I ricchi e poveri non sono stati al recente Festival di Sanremo. Ma i ricchi e i poveri sono al centro del nuovo film di Fausto Brizzi di cui ci accingiamo a parlarvi in questa recensione di Modalità aereo. Tra i ricchi c'è Diego (Paolo Ruffini), un imprenditore di successo, tanto famoso e richiesto quanto freddo a livello affettivo, come ne abbiamo visti tanti soprattutto nei film americani. Tra i poveri Ivan (Lillo), che fa le pulizie ai bagni dell'aeroporto di Fiumicino.
Il caso vuole che Diego dimentichi in bagno il suo cellulare, e che Ivan decida di non restituirlo. I due hanno avuto una discussione e lui vuole fargliela pagare, inizialmente. Ma capisce che dentro quello smartphone c'è tutta la vita di Diego, e allora prova, per un paio di giorni, a sostituirsi a lui e a vivere da ricco. Nel frattempo il suo amico manda anche dei tweet a nome di Diego, che finiscono per rovinargli la reputazione e innescare una serie di eventi. Ma che film è la nuova opera di Fausto Brizzi?
Leggi anche: Modalità aereo: Trailer e poster del nuovo film di Fausto Brizzi
Fausto Brizzi sull'onda di Una poltrona per due
Modalità aereo è il ritorno di Fausto Brizzi dopo le note vicende giudiziarie (accuse per cui Brizzi per cui è stato comunque assolto) e porta con sé una grande voglia di rimettersi in gioco. Il suo nuovo film è il tentativo di fare, come si legge dalle note di regia, un "classico di Natale", da intendersi come uno di quei film che non solo sono ambientati durante le feste, ma raccontano una storia di redenzione e amicizia, di ostacoli da superare e buoni sentimenti. Il modello è dichiaratamente quello di Una poltrona per due, di cui questo film richiama, con un aggiornamento ai nostri tempi, il gioco di equivoci e scambi. Parla di un film "disneyano", Brizzi, nel senso di un film per tutti. E già qui si intravvedono i primi problemi. Il classico di Natale, o il film disneyano, per famiglie, ha decisamente una dose di volgarità inferiore a questo film. Nato da un soggetto e sceneggiatura di Paolo Ruffini, attore tendente più alla farsa che alla commedia di cui sopra, a Modalità aereo manca quel tocco delicato che avevano quei modelli di cui si parla. C'è una certa volgarità, che permea tutto il film, per arrivare allo showdown finale con i cinesi, che mal si adatta al genere di film che era nelle intenzioni.
Leggi anche: Una poltrona per due: 5 curiosità sul film di Natale
Notte prima degli esami aveva fatto scuola
Eppure era stato proprio Fausto Brizzi, ormai più di dieci anni fa (era il 2006) a dettare una linea, a trovare una via alla commedia che aveva fatto scuola, inaugurando addirittura un fortunato filone. Il suo Notte prima degli esami aveva trovato un nuovo modo di fare una commedia romantica, che era più nelle corde del cinema americano che del nostro, o almeno da noi non si faceva quasi più. C'era in quel film una certa poesia, una certa nostalgia. Il suo Ex aveva parlato ancora di storie d'amore, ma con una punta un po' acida. Questo Modalità aereo è un film che resta un po' sospeso tra vari generi: non è una rom-com, non è una satira sociale, non è puramente un film comico, perché le risate sono un po' forzate, anche se dentro ha un po' di tutto questo. E anche un tocco di musicarello.
Ne parlavano anche i Vanzina, però...
Ma quello che lascia un po' insoddisfatti sono certi toni con cui si parla di ricchezza e povertà, nervo scoperto dell'Italia di oggi. Le differenze di classe sono state sempre rappresentate al cinema, anche nelle commedie italiane: pensiamo al primo Vacanze di Natale dei Vanzina, per fare un esempio di un film dove il tema si incrociava proprio con la commedia romantica. Ci sembra che ci fosse tutt'altro tatto e tutt'altro tono rispetto a questo film che, a tratti, infastidisce per certi scambi di battute. E lo stesso accade per come vengono disegnati i rapporti tra uomini e donne. In tempi in cui ogni parola viene pesata attentamente, dispiace sentire qualche dialogo, diciamo così, superficiale.
Violante Placido e Caterina Guzzanti: viva le donne...
Se le donne sono personaggi disegnati in modo piuttosto stereotipato, sono hostess o casalinghe, o oggetti del desiderio, le note liete del film vengono proprio dal lato femminile. È infatti un piacere rivedere, nel ruolo di Linda, hostess risoluta ma dal cuore d'oro, Violante Placido: il suo nuovo look, con capello corto, è interessante, e l'attrice ha la dolcezza e lo charme giusto per il ruolo. Dopo che, in film come Moana e The American, aveva fatto delle ottime prove, l'abbiamo vista più di rado al cinema, e l'augurio è quello di vederla più spesso. Così come vorremmo vedere più spesso Caterina Guzzanti, che qui è Maria, la moglie di Ivan: il ruolo è un po' stereotipato, ma lei è bravissima. A proposito di donne, una curiosità: in un cameo appare Sabrina Salerno, e ascoltiamo la sua hit Boys. È un tocco di nostalgia che ci riporta a quegli anni Ottanta di Notte prima degli esami. E ci torna in mente che, in un'intervista, Cristiana Capotondi ci disse che la vera cifra di Brizzi sarebbe una commedia pacata con tematiche di quotidiano realismo, con un gusto e delle atmosfere che possono far pensare alle migliori commedie francesi. Ecco, ci piacerebbe che Brizzi facesse un film di questo tipo...
Movieplayer.it
2.0/5