La teoria vorrebbe che più gli anni passano, più le persone dovrebbero riuscire a realizzare pienamente sé stesse, nella piena libertà di scelta e senza rendere conto a nessuno. Eppure, ancora oggi quei diritti civili, considerati fondamentali, inviolabili e irrinunciabili, che dovrebbero essere dunque sacrosanti, non sono ancora tutti realmente a disposizione. E questa non è che la dura realtà dei fatti: il mondo continua ad evolversi e noi continuiamo ad invecchiare tra lotte, manifestazioni e proteste per avere diritto a quello che ci spetta. Ognuno di noi continua a lottare per uno o più diritti che non gli sono concessi, negati dai poteri chiamati "forti" che non sanno fare altro che nascondere sotto il tappeto ciò che, invece, dovrebbe essere legittimo.
Così, sulla scia delle manifestazioni che stanno prendendo piede in America contro un razzismo ancora (purtroppo) vigente, vogliamo proporre un articolo sui migliori film sui diritti civili: pellicole che nel corso degli anni hanno sempre raccontato, con occhio clinico, sguardo per nulla superficiale e mano ferma, storie che in apparenza sembrano essere tanto lontane dai noi e, invece, sono vicine come non mai.
1. Il buio oltre la siepe (1962)
Tratto dall'omonimo romanzo di Harper Lee, Il buio oltre la siepe è un film di Robert Mulligan uscito nel 1962, una pietra miliare per quanto riguarda i film che raccontano la lotta ai diritti civili e i temi legati al razzismo. Il film, che vede protagonisti Gregory Peck e Brock Peters, è ambientato nell'Alabama del 1932 ed inizia con una richiesta inaspettata nei confronti dell'avvocato Atticus Finch: difendere il giovane afroamericano Tom Robinson dalle accuse di violenza nei confronti di Mayella, figlia del violento agricoltore Bob Ewell. La cittadina di Maycomb, profondamente razzista, rimane sconvolta dall'accusa e nel fango vengono trascinati anche i figli dello stesso Finch, Jem e Scout. Per Atticus il lavoro non è facile e sebbene riesca a provare l'innocenza di Tom, la giuria si dimostrerà a sfavore dell'imputato. Tuttavia, egli è consapevole di non aver commesso crimine alcuno e rifiuterà di scontare una pena che non merita.
2. Mississipi Burning - Le radici dell'odio (1988)
Ispirato a fatti realmente accaduti, Mississipi Burning - Le radici dell'odio si apre con la notte tra il 21 e 22 giugno del 1964. Nel film di Alan Parker, con protagonisti Gene Hackman e Willem Dafoe, viene raccontata la storia di due agenti dell'FBI, Rupert Anderson e Alan Ward, che dovranno indagare sull'improvvisa sparizione di tre giovani attivisti per la African-American Civil Rights Movement. I due detective, che iniziano a compiere le indagini nella cittadina della Contea di Nashuba, si trovano a doversi confrontare con la retrograda mentalità degli abitanti e con le forze dell'ordine. Di fatto, quella località è del tutto soggiogata dagli uomini appartenenti al Ku Klux Klan e quando qualche giovane di colore prova a comunicare con i due agenti, cominciano le ritorsioni, che non fanno altro che aumentare quella barriera di terrore e omertà già presente nella comunità. Così, le continue violenze che avvengono nella cittadina fanno scatenare i due agenti, disposti a tutto per cercare verità e giustizia.
3. La lunga strada verso casa (1990)
Tra i tanti eventi storici che sono stati segnati da elevate forme di razzismo, c'è anche quello del boicottaggio degli autobus, avvenuto negli anni '50. La lunga strada verso casa, film di Richard Pearce e interpretato da Sissy Spacek e Whoopi Goldberg, è ambientato a Montgomery, Alabama: qui ogni giorno Odessa Cotter, governante di colore, si reca a casa di Norman e Miriam Thompson, famiglia dell'alta borghesia americana, per occuparsi delle faccende di casa e per accudire Mary Catherine, la bambina di casa Thompson.
Ma quando il comune crea delle difficoltà per la gente di colore che si serve degli autobus, i lavoratori decidono di boicottarli, obbligando i malcapitati a non salire e a fare il tragitto a piedi. Una sorte che tocca anche Odessa, che oltre il lavoro deve badare anche alla sua casa e alla sua famiglia. Sebbene all'inizio la signora Thompson non accetti i continui ritardi della governante, in seguito deciderà di darle un passaggio con la sua macchina prima per qualche giorno e poi per tutta la settimana, dando la stessa possibilità alle altre lavoratrici di colore costrette ad andare e tornare dal lavoro a piedi. Una scelta che, però, non va a genio al signor Thompson che, insieme al fratello razzista, si ritengono preoccupati per i commenti che serpeggiano nella loro classe sociale e per il boicottaggio che si è fatto sempre più serrato.
4. Malcolm X (1992)
Film di Spike Lee e basato sull'autobiografia di Malcolm X, scritta insieme ad Alex Haley, Malcolm X ripercorre la vita e i valori di Malcolm Little (interpretato da Denzel Washington), grande attivista afroamericano. La vita di Malcolm X è sempre stata contrassegnata dalla lotta e dalla sofferenza, a partire dall'infanzia infelice trascorsa tra riformatori e orfanotrofi, per non parlare della violenza subita sulla sua pelle da parte del Ku Klux Klan e il degrado dei ghetti neri.
Sarà l'incontro con il musulmano Elijah Muhammad a cambiare la vita a Malcolm, che decide di rifiutare il cognome Little, a lui imposto dalla società bianca, per ribattezzarsi Malcolm X, diventando leader di tutte le persone di colore che lottano per la loro dignità. Temuto e rispettato, verrà riconosciuto come l'uomo che è riuscito a dare voce e speranza ad un popolo sempre più oppresso.
5. L'agguato - Ghosts from the Past (1996)
Un altro film che vale la pena citare in questa classifica è L'agguato - Ghosts from the Past. Il film di Rob Reiner, con Alec Baldwin e James Woods, inizia quando il 12 giugno del 1963 l'attivista dei diritti civili Medgar Ever - che è anche segretario dell'associazione nazionale per l'avanzamento della gente di colore - viene ucciso con un colpo di fucile. Il colpevole dell'omicidio viene individuato in Byron De la Bewckwith, un fervente sostenitore della supremazia bianca che, dopo ben due processi, viene rilasciato senza condanne. Tuttavia, trent'anni dopo, il procuratore distrettuale Bobby Delaughter riesce a far riaprire il caso, grazie anche all'aiuto della vedova di Evers, Mirlye. Un tentativo di fare giustizia che si rivelerà più difficile del previsto, irto di pericoli e con la probabilità, per Delaughter, di compromettere il proprio matrimonio e la sua carriera.
6. The Help (2011)
Tratto dal romanzo L'aiuto, pubblicato nel 2009 e scritto da Kathryn Stockett, The Help è diventato uno dei film più importanti per quanto riguarda la lotta per i diritti civili. Il film di Tate Taylor, che vede tra le protagoniste Emma Stone, Octavia Spencer e Viola Davis, è ambientato nel Mississippi degli anni '60 e segue la storia della giovane Eugenia "Skeeter" Phelan, una ragazza che, dopo aver terminato l'università, decide di tornare a casa dalla sua famiglia appartenente all'alta società bianca.
Così, dopo essere tornata a Jackson, Skeeter si rende conto di essere diversa dalle sue coetanee poiché interessata a costruirsi una carriera, invece che pensare a sposarsi e mettere su famiglia. Tuttavia, dopo aver trovato lavoro presso un giornale locale, la giovane capisce come la società in cui vive sia del tutto ipocrita e razzista, tanto da decidere di raccontare il punto di vista delle collaboratrici domestiche di colore che, di fatto, crescono i bambini delle famiglie bianche. Al fine di realizzare questo progetto editoriale segreto, Skeeter si rivolge ad Aibileen, la cameriera della sua migliore amica, che le racconta la storia della sua vita: le due cominceranno a passare molto tempo insieme diventando amiche e entrambe si faranno forza per raccontare e denunciare quei comportamenti discriminatori ed umilianti nei confronti della comunità nera locale, cercando di convincere a fare lo stesso anche la sfrontata Minny.
Emma Stone, che occhi grandi che hai: una carriera da favola e da Oscar
7. Selma - La strada per la libertà (2015)
In questa classifica sui migliori film sui diritti civili, non si poteva non segnare Selma - La strada per la libertà. Il film di Ava DuVernay, interpretato, tra gli altri, da David Oyelowo, Tim Roth e Tom Wilkinson, racconta l'America del 1964, un periodo molto difficile per la popolazione di colore.
Chi si batte a gran voce affinché anche le persone afroamericane possano avere un loro leader politico è Martin Luther King che riesce ad incontrare l'allora presidente Lyndon B. Johnson per discutere di alcune riforme politiche. Nonostante l'opposizione dei segregazionisti e di George Wallace, governatore dell'Alabama, Martin Luther King invita i suoi seguaci a ribellarsi in maniera pacifica e, dopo l'assassinio a sangue freddo del giovane Jimmie Lee Jackson da parte di un poliziotto bianco, organizza la storica marcia di Selma per rivendicare il diritto di voto.
Selma: in marcia verso il cambiamento con Martin Luther King
8. Loving (2016)
Scritto e diretto da Jeff Nichols e interpretato da Ruth Negga e Joel Edgerton, Loving (conosciuto anche con il sottotitolo L'amore deve nascere libero) è ambientato nell'America di fine anni '50 e racconta la vera storia dei coniugi Richard Loving e Mildred Jeter, lui bianco, lei di colore. I due, che sono cresciuti insieme, si sono innamorati e, come tutte le coppie, hanno in programma di costruire una famiglia. Così, nel momento in cui Mildred rimane incinta, la coppia decide di sposarsi a Washington e non nella loro Virginia, stato che proibiva i matrimoni interrazziali.
Tuttavia, sebbene si siano sposati in un altro stato, una volta tornati a casa la coppia viene arrestata e condannata ad un anno di reclusione riuscendo, però, ad ottenere la sospensione della pena ad una condizione: che i due non tornino in Virginia nei prossimi 25 anni. Così, dopo essersi trasferiti definitivamente a Washington a distanza di anni, e dopo aver dato vita ad una famiglia numerosa, i due sentono la mancanza di casa e tutto sembra così irraggiungibile fino a quando Mildred, guardando la televisione, non assiste alla marcia su Washington per i diritti civili e al celebre discorso di Martin Luther King. Così, dopo una lettera scritta al senatore Robert Kennedy, quello dei Loving diventa un vero e proprio caso che arriva all'avvocato dell'Unione Americana per le Libertà Civili Bernie Cohen che decide di aiutarli, alla conquista dei loro sacrosanti diritti.
9. Il diritto di contare (2016)
Come capita a tanti film, anche Il diritto di contare si basa su un libro, nella fattispecie sul racconto di Margot Lee Shetterley. Diretto da Theodore Melfi e interpretato, tra gli altri, da Octavia Spencer, Janelle Monae e Taraji P. Henson, il film segue la storia di tre matematiche afroamericane, Katherine, Dorothy e Mary, che lavorano per la NASA. Il periodo storico, però, non è dei migliori: siamo nell'America di inizio anni '60, contraddistinta dalla Guerra Fredda e dalla segregazione razziale.
Un periodo in cui le tre donne devono affrontare tutte le discriminazioni a cui vengono doppiamente sottoposte, in quanto donne di colore. Così, se Katherine viene trasferita all'unità che lavora ad un viaggio spaziale e Dorothy deve affrontare Viviana Mitchell, suo supervisore, Mary prova ad affermarsi in quanto ingegnere, chiedendo di poter frequentare un corso allora riservato solo ai bianchi. Tre donne che, per quanto diverse, lottano insieme per poter ottenere i loro legittimi diritti e dimostrare quanto valgano.
10. Bloody Sunday (2002)
Tra i tanti registi che hanno diretto film che ponessero al centro il tema dei diritti civili, vi è anche Paul Greengrass che ha lavorato dietro la macchina da presa per Bloody Sunday. Il film, con protagonisti James Nesbitt, Allan Gildea e Gerard Crossan, è ambientato nell'Irlanda del Nord di inizio 1972, più precisamente della città di Londonderry: proprio qui tredici persone troveranno la morte, mentre quattordici rimarranno ferite a causa dei colpi sparati da soldati inglesi su cittadini pacifici. Quest'ultimi non stavano facendo altro che manifestare tranquillamente contro il decreto emanato dal governo inglese che autorizzava gli arresti preventivi. Così, quel giorno chiamato Bloody Sunday non diventò altro che il punto d'inizio della guerra civile armata in Irlanda del Nord.
11. Difret - Il coraggio per cambiare (2014)
Scritto e diretto da Zeresenay Mehari, Difret - Il coraggio di cambiare mostra uno spaccato di mondo di cui, spesso e volentieri, la maggior parte delle persone non si rende o non vuole rendersi conto. Il film, che vede Angelina Jolie nei panni di produttrice esecutiva, segue la storia di Hirut, una ragazzina di quattordici anni dell'Etiopia che, mentre torna a casa, viene rapita da alcuni uomini a cavallo. La ragazzina, però, riesce a prendere un fucile e a sparare a Tadele, autore del rapimento e anche suo futuro sposo.
Ciò che dovrebbe destare scalpore è però una pratica del tutto usuale in Etiopia. Così, quello della ragazzina diventa un vero e proprio caso che Meaza Ashenafi vorrebbe le venisse assegnato: la donna, infatti, è un giovane e brillante avvocato che si batte per difendere i diritti dei più deboli ed offre assistenza legale gratuita a chi non se lo può permettere tramite l'associazione ANDENET.
12. BlacKkKlansman (2018)
In una classifica riguardo i migliori film sui diritti civili, sarebbe impossibile dimenticarsi di BlacKkKlansman. Film di Spike Lee e interpretato, tra gli altri, da John David Washington e Adam Driver, è ambientato ad inizio anni '70, periodo storico in cui negli Stati Uniti avvengono una serie di rivolte sociali e di manifestazioni per i diritti civili. Un periodo i cui Ron Stallworth diventa il primo detective afroamericano appartenente al dipartimento di polizia di Colorado Springs e che, a dispetto di un comitato di benvenuto piuttosto incredulo ed ostile, decide di farsi valere e fare la differenza decidendo di buttarsi in una situazione complessa e pericolosa: mettere alla luce i crimini commessi dal Ku Klux Klan infiltrandosi nella cerchia. Così, dopo aver contattato il gruppo ed essersi finto razzista, grazie all'aiuto del suo collega Flip Zimmerman, Stallworth riesce a penetrare sempre più nella cerchia. I due uomini, facendo squadra, cercheranno di distruggere l'organizzazione che sta lavorando ad un complotto mortale.
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13. Il diritto di opporsi (2020)
Ispirato a fatti realmente accaduti, Il diritto di opporsi racconta la storia di un avvocato che vuole mettere in pratica la sua professione per far sì che le ingiustizie non rimangano impunite. Il film di Destin Daniel Cretton con Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson, segue proprio il percorso dell'avvocato Bryan Stevenson che, dopo essersi laureato ad Harvard, decide di lasciare da parte la strada più facile, cioè le cause più remunerative, e di intraprendere una strada costellata da ingiustizie di ogni tipo. Così, Bryan si reca in Alabama, dove lavora con la collega Eva Ansley, e qui gli viene affidato il primo caso: l'omicidio di una diciottenne da parte dell'unico sospettato e condannato a morte Walter McMillian. Se è vero che molte prove portano a lui, il motivo della sua condanna è per lo più dovuto al colore della sua pelle. Addentrandosi nel caso, Bryan scoprirà come il razzismo sia ancora molto diffuso tra la gente.
14. La battaglia dei sessi (2017)
Le lotte per i diritti civili non si sono combattute sempre e solo per le strade cittadine, ma anche sul campo sportivo. Questo è ciò che è davvero avvenuto nel 1973 a Houston e che viene raccontato in La battaglia dei sessi: il film, diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris e che vede protagonisti Emma Stone e Steve Carell, racconta proprio l'epica partita di tennis avvenuta tra la giovane Billie Jean King e il più maturo Bobby Riggs. Se Riggs, che ha già passato da tempo la soglia dei cinquant'anni, ritiene di essere una star e lancia affermazioni di cattivo gusto nei confronti delle donne, King è una ragazza che si è fatta paladina della lotta contro il sessismo e che non vede l'ora di far rimangiare le affermazioni di cui sopra allo stesso Riggs. Ma prima della battaglia in campo, bisogna che i due contendenti ne affrontino una più verbale: la conferenza stampa.
15. Suffragette (2015)
Nel corso della storia, tra i tanti movimenti in favore dei diritti civili, ce n'è stato uno molto importante dominato dalle suffragette. È proprio su questo su cui si concentra Suffragette, il film di Sarah Gavron - interpretato, tra gli altri, da Meryl Streep, Carey Mulligan ed Helena Bonham Carter - che è ambientato nella Londra del 1912 e segue la storia di Maud Watts. Quest'ultima è una giovane donna che si trova sempre costretta a lavorare come lavandaia per un compenso davvero misero e, per di più, deve anche sopportare le umiliazioni e il tono aggressivo del suo datore di lavoro.
Tuttavia, quando comincia a conoscere la vera forza delle suffragette che sfilano con orgoglio per vie di Londra, protestando per il proprio diritto di voto, Maud ne rimane affascinata e decide di aderire alla lotta. Introdotta tra i membri del movimento, la giovane fa la conoscenza dei coniugi Edith e Hugh Elyn e dell'attivista Alice Haughton e sarà quest'ultima a convincere Maud a raccontare delle condizioni lavorative a cui viene sottoposta davanti a David Lloyd George, rappresentante della Camera dei Comuni. Ma quando Maud verrà arrestata per aver protestato violentemente dopo il rifiuto politico riguardo la proposta del suffragio universale, la donna scoprirà di possedere una forza d'animo fino a quel momento celata.
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16. Stonewall (2015)
Ispirato a fatti realmente accaduti la notte tra il 27 e il 28 giugno del 1969, Stonewall segue la storia del giovane Danny Winters, un giovane ragazzo nato e cresciuto in una piccola cittadina dell'Indiana. In questo film di Roland Emmerich e interpretato, tra gli altri, da Jeremy Irvine, Jonathan Rhys Meyers e Ron Perlman, la vita del ragazzo viene del tutto sconvolta quando rivela alla sua famiglia e alla sua comunità il fatto di essere omosessuale. La notizia non viene accolta con piacere e Danny si trova costretto a scappare dal suo paese: arrivato a New York, dove si trova senza soldi e senza un alloggio, il ragazzo viene accolto da altri suoi coetanei di strada che gravitano intorno allo Stonewall Inn, uno storico locale situato nel Village. Danny, dunque, si trova del tutto catapultato in una nuova realtà e sarà qui che troverà la sua seconda famiglia, vivendo in prima persona la discriminazione e l'abuso di potere che la polizia esercita nei confronti della comunità gay, fino a quando la sopportazione dei giovani non esploderà in veri e propri moti di ribellione.
17. Pride (2014)
Uscito nel 2014, Pride riprende i fatti reali avvenuti durante l'estate del 1984, in piena era Thatcher. Il film di Matthew Warchus, con Imelda Staunton, Dominic West, Bill Nighy, Andrew Scott e George MacKay, segue la storia del sindacato dei minatori che decide di mettersi in sciopero. Allo stesso tempo, durante il Gay Pride di Londra, gli attivisti decidono di organizzare una raccolta di denaro al fine di supportare i minatori in sciopero e le loro famiglie. Sebbene il sindacato dei minatori accolga l'iniziativa con una certa riluttanza, imbarazzati dal ricevere un tale sostegno, gli attivisti non si fermeranno e cercheranno di rivolgersi direttamente ai minatori e alle loro famiglie.
18. Miele (2013)
Per il suo esordio alla regia, Valeria Golino ha scelto di porre sul grande schermo dei temi complessi che, ancora oggi, scatenano polemiche nel nostro paese. In Miele, infatti, l'attrice e regista ha voluto seguire la storia di Irene, una ragazza di trent'anni che ha deciso di aiutare e di difendere il diritto alla morte richiesto dai malati terminali, persone che vogliono solo mettere la parola fine alla loro agonia fatta di sofferenze che intaccano la dignità di qualsiasi essere umano. Ma un giorno, quando un settantenne richiede ad Irene di mettere fine alla sua vita in quanto ritiene di aver vissuto abbastanza, la donna metterà in dubbio le proprie convinzioni e questo avvenimento la coinvolgerà in un dialogo serrato che metterà a dura prova il rapporto tra i due.
19. Bella addormentata (2012)
Presentato alla 69.ma Mostra d'Arte Internazionale Cinematografica di Venezia, Bella Addormentata è un film che si basa un fatto di cronaca e risalente al 9 febbraio 2009 quando Eluana Englaro muore nella clinica La Quiete di Udine dopo 17 anni di coma vegetativo, su richiesta da parte dei genitori di procedere alla sospensione dell'alimentazione forzata. Così, il film di Marco Bellocchio segue la storia di un senatore, che deve scegliere se votare o meno una legge che va contro la sua coscienza, mentre sua figlia Maria, attivista del movimento per la vita, manifesta davanti alla clinica dove Eluana è ricoverata.
Nello stesso tempo, Roberto è schierato, insieme al fratello, nell'opposto del fronte laico, rappresentando una sorta di nemico per Maria, che si innamora comunque di lui. Tra le altre storie che si intrecciano a quella di Eluana, vi è anche quella di una grande attrice che spera che la fede e il miracolo possano guarire la figlia, da anni in coma irreversibile, e di Rossa, una donna che vorrebbe porre fine alla sua vita, una scelta a cui si oppone il giovane medico di nome Pallido.
20. La bicicletta verde (2012)
Primo film diretto da una regista donna saudita, Haifaa Al-Mansour - che ha dovuto aggirare delle restrizioni ancora vigenti in Arabia Saudita, tanto che non le era possibile interagire in prima persona con gli uomini - La bicicletta verde è un film che mette in scena uno spaccato di vita di un mondo che sembra molto lontano da noi, raccontando vicende che, nel Duemila, non dovrebbero aver più modo di esistere. La storia è incentrata sulla figura di Wadjida, una ragazzina vivace e ribelle che desidererebbe tanto acquistare la bicicletta di colore verde vista alla vetrina di un negozio, così da poter gareggiare con il suo amico Abdullah. Tuttavia, sia la famiglia che la scuola le impediscono di realizzare il suo sogno per un motivo tanto preciso quanto assurdo: le ragazze non dovrebbero possedere una bicicletta, poiché sarebbe un pericolo per la loro virtù. Tuttavia, nonostante le restrizioni dettate da una società fortemente classista e patriarcale, Wadjida proverà a combattere per la sua libertà.