La mitologia ha sempre trovato un terreno florido nel mondo dell'intrattenimento perché le imprese epiche di dei, semidei, guerrieri, eroi, mostri e creature fantastiche, attingendo dal folklore e dalla cultura ancestrale, sono alla base di ogni tipo di narrazione presente in ogni medium. Negli ultimi anni abbiamo assistito, sia in letteratura che al cinema e nelle serie televisive, ad una vera e propria rinascita del tema con una predilezione particolare per la dimensione mitologica norrena. Le avventure di Odino e Thor, delle altre divinità Asi e Vani e i racconti di giganti di ghiaccio, di guerre fino all'ultimo sangue e le celebrazioni della gloria del Valhalla, sono il fulcro di tante opere, ognuna diversa dalle altre. Ciascun prodotto ha scelto volutamente di approfondire un determinato aspetto di questo universo affascinante avvolto nella coltre gelida dell'estremo Nord allo scopo di reinterpretare il vasto patrimonio tramandato fin dall'epoca pre-cristiana. Ecco 5 titoli recenti per recuperare il tema della mitologia nordica sul grande e piccolo schermo.
1. Midsommar - Il villaggio dei dannati (2019)
Midsommar è la seconda creatura filmica di Ari Aster, che già con Hereditary aveva dimostrato una grande abilità nello studiare e riportare, con il linguaggio cinematografico, tradizioni e culture del passato. Proprio Midsommar - Il villaggio dei dannati è un horror particolarissimo che gioca con il pubblico coinvolgendolo in un racconto d'atmosfera sempre più terrificante e inaspettato. La giovane protagonista, Dani (Florence Pugh) e il suo ragazzo Christian (Jack Reynor) sono coinvolti in un particolare festival folkloristico in Svezia dove vengono rievocate antiche usanze di stampo pagano che sfociano nella violenza e nell'orrore più indicibile. Per quanto non sono presenti espliciti richiami alle divinità norrene (tranne nel caso di Ymir, il gigante primordiale originato dalle correnti opposte del Niflheimr e Múspellsheimr che sembra soprassedere i riti del film), tutto l'impianto simbolico che vediamo è figlio di quella cultura e invita lo spettatore ad approfondire le rune, le celebrazioni della Primavera, le vesti indossante dagli astanti e molti altri dettagli seminati da Aster.
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2. American Gods (2017 - 2021)
American Gods nasce come romanzo di Neil Gaiman, famoso storyteller britannico che ha a cuore la reinterpretazione di miti e leggende. Il libro è un classico urban fantasy che attinge le radici nella mitologia di diverse culture. Nell'universo dell'opera è centrale il conflitto tra vecchie e nuove divinità (appartenenti alla dimensione tecnologica e mass mediale) che si contendono il culto e il favore degli esseri umani. Con l'adattamento televisivo di Starz (in onda in Italia su Prime Video), American Gods ha esplorato ancora di più le storie dell'antico Nord: se nel testo apparivano principalmente Odino (noto come Mr. Wednesday) e Loki (conosciuto come Low Key Smith), nello show fanno la sua comparsa anche Tyr, il dio della guerra, Thor (in un rapido flashback) e altre apparizioni d'eccezione. Non mancano inoltre, sia nel romanzo che nella serie, dei riferimenti a grandi avvenimenti o dettagli di questa cultura come il Ragnarok (l'apocalisse divina) o la funzione di Yggdrasill, l'albero cosmico.
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3. Thor: Love and Thunder (2022)
Con Thor: Love and Thunder Taika Waititi torna a trattare la dimensione mitologica norrena dopo che Thor: Ragnarok, nel bene e nel male, è riuscito a cogliere nel segno. Se già il titolo precedente aveva dei forti richiami alla tradizione culturale nordica tra la terrificante Hela, dea della morte (Cate Blanchett) e l'esordio di Valchiria (Tessa Thompson), questo sequel offre altri interessanti spunti come, ad esempio, le capre urlanti che guidano il carro del del dio del tuono (già presenti nelle leggende del figlio di Odino), una fugace apparizione del Valhalla e altri dettagli. Il trattamento del tema, a differenza dei prodotti che vi abbiamo menzionato precedentemente, è volutamente meno preciso e puntuale dal punto di vista filologico anche perché si configura come una mediazione tra l'interpretazione marvelliana della mitologia norrena e lo stile comico e dissacrante del film-maker neozelandese. Tale direzione contenuta in Thor: Love and Thunder, che può anche non piacere, dona comunque una freschezza diversa al topos mitologico, spingendolo verso direzioni inaspettate.
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4. The Northman (2022)
The Northman è un'opera significativa dove la mitologia incontra direttamente l'epica creando un'alchimia formidabile. Il lungometraggio di Robert Eggers, un cineasta che aveva dimostrato il suo valore e talento con The Witch (2015) e The Lighthouse (2019), porta sul grande schermo la storia del principe Amleth (interpretato da Alexander Skarsgård) contenuta nelle Gesta Danorum, ispirazione principale per l'Amleto di William Shakespeare. Un racconto di vendetta e sangue, dove il protagonista perde la sua umanità (e i suoi affetti) per vendicare la morte di suo padre, re Aurvandil (che ha il volto di Ethan Hawke). La pellicola, brutale e suggestiva, si intreccia con il soprannaturale e il divino che fanno da sfondo alle imprese dei personaggi. La dimensione mitologica, però, è sottile ed implicita, quasi sussurrata, suggerendo la presenza di vari attori divini dietro le quinte che osservano dall'alto le vite dei mortali. Tra sogno e veglia, realtà e allucinazione, The Northman racconta la mitologia norrena in modo suggestivo.
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5. Vikings (2013 - 2021) e Vikings: Valhalla (2022 - in corso)
Vikings, apparentemente, sembra essere il titolo più estraneo e alternativo di questa lista, in quanto l'argomento di questa serie televisiva, ideata da Michael Hirst (Elizabeth: The Golden Age, I Borgia), è di carattere storico. In particolare, nelle 6 stagioni, vengono raccontare le imprese del guerriero vichingo Ragnarr Loðbrók (un personaggio leggendario che vive al confine tra mito e storia), ambientate tra la Scandinavia e le isole britanniche nell'IX secolo, mentre il sequel, Vikings: Valhalla, descrive le tensioni tra sovrani inglesi e vichinghi nel secolo successivo, con protagonisti realmente esistiti come Leif Erikson, Harald Hardrada e molti altri. Questi show offrono uno spaccato diverso dal solito rispetto al tema mitologico norreno mostrando il punto di vista dei seguaci di questo culto. L'elemento più affascinante che traspare da queste opere è il legame indissolubile tra la vita quotidiana dei vichinghi e l'aspetto divino che si manifestava durante le battaglie, i riti propiziatori, le cerimonie e altri altri piccoli riti di tutti i giorni.
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