in teatro con grande entusiasmo. E' grazie alla commedia che la mia carriera attoriale sta attraversando un momento così interessante e stimolante. E' stata una bella sfida per me, potrei definire il mio personaggio come il più tragicomico della serie, senz'altro la cifra più bella per un attore perché ti permette di partire da disgrazie più o meno gravi e trasformarle in avventure grottesche e anche molto divertenti. Dopo tanti anni di carriera bisogna anche un po' spingersi verso gli estremi e vedere che succede. Spero di esser riuscita a divertirvi con il mio dialetto, ho studiato molto per riuscire ad impararlo in fretta.
C'è qualche attinenza con il personaggio che interpretava ne 'Il bello delle donne'... Giuliana De Sio: L'affinità più grande che mi viene in mente è che sono due personaggi indifendibili dal punto di vista etico che però io difendo strenuamente rendendoli simpatici, in modo che il pubblico non riesca ad odiarli fino in fondo. Nelle ultime fiction che ho interpretato ho spesso recitato nei panni di personaggi eticamente orrendi che però fanno divertire la gente che li trova anche molto umani. Credo di avere l'esperienza giusta per vestire ogni tanto i panni di qualche personaggio orribile. Il dialetto stretto di Armida in questa fiction ad esempio è stata un'arma di difesa molto forte per me, mi ha permesso di esprimere una comicità che in italiano perfetto non avrei mai potuto comunicare. Mi sono divertita come una pazza.
Signora Grimaldi, come si è trovata ad interpretare questo suo ruolo inedito da bruttina un po' goffa? Eva Grimaldi: E' stato senz'altro un ruolo diverso dal mio solito da fatalona, mi sono molto divertita a farlo e devo dire che una volta tanto è stato bello recitare senza trucco, ciglia finte, tacchi a spillo, bustini contenitivi e via dicendo. L'unico trucco che avevo sul viso erano quelle sopracciglia enormi che i truccatori mi avevano disegnato per farmi sembrare un po' trascurata e il fondotinta coprente per le mie labbra carnose. Sofia sembra un po' una scema, ma in realtà ad un certo punto si sveglia improvvisamente dal torpore e subisce una trasformazione grazie alle sue due amiche del cuore.
Una donna del tutto diversa da come è Lei nella vita... Eva Grimaldi: Ormai mi conoscete, io sono tutto l'opposto di Sofia caratterialmente. Per questo a volte mi sono un po' trovata in difficoltà e ho perso un po' l'orientamento. Il regista mi ripeteva in continuazione 'ricordati la Sofia di Lecce!'. Devo dire che un aiuto consistente mi è arrivato dal mio partner di set Antonio Catania, un attore straordinario e un ottimo compagno di lavoro.
Cosa ha convinto Enrico Lo Verso a partecipare a questa fiction? Enrico Lo Verso: Ho letto la sceneggiatura tutta d'un fiato, forse in una sola notte, e la cosa che mi ha attratto di più è stato il doppio binario della commedia che sfocia nel noir. Ho trovato geniale l'incipit del primo episodio che ci mostra una delle protagoniste legata e imbavagliata che ripercorre con un lunghissimo flashback tutti gli eventi che l'hanno condotta in quella situazione. Era divertente vedere queste quattro galline starnazzanti che si danno così tanto da fare per riuscire a raggiungere i loro obiettivi. Non sapevo da dove cominciare col mio personaggio, ma poi mi sono buttato e mi è anche venuto bene il dialetto tunisino.
Non si è spaventato di fronte ad un ruolo così delicato come quello di un uomo che in passato era una donna? Enrico Lo Verso: Devo ammettere che in principio ho pensato alle enormi difficoltà che avrei avuto nell'affrontare un personaggio del genere, ma poi mi sono ricordato che ogni volta che ho dovuto affrontare un nuovo personaggio mi sono fatto venire la stessa paura di essere inadeguato. Ho sempre addosso la paura di farne la caricatura. Poi ho pensato alle migliaia di persone che vivono la stessa situazione o l'hanno vissuta in passato e allora mi sono agitato ancor di più. Quello che vivo io nella fiction queste persone l'hanno vissuto come l'evento più importante della loro vita, ho avuto una responsabilità grandissima sulle spalle, spero di aver fatto un buon lavoro.
Il promo musicale che fa da sigla d'apertura della serie (al limite del trash) e la coreografia del balletto sono opera niente meno che di Luca Tomassini, coreografo e ballerino tra i preferiti di Madonna. Mogli a Pezzi andrà in onda lunedì 12 e martedì 13 maggio in prima serata su Canale 5 e poi nelle due domeniche successive.