È tornata in tv e in prima serata una delle fiction più amate dagli spettatori di Rai 1: Mina Settembre 2 ha fatto nuovamente sentire la sua travolgente presenza sulla rete ammiraglia portando con sé una valanga di nuovi casi e tematiche, tutti ambientati in una Napoli eterogenea, colorata ma sopratutto viva. Per chi non lo ricordasse, la serie, liberamente tratta dai racconti di Maurizio de Giovanni, racconta di Mina, un'assistente sociale estremamente dedita al suo lavoro, che si dedica anima e corpo ad aiutare chiunque abbia difficoltà nel sociale. Caparbia e per nulla arrendevole, riesce a rimettere insieme i pezzi di vite complicate, capacità che non riesce ad applicare al suo privato. Divisa tra due uomini e con alle spalle un passato familiare ricco di segreti, fatica a dedicare alla sua vita privata e sentimentale quelle attenzioni che invece ha per i suoi assistiti. In questa seconda stagione poco sembra cambiato, la vita di Mina è sempre più complicata e i casi a cui si dedica tendono ad assorbirla quasi completamente. Ce l'ha confermato, durante la presentazione dei nuovi episodi, la regista, Tiziana Aristarco, così come Serena Rossi che sembra amare profondamente il suo personaggio.
Nuove tematiche per la seconda stagione
Tiziana Aristarco ha subito cominciato l'incontro raccontando quegli obiettivi e quelle tematiche che troveremo in questa nuova stagione: "Come regista e come donna penso che in questo momento di cupezza e insicurezze Mina ci porta una ventata di positività che ha una definizione: solidarietà. Il succo della serie è la solidarietà, la capacità che questa assistente sociale ha di ascoltare, affrontando e aiutando le persone che hanno bisogno. Questo è molto importante e quest'anno si sono scelte delle storie ancora più forti e credibili in grado di coinvolgerci. Si è affrontata anche la tematica degli adolescenti e delle diversità. Per Mina 2 c'è stata una consapevolezza maggiore di quello che stavamo facendo. Il mio atteggiamento al lavoro è portare sullo schermo la credibilità, perché essere credibili e oggettivi in quello che raccontiamo è fondamentale." Sul personaggio di Mina in particolare la regista ha poi aggiunto: "Io trovo che Mina sia cresciuta. D'altra parte i nostri personaggi non sono cristallizzati nel tempo e la ritroviamo come una donna più adulta e consapevole, che è anche costretta a fare i conti con una serie di cose che non può più rimandare."
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La riconoscenza verso il personaggio di Mina
Serena Rossi ha invece espresso tutto l'amore che prova per questo personaggio: "Questa tipa col cappottino rosso mi piace, le voglio bene, è una brava persona e rappresenta quella Napoli che mi piace perché è accogliente. In un momento in cui il diverso ci spaventa, avere una protagonista che il diverso lo accoglie credo sia un bellissimo messaggio di cui il pubblico aveva bisogno. Sapere che ci sono persone come Mina Settembre è rassicurante, è una coccola sul cuore per tanti." Mina Settembre ha anche consentito all'attrice di entrare nel cuore di tanti telespettatori che, fin dalla prima stagione, hanno amato questa serie e la sua inarrestabile protagonista: "Mina settembre mi ha dato la consacrazione su Rai 1. Dopo Mia Martini è stata la mia prima serie lunga. Poi mi ha portato l'amore di Napoli, la mia città. Secondo me Mina ha tutti gli ingredienti per entrare nel cuore delle persone, tanta empatia, tanti sentimenti e speranza nel prossimo."
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La maturazione dei personaggi
Non è solo la protagonista a crescere e maturare, ce lo conferma Giorgio Pasotti nel raccontarci, senza spoiler, le novità per il suo personaggio: "Claudio è sicuramente maturato rispetto la prima stagione. Lui è portatore di temi attuali, come la ricerca di una seconda chance nella vita di coppia. Spesso le coppie si lasciano per motivi futili e il tema delle seconde possibilità è sempre importante. Se prima era proiettato verso la carriera, in questa stagione si troverà davanti a un evento che gli farà scoprire quali sono le priorità della vita. Lui continua a fare un mestiere di grande responsabilità e grande impegno, ma ad un certo punto deve cercare di capire se abbandonare tutto per comprendere cosa è importante, prendere coscienza di cosa lo rende veramente felice."
Giuseppe Zeno, nel suo intervento ha saputo mettere in luce i punti di forza sia della serie che del suo personaggio: "È una serie ricca di contenuti e come ha detto anche Serena, oltre l'aspetto sentimentale, l'intento è raccontare un tipo di interazione tra persone che non hanno paura di aprirsi e far vedere cosa hanno veramente dentro. Il mio personaggio non ha paura a mettere da parte qualcosa di sé per mettersi a servizio degli altri. Anche lui cerca di lavorare nel sociale tenendo presente quali sono le sue estrazioni, conosce il quartiere, ne sa apprezzare i profumi, sa muoversi nei suoi vicoli. Pur di non vedere colei che gli ha creato tante sofferenze amorose, va a lavorare nel privato, ma poi chissà, si rincontreranno e ci saranno spunti per conoscersi ancora meglio, senza il filtro delle aspettative sentimentali verso l'altro."