"Viviamo e moriamo nell'ombra, per proteggere chi ci sta a cuore e chi non conosceremo mai". L'Ethan Hunt di Tom Cruise entra in scena così, dall'ombra, in un appartamento spoglio e fatiscente, all'inizio di Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno, al cinema dal 12 luglio. Ed è una prima avvisaglia di un film particolarissimo, che è più cupo e inquietante dei precedenti, eppure anche più ironico e divertente. È come se Tom Cruise e Christopher McQuarrie, davanti e dietro alla macchina da presa, abbiano voluto dare vita al film definitivo della saga, a un film che potesse essere la summa di tanti generi e tanti possibili approcci alla spy-story.
Il nuovo Mission: Impossibile è un film che ne contiene molti altri, ed è anche pieno di riferimenti a grandi pellicole di spionaggio o fantascienza. La mente corre immediatamente qua e là, fa collegamenti, relazioni pericolose e affinità elettive tra spy story. Eppure il film non appare mai come qualcosa di già visto, perché riesce ad amalgamare tutto in qualcosa di nuovo. Andiamo a vedere, allora tutti i riferimenti di Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte uno.
1. Thunderball, Agente 007 operazione tuono
L'incipit, in questo senso, è già molto emozionante. Siamo in un sottomarino, armato con testate nucleari. Impossibile non pensare a un classico del cinema di James Bond, saga che Mission: Impossible sfida continuamente da 25 anni, ma con cui continua a flirtare e che continua ad omaggiare. Le testate nucleari sono il cuore di Thunderball, da noi noto come Agente 007, operazione tuono, ma anche di Mai dire mai, il suo remake "apocrifo" e del più recente Il domani non muore mai. Ma essere in un sottomarino evoca anche classici come Caccia a Ottobre Rosso e K-19, solo per citarne alcuni.
Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno, recensione: un lungo addio per Ethan Hunt
2. 2001: Odissea nello spazio
Ma neanche il tempo di emozionarci per un film di questo tipo, che la storia ci porta da un'altra parte, verso uno dei più gradi film di tutti i tempi. Dopo pochi minuti capiamo che quel sottomarino è controllato da un'Intelligenza Artificiale. Non appena i personaggi si rendono conto che una testata nucleare è partita quando non lo doveva fare, passano al comando manuale per disinnescarla. Ma non ci riescono. Sì, l'Intelligenza Artificiale si è evoluta e si governa da sola, non risponde più agli ordini degli umani. Siamo dalle parti dell'HAL 9000 di 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. L'AI sarà un filo conduttore dell'intero film, un nemico che è ovunque e in nessun luogo. Nel film vedremo fare a questa entità cose sempre più incredibili. Ve lo diciamo chiaramente: se non dal film di Kubrick, era da tanto che non trovavamo così inquietante un'Intelligenza Artificiale in un film.
3. 007 Spectre
Inevitabile che James Bond torni spesso tra i riferimenti di Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno. Se prima abbiamo citato i classici, come i film di Sean Connery, o i nuovi classici, come l'era Brosan, ora parliamo dell'ultima era della saga, quella di Daniel Craig. Che già nel primo film Casino Royale, tracciava già un primo ritratto di un nemico senza stato e senza bandiera, come il nuovo terrorismo internazionale. Ma è soprattutto 007 Spectre, il penultimo film della saga di Bond, che spiega come uno dei beni più preziosi oggi siano i dati, i data base con le identità e le coperture delle spie in tutto il mondo. Qui si parla ancora di dati e identità, ma tutto è reso ancora più contemporaneo e intrigante dalla presenza delle Intelligenze Artificiali. Se un'entità, in futuro, potesse appropriarsi di quei dati, manipolarli, falsarli, rimandarci un'interpretazione ricostruita ad arte di qualcosa che, in quanto scientifico, crediamo reale, cosa accadrebbe? Che non riusciremmo più a distinguere quello che è reale da quello che non lo è.
4. Mission: Impossible
Sì, il nuovo film di Christopher McQuarrie rilegge e omaggi anche i primi, classici film della saga, dedicando un inizio fulminante e bellissimo proprio allo stile dei Mission: Impossible degli inizi. Come a dire: conosco la materia, la maneggio alla perfezione e sono in grado di ricrearne le atmosfere. Però ora andiamo avanti e facciamo qualcosa di diverso. Allora ecco un messaggio che arriva nel modo più vintage possibile, un registratore con le cassette e che, ovviamente, si autodistruggerà entro 5 secondi. E poi un ingresso nel quartier generale della CIA che in cui l'identità dei personaggi è costantemente in dubbio, con quel classico gioco di maschere che permettono di cambiare faccia a chiunque.
5. Face/Off
L'indimenticato film di John Woo (che a sua volta è stato uno dei registi della saga, in Mission: Impossible II) con John Travolta e Nicolas Cage è sempre stato in qualche modo legato ai vari Mission: Impossible. Sì, perché se le maschere che permettono ai personaggi di assumere un'altra identità sono un topos narrativo della saga, anche in Face/Off - Due facce di un assassino si parlava di cambi di volto e di identità. Molto diverso, certo: lì era un vero e proprio trapianto di volto quello che accadeva i due protagonisti. Ma quello che qui vogliamo dirvi è che, in ballo, c'è un grande lavoro di recitazione. Perché quando un attore interpreta prima il suo personaggio, e poi un altro personaggio che ha le stesse sembianze del precedente, in realtà fa un doppio lavoro, che è molto difficile. Stiamo parlando di Vanessa Kirby. Che, in scena è una perfetta Vedova Bianca, personaggio sicuro di sé, sfrontato, folle. Quando l'identità della Vedova viene presa da un altro personaggio, in scena c'è sempre la Kirby, ma sappiamo che dietro al volto c'è un'altra persona; insicura, spaventata, titubante, eppure coraggiosa. Il lavoro di Vanessa Kirby come quelli di Travolta e Cage a suo tempo, è straordinario.
Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno, quando il cinema è un atto di fede
6. Fast X
Diciamo Fast X, ma potremmo dire ancora un altro film di Bond, di cui abbiamo già parlato, cioè Spectre. Che cos'hanno in comune questi due film con Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte uno? La risposta è molto semplice: Roma. Se il Bond di Craig si muoveva tra la Nomentana il centro e il Lungotevere, Fast X soprattutto aveva una scena madre a Piazza di Spagna, e si concludeva sempre sul Tevere. Anche Tom Cruise qui passa da Piazza di Spagna, ma era partito dai via dei Fori Imperiali, per arrivare nei sotterranei della metropolitana e riemergere dalla fermata Colosseo. Ma rispetto a quelle sequenze d'azione il nuovo film di Tom Cruise ha una marcia in più: l'ironia. Tutta la scena dell'inseguimento ha un costante tono comico, il che, a questi livelli, è praticamente un inedito. Per cui la sfida è vinta.
7. Batman Forever e The Batman
Che cosa c'entra il mondo di Ethan Hunt con quello di Batman? Apparentemente niente, spionaggio e cinecomic sono due mondi diversi. Ma, se ci fate caso, abbiamo scelto i due film dell'uomo pipistrello in cui il villain è l'Enigmista. In Batman Forever e The Batman prima Jim Carrey e poi Paul Dano interpretano un cattivo che sfida il protagonista a indovinelli. Ed è quello che fa l'Entità, l'Intelligenza Artificiale che è la chiave di questo film, quando si trova a sfidare il personaggio di Simon Pegg per disinnescare una bomba.
8. Assassinio sull'Orient Express
Gran finale d'azione su un treno, un classico dei film d'azione e spionaggio, da Intrigo Internazionale alla recente serie tv Citadel. Ma si tratta di un treno speciale: è lo storico Orient Express, teatro di un romanzo giallo oggetto di riletture al cinema, come Assassinio sull'Orient Express. Ma anche di un'altra classica storia di James Bond, Agente 007, dalla Russia con amore, che ha il suo finale proprio sullo storico treno. A suo tempo, Sean Connery doveva sfidare Lotte Lenya, terribile agente con le scarpe con una punta letale. Qui accade letteralmente di tutto. Un segno dei tempi. E del fatto che la saga di Ethan Hunt alza sempre di più l'asticella di questo tipo di cinema.