Arriva ora nelle sale italiane I Croods 2 - Una nuova era, sequel del film di successo del 2013 su una famiglia di cavernicoli. Gli spettatori nostrani potranno ritrovare, tra gli altri, Francesco Pannofino nel ruolo di Grug, il patriarca di questa stramba famiglia preistorica. Il grande doppiatore italiano, come potete vedere nel video del backstage che vi proponiamo in esclusiva, si è divertito un mondo, avendo a disposizione anche il modello originale che è una performance vocale di Nicolas Cage, una di tante star che nel corso degli anni (e in particolare dal 2001, con l'uscita del primo lungometraggio di Shrek) si sono prestate ai film della DreamWorks Animation, talmente interessata alle celebrità da inserire i loro nomi nei credits come se fossero prestazioni in carne e ossa. Per l'occasione abbiamo voluto ripercorrere questa tendenza, con dieci voci originali emblematiche e il corrispettivo italiano, in ordine cronologico di uscita dei film.
1. Eddie Murphy/Nanni Baldini (Shrek, 2001-2010)
Il grande comico aveva già dato con Mulan, dove presta la voce al drago Mushu, ma la consacrazione in campo animato è arrivata con il ruolo di Ciuchino nel franchise di Shrek: una parte praticamente scritta su misura per Eddie Murphy e la sua personalità debordante, qui in versione "spalla leggermente rompiscatole", facendo il verso alle tradizioni disneyane. Nel corso di quattro film Murphy flette tutti i muscoli comici a disposizione, compreso un body swap vocale nel terzo film quando finisce per sbaglio nel corpo del gatto con gli stivali. A vent'anni di distanza, uno dei motivi migliori per vedere questi film, in particolare i primi due. Notevole anche il lavoro del doppiatore Nanni Baldini per la versione italiana, con quello che è il suo ruolo più iconico in ambito animato insieme a Scooby-Doo e Stewie Griffin.
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2. Matt Damon/Giorgio Borghetti (Spirit - Cavallo selvaggio, 2002)
Arrivato nelle sale un anno dopo l'irriverente Shrek, Spirit - Cavallo selvaggio è un'avventura dallo stampo molto più classico, al punto da rinunciare all'antropomorfismo per gli animali. Il protagonista equino è però dotato di un monologo interiore, affidato a Matt Damon, ai tempi ancora in ascesa e provvisto di una qualità molto americana e fuori dal tempo, in linea con lo spirito avventuroso da frontiera che caratterizza l'ultimo grande successo DreamWorks realizzato con tecniche tradizionali (dal 2004 in poi lo studio ha optato esclusivamente per l'animazione in CGI). È recentemente uscito un sequel, Spirit - Il ribelle, dove il cavallo è completamente muto, privandoci del lavoro di Damon e del doppiatore italiano Giorgio Borghetti.
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3. Antonio Banderas (Shrek, 2004-presente)
Quando gli autori di Shrek 2 hanno deciso di rifarsi a Zorro per la caratterizzazione del gatto con gli stivali, c'era una sola scelta possibile per la voce in inglese (ma anche in spagnolo e, a seconda dei film, italiano): Antonio Banderas, il quale si è prestato al gioco con molta creatività - fu sua l'idea di dare al gatto una voce che fosse l'esatto opposto della sua stazza fisica, contribuendo all'effetto comico del personaggio. Dal 2011 il simpatico felino ha anche un franchise derivato tutto suo, con un secondo lungometraggio cinematografico previsto per la fine del 2022. Nella sua prima apparizione è doppiato in italiano da Massimo Rossi, successivamente anche voce nostrana del protagonista di Baby Boss.
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4. Sacha Baron Cohen/Oreste Baldini (Madagascar, 2005-2012)
C'è un che di paradossale nella scelta di Sacha Baron Cohen per la voce di Re Julien nel franchise di Madagascar: la DreamWorks è nota per l'uso di attori facilmente riconoscibili, e l'interprete di personaggi come Borat e Brüno è famoso per il fatto di non aver praticamente mai usato la sua vera parlata sullo schermo (e il più delle volte anche quando rilascia interviste). Eppure, questo è stato a vantaggio del progetto, perché Baron Cohen, libero di sperimentare con il ruolo, ha concepito una performance stralunata e tutta sua che fa da contraltare allo stile più classico degli altri attori che lo circondano nei tre film. Un trasformismo mantenuto anche nella versione italiana, con la voce di Oreste Baldini.
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5. Tom McGrath/Luigi Ferraro (Madagascar, 2005-2014)
Ancora Madagascar, ma questa volta parliamo dei pinguini e facciamo uno strappo alla regola per quanto riguarda le celebrità: in inglese, infatti, la voce di Skipper, leader dei famelici volatili, è di Tom McGrath, co-creatore del franchise e regista del primo capitolo. Inizialmente McGrath doveva solo essere una voce provvisoria, in sede di storyboard, per poi affidare il ruolo a qualcuno di più famoso, ma l'attore scelto per la parte morì prima di poter registrare i dialoghi, e si decise di lasciare nel film il lavoro del regista, apprezzato durante le proiezioni test. Una scommessa vinta in pieno, dato che il timbro vocale da maldestro genio del male usato da McGrath ha contribuito a rendere i pinguini l'elemento migliore del franchise, con tanto di spin-off televisivo e cinematografico interamente dedicato a loro. In italiano è Luigi Ferraro, voce fissa dell'attore comico Patton Oswalt.
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6. Jerry Seinfeld/Fabrizio Vidale (Bee Movie, 2007)
Nonostante il successo della sitcom che ha il suo cognome nel titolo, Jerry Seinfeld non si è mai considerato un vero attore, motivo per cui nel corso degli anni ha rifiutato di interpretare personaggi di finzione sullo schermo. Una rara eccezione, dopo aver scherzosamente proposto l'idea a Steven Spielberg, è Bee Movie, dove lo stile comico di Seinfeld è applicato al mondo delle api, con piccole, geniali osservazioni sui paradossi che caratterizzano le loro vite. Il suo contributo fa sì che questo sia uno dei rari film dello studio ad avere un autentico copione di ferro, in netto contrasto con la natura più sgangherata dei franchise di punta della DreamWorks Animation. Impressionante anche il lavoro del doppiatore italiano Fabrizio Vidale, alle prese con le non sempre facilmente traducibili nevrosi di Seinfeld.
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7. Jack Black/Fabio Volo (Kung Fu Panda, 2008-2016)
Ama mangiare, non è al massimo della forma fisica, ma ha anche un cuore d'oro e crede sempre di essere all'altezza della situazione: chi, se non Jack Black, poteva prestare la voce a Po, il simpatico protagonista della trilogia di Kung Fu Panda? Accantonando la sua classica personalità irriverente, Black dà al giovane panda una carismatica e toccante innocenza, con vere qualità da eroe anche se nascoste sotto una propensione ai pasticci. Laddove altri film dello studio optano per la parodia, qui le gag condiscono un racconto d'avventura e iniziatico dal cuore serio e sincero, esattamente come il suo adorabile protagonista, la cui innocenza ha la giusta incarnazione italiana nella performance di Fabio Volo.
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8. Gerard Butler/Roberto Draghetti (Dragon Trainer, 2010-2019)
Vedere Dragon Trainer in lingua originale è un'esperienza interessante per la scelta creativa fatta dagli autori per le voci dei vichinghi: i bambini e i teenager (tra cui il protagonista Hiccup) hanno accenti americani, mentre gli adulti sono scozzesi. Tra questi ultimi c'è il leader Stoick, per la cui personalità da nobile guerriero si è pensato a Gerard Butler. L'attore ricambia con una performance a base di cuore e grinta, ma non senza disdegnare un po' di humour: a detta di chi scrive, il primo capitolo contiene la migliore battuta di sempre recitata da Butler, quando a Stoick viene fatto notare che nessuno è mai tornato dalla dimora dei draghi e lui risponde "Siamo vichinghi, è un rischio del mestiere!". Il terzo capitolo è stato uno degli ultimi lavori del doppiatore italiano Roberto Draghetti, scomparso nel 2020.
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9. Will Ferrell/Roberto Pedicini (Megamind, 2010)
E se Lex Luthor fosse riuscito a uccidere Superman? Questo è l'assunto di Megamind, e per dare vita all'omonimo supercattivo che si ritrova a controllare un'intera città è stato convocato Will Ferrell, esperto nell'interpretare personaggi folli e megalomani ma anche dotati di abbondati dosi di simpatia. Il suo è un lavoro in perfetto bilico tra figura incompresa e impenitente genio del male, con una punta di estro comico aggiuntivo quando, a un certo punto, deve impersonare il padre di uno degli eroi e se ne esce con un'imitazione di Marlon Brando (perché Ferrell, vedendo i disegni, ha notato la somiglianza fisica con il Jor-El interpretato da Brando nel 1978). Azzeccata la scelta di affidare il timbro vocale italiano a Roberto Pedicini, abituato alle follie comiche di Jim Carrey.
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10. Nicolas Cage/Francesco Pannofino (I Croods, 2013-presente)
C'è sempre stata una qualità un po' selvaggia nella recitazione di Nicolas Cage, qualità che lui usa benissimo per il ruolo di Grug ne I Croods: un amorevole padre di famiglia che è però anche un cavernicolo, e quindi non sempre propenso a scegliere l'opzione più razionale quando si presenta un problema. Folle, vulnerabile, tenero, esilarante: Grug è la distillazione animata della personalità cinematografica del suo doppiatore originale, e il ritorno di Cage (abilmente impersonato in italiano da Francesco Pannofino) è tra i motivi principali per cui abbiamo aspettato a lungo che uscisse il sequel, ora nelle sale italiane.