"I diamanti sono per sempre", recitava la canzone dei titoli di testa di un famoso film di James Bond, Una cascata di diamanti. Anche una Bond Girl è per sempre. Perché se i film di 007 sono rimasti nella storia e nell'immaginario collettivo è anche per la presenza delle bellissime donne che, di volta in volta, hanno caratterizzato i racconti dell'agente segreto più famoso quanto il protagonista e i cattivi di turno. No Time To Die, il nuovo film dell'Agente 007, l'ultimo con Daniel Craig, è finalmente arrivato in sala, il posto dove va visto un film di questo tipo, il 30 settembre, e accanto all'amato attore ci sono Lèa Seydoux, Ana De Armas, Lashana Lynch e Naomie Harris. Forse non è nemmeno il caso di chiamarle Bond Girl perché il loro ruolo, nella storia e in rapporto a Bond, è cambiato.
Siamo nel 2021 e l'interesse per questo nuovo film è anche nel nuovo modo di ritrarre le donne. Ci piace tornare indietro nel tempo per ricordare alcune delle Bond Girl più belle, o anche più importanti, nella storia della saga di 007. A volte certe attrici ci saranno per la loro bellezza, a volte per il carattere di alcuni personaggi, alcune volte perché il senso della loro presenza è anche un segno dei tempi in cui il film è nato. Ecco le migliori Bond Girl dei film della saga di 007.
15. Ana De Armas (No Time To Die)
Ad aprire il nostro viaggio tra le Bond Girl è l'ultima arrivata. Ana de Armas è una delle presenze femminili di No Time to Die (2020). La sua Paloma, agente di appoggio in una missione di James Bond a Cuba, è leggiadra, impacciata, simpatica, e terribilmente sexy. È una donna che non cade ai piedi di Bond (il nuovo corso è questo e lui, tra l'altro, è innamorato) ma è un'alleata in missione che gli tiene testa e sta al suo livello. Ana De Armas è una delle Bond Girl più insolite viste sul grande schermo. Bellissima nel suo abito con un'ampia scollatura a V e abilissima in battaglia, nonostante dica di essersi preparata per tre settimane a questa missione. Spassosa e irresistibile, ha già conquistato chi ha visto il film e chiede all'unanimità che ritorni: in un film di Bond, in un film suo, in una serie. Ana De Armas è cubana, ha 33 anni e ha recitato in Blade Runner 2049 e Cena con delitto, proprio accanto a Daniel Craig. È stata legata a Ben Affleck. Ed è una delle scelte di casting più felici della storia di 007.
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14. Grace Jones (Bersaglio mobile)
Agente 007, bersaglio mobile è l'ultimo film di 007 che vede Roger Moore negli eleganti panni di James Bond. Siamo nella metà degli anni Ottanta, nel 1985, e la produzione sceglie un personaggio simbolo di quegli anni, un'icona della moda e della musica pop. Grace Jones è May Day (nome ironico che in inglese è una richiesta d'aiuto), l'amante e la tirapiedi del villain Max Zorin. È androgina, muscolosa, dotata di una forza fuori dal comune, forse risultato degli esperimenti che Zorin compiva sui suoi cavalli. Le arti marziali e le armi sono la sua specialità. Nata in Giamaica, Grace Jones è stata una modella a New York e a Parigi. La relazione con Jean-Paul Goude, artista e illustratore, ha forgiato la sua immagine e l'ha lanciata nel firmamento della musica pop: La Vie en rose, I've Seen That Face Before (Libertango), Slave to the Rhythm e I'm Not Perfect (But I'm Perfect for You) sono nella storia del pop di quegli anni, insieme ai videoclip che le hanno lanciate.
13. Carole Bouquet (Solo per i tuoi occhi)
Prima dei tratti duri di Grace Jones negli anni Ottanta, in Agente 007, solo per i tuoi occhi (1981) c'era stata la dolcezza di Carole Bouquet. Nel film, in cui recita accanto a Roger Moore, è Melina Havelock, una giovane archeologa - nel film è di origini greche - che cerca vendetta per la morte dei suoi genitori. Trovato il killer, lo uccide con un colpo di balestra sotto gli occhi di Bond proprio quando si tuffa in piscina. L'attrice francese aveva debuttato al cinema a vent'anni, nel 1977, grazie a un ruolo indimenticabile nel film di Luis Buñuel, Quell'oscuro oggetto del desiderio, dove recita insieme ad Ángela Molina. La sua è una bellezza elegante e classica. Il suo ruolo in Solo per i tuoi occhi era stato inizialmente proposto a Ornella Muti. Carole Bouquet ha lavorato molto in Italia (con Pasquale Festa Campanile, Carlo Vanzina, Dino Risi, Giorgio Treves e Francesco Nuti) ed è stata legata a Gérard Depardieu.
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12. Corinne Cléry (Moonraker)
Un'altra bellezza francese ci è rimasta nel cuore nel film che chiude gli anni Settanta di 007. In Moonraker (1979), accanto a Roger Moore, in realtà la protagonista femminile è Lois Chiles, ma non appena abbiamo visto Corinne Clery abbiamo avuto occhi solo per lei. Corinne Cléry è Corinne Dufour, la segretaria del villain megalomane Drax, che aiuterà Bond nelle sue indagini. Per questo Drax la farà uccidere in modo brutale, facendola sbranare dai suoi cani. A quei tempi Corinne Cléry era reduce da Histoire d'O, film erotico del 1975 rimasto nella storia del genere. Anche lei ha lavorato molto in Italia (con Sergio Corbucci, Salvatore Samperi, Pasquale Festa Campanile, Carlo Vanzina, Carlo Lizzani, Giorgio Capitani e Lucio Fulci).
11. Jill St. John (Una cascata di diamanti)
Una cascata di diamanti (1971) è il film che ha aperto gli anni Settanta di James Bond e ha chiuso l'era di Sean Connery. Accanto a lui ecco una Bond Girl che allora è stata un'esplosione di esuberanza e sensualità, dai capelli rossi e dal fisico prorompente. Jill St. John è Tiffany Case, una contrabbandiera che lavora a sua insaputa per la Spectre: si trova in un traffico di diamanti tra Olanda e Stati Uniti e finisce invischiata nella tela del terribile Ernst Stavro Blofeld, il capo dell'organizzazione. Il suo nome è legato all'accidentale luogo di nascita, la famosa gioielleria Tiffany & Co, che evoca immediatamente i diamanti. È spesso in bikini e guida una Ford Mustang rossa. Nata a Los Angeles nel 1940, Jill St. John è stata un'enfant prodige. Ed è stata testimonial per le famose creme solari Coppertone.
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10. Daniela Bianchi (Dalla Russia con amore)
Il volto pallido, i capelli biondi a incorniciarlo, e quel nastro di velluto intorno al collo a farlo risaltare ancora di più. Daniela Bianchi, la protagonista di Dalla Russia con amore (1963), è una delle Bond Girl più iconiche. Per il suo ruolo, quello di Tatiana Romanova (caporale dell'intelligence sovietica che viene scelta per portare James Bond a Istanbul e rubare il Lektor, una macchina che decodifica codici segreti), erano in lizza anche Sylva Koscina, Virna Lisi, Annette Vadim e Tania Mallet. Daniela Bianchi era una giovane aspirante al titolo di Miss Universo nel 1960. Per recitare accanto a Sean Connery prese lezioni di inglese, ma la sua pronuncia non era abbastanza buona e fu doppiata. Prima di essere scelta, ovviamente, Daniela Bianchi fece un provino. Ed era proprio la scena in cui Bond trova la Bianchi nel suo letto d'albergo. Questa scena poi diventò la tradizione per selezionare i futuri James Bond e le future Bond Girl. Ma crediamo che da qualche anno la tradizione sia cambiata...
9. Famke Janssen (Goldeneye)
Goldeneye(1995) è il film a cui tocca il compito di far ripartire la franchise di 007 dopo anni di battaglie legali e burocratiche, e anche quello di inaugurare la nuova era di Pierce Brosnan. Serviva una storia forte, grandi scene d'azine e Bond Girl insolite e affascinanti. Famke Janssen è la pericolosa Xenia, nata nella Repubblica socialista sovietica georgiana, un ex ufficiale e pilota da combattimento. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, entra nella società criminale Janus. È una donna che prova piacere nell'uccidere, e lo fa soffocando le sue vittime, stringendo le cosce intorno al loro torace. Famke Janssen è olandese e ha cominciato la sua carriera come modella per Chanel e Victoria's Secret, ma è laureata in scrittura e letteratura alla Columbia University di New York e ha studiato recitazione. I tratti spigolosi e decisi sono perfetti per quelli di una femme fatale russa, ma l'attrice è stata anche Jean Grey nei film degli X-Men.
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8 Halle Berry (La morte può attendere)
La forza della saga di James Bond è sempre stata quella di riproporre dei marchi di fabbrica dei classici nei nuovi film. Più avanti vi parleremo di Ursula Andress in bikini e coltello in Licenza di uccidere. Quella scena è stata riproposta nel film La morte può attendere(2002), ultimo film dell'era Brosnan. Il bikini era arancione e a indossarlo uscendo dall'acqua era Halle Berry. Il suo personaggio, Jinx, è un'agente della National Security Agency (NSA) che deve catturare il terrorista Zao e incontra Bond in una spiaggia di Cuba. Halle Berry, attrice americana nata in Ohio, dopo aver recitato in Jungle Fever di Spike Lee e I Flintstones, all'epoca era sulla cresta dell'onda per la sua interpretazione in Monster's Ball, per cui ha vinto l'Oscar come miglior attrice protagonista (è stata la prima attrice di colore a vincere in quella categoria). Ma erano anche gli anni di Codice: Swordfish, il primo film in cui appare in topless. Anche lei è stata negli X-Men, nel ruolo di Tempesta, ed è stata anche Catwoman nell'omonimo film.
7. Honor Blackman (Goldfinger)
Se Goldfinger (1964) è un film memorabile è anche merito di Honor Blackman nel ruolo di Pussy Galore. All'epoca aveva trentasette anni, e per molto tempo è stata la Bond girl più anziana di tutta la serie (superata nel 2015 dall'allora cinquantunenne Monica Bellucci in Spectre). Pussy Galore è un personaggio indimenticabile: viene presentata come l'unica donna degli Stati Uniti a guidare un'organizzazione criminale. È lesbica, e nel romanzo racconta a Bond di esserlo diventata dopo aver subito, all'età di dodici anni, violenza sessuale da parte di suo zio. Nel film non si accenna a questa storia, e non vengono neanche dichiarate esplicitamente le sue tendenze sessuali, di cui rimangono soltanto brevi accenni. La sua frase, destinata a Bond, "Rinfoderi pure il suo fascino, sono immune" è rimasta nella storia. Honor Blackman, inglese, prima di 007 aveva recitato in una serie di piccoli ruoli accanto a Richard Burton ne La quinta offensiva ed Elizabeth Taylor e Robert Taylor in Alto tradimento. È scomparsa di recente, nel 2020.
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6. Ursula Andress (Licenza di uccidere)
Ursula Andress è la prima Bond Girl della storia, nel film Licenza di uccidere (1962), accanto a Sean Connery. Bellissima, atletica e immediatamente iconica, Ursula Andress è Honey Ryder, che in una scena passata alla storia esce dall'acqua indossando un leggendario bikini bianco da lei stessa disegnato, e sfoggiando una fondina con un pugnale assicurato a una gamba. Quel bikini sarà messo all'asta da Christie's nel 2001 e venduto per 60mila euro. L'attrice svizzera, che all'epoca era la moglie di John Derek, per quel ruolo vinse un Golden Globe, e poi ebbe una fortunata carriera. La ricordiamo accanto a grandi star come Elvis Presley ne L'idolo di Acapulco, Frank Sinatra e Dean Martin ne I 4 del Texas, Jean-Paul Belmondo ne L'uomo di Hong Kong e Peter Sellers, Peter O'Toole e Woody Allen in Ciao Pussycat, solo per citare i suoi primi successi.
5. Sophie Marceau (Il mondo non basta)
Piccole donne crescono, e così la dolce e tenera Vic de Il tempo delle mele è diventata una delle Bond Girl più tormentate e affascinanti della storia di James Bond. Ne 007 - Il mondo non basta (1999) Sophie Marceau è Elektra King, figlia del magnate Sir Robert King, che finge un rapimento da parte di Renard, ma in realtà è sua complice nell'omicidio del padre, magnate di un impero petrolifero. Sophie Marceau, matura, sexy e bellissima, e la sua Elektra passano alla storia per un personaggio costruito con cura e incredibilmente sfaccettato: rapita da Renard (Robert Carlyle) sviluppa per lui una sindrome di Stoccolma e diventa la sua amante e complice, e cova un odio profondo per il padre e per M. La scena memorabile è quella in cui mette Bond in uno strumento di tortura in grado di rompergli il collo. Ma anche quella in cui sfida Bond dicendogli che la ama troppo per farle del male. "Ti manco?" gli dice. Lui le spara senza pietà, dicendo "Non manco mai". "I never miss", in originale, che vuol dire che non sbaglia mai un colpo. Sophie Marceau esordisce al cinema a 13 anni scelta dal regista Claude Pinoteau per il ruolo di protagonista de Il tempo delle mele, nel 1980. Le mie notti sono più belle dei vostri giorni è l'apice del sodalizio col regista polacco Andrzej Żuławski, all'epoca suo compagno. E poi Eloise, la figlia di D'Artagnan, Marquise con Lambert Wilson e Braveheart di Mel Gibson. Ma la sua è una carriera lunghissima.
4. Barbara Bach (La spia che mi amava)
Barbara Bach è una delle Bond Girl più belle e dolci di sempre, ed è la protagonista de Agente 007, la spia che mi amava (1977), il miglior film del ciclo con Roger Moore. Dove è Anya Amasova un maggiore dei servizi segreti russi, conosciuta con il nome in codice Tripla X. È affascinante ma anche fredda e ambigua, e fino alla fine non sappiamo se ami James Bond o lo voglia uccidere, perché lo considera responsabile della morte del fidanzato. I capelli castani, gli occhi chiari e una dolcezza mista a freddezza ne fanno un personaggio irresistibile, una delle migliori scelte di casting dei film di James Bond. Insieme a 007 deve fermare Karl Stromberg, che vuole distruggere la civiltà terrena per costruirne una nuova immersa nel mare. Nata negli Stati Uniti da una famiglia di immigrati ebrei e irlandesi, Barbara Bach ha iniziato a lavorare come modella e ha vissuto in Italia (il suo primo marito è italiano). Dopo La spia che mi amava, però, la sua carriera non è mai decollata. Ma ha sposato una leggenda della musica rock: dal 1981 è moglie dell'ex Beatles Ringo Starr, conosciuto durante le riprese del film_ Il cavernicolo_. Oggi i due vivono insieme a Cranleigh, in Inghilterra.
3. Léa Seydoux (Spectre, No Time To Die)
Ai primi tre posti ci sono delle Bond Girl che non sono solamente delle donne affascinanti. I loro personaggi sono le donne che sono riuscite a far innamorare James Bond. Per un motivo o per l'altro, anche a spezzagli il cuore. Madeleine Swann, interpretata dalla star francese Léa Seydoux, è la protagonista degli ultimi due film, Spectre (2015) e_ No Time To Die_. È la figlia di un suo nemico, Mr. White, a cui Bond promette di proteggerla. E, tra diffidenza, senso di protezione, e attrazione, nasce l'amore. Madeleine, nel loro primo incontro, riesce in qualche modo a dirgli di no. Ma poi riesce a prendergli il cuore e fargli cambiare vita. È per lei che, alla fine di Spectre, Bond si ritira. Ed è per lei che, in No Time To Die, trova motivazioni che non aveva mai avuto prima. Sam Mendes, e poi Cary Fukunaga, i registi degli ultimi due film, riescono a cogliere i colori di Lèa e ad enfatizzarli, a creare intorno a lei un'aura da donna angelicata, anche se è una donna che sa usare una pistola. Nei due film l'attrice francese è sempre baciata dal sole, che accarezza la pelle e i capelli dorati, è quasi sempre vestita di bianco per essere più luminosa, Se il sorriso, con quegli incisivi leggermente divisi, è irresistibile e malinconico, sono quegli occhi allungati, a mandorla, che, velati di una patina di tristezza, ne fanno un cucciolo da proteggere. Léa, nata a Parigi, è figlia dell'imprenditore Henri Seydoux e dell'ex attrice e filantropa Valérie Schlumberger. È la nipote di Jérôme Seydoux, presidente della casa di produzione cinematografica Pathè ed è la pronipote di Nicolas Seydoux, presidente della casa di produzione cinematografica Gaumont. Il cinema è il suo destino, ma ha subito dimostrato di essere tutt'altro che una raccomandata. Ha recitato con Quentin Tarantino in Bastardi senza gloria, con Ridley Scott in Robin Hood, in Midnight in Paris di Woody Allen, e in Mission: Impossible - Ghost Protocol di Brad Bird. Con La vita di Adele ha avuto la sua consacrazione definitiva.
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2. Diana Rigg (Al servizio segreto di sua maestà)
Ma la prima a far innamorare James Bond è stata lei, Diana Rigg, la protagonista del bellissimo Al servizio segreto di sua maestà, l'unico film con lo sfortunato George Lazenby. E l'unica donna a conquistare talmente Bond fino a portarlo all'altare. L'ingresso in scena di Diana Rigg nel film del 1969 è di quelli che non si dimentica: Tracy Draco è in una profonda depressione, e durante un tentativo di suicidio James Bond la salva. La più grande e sfortunata storia d'amore della saga di James Bond, almeno fino all'era Craig, inizia così e culmina nel matrimonio, per poi finire in maniera tragica. Per questo Diana Rigg è il nume tutelare dei tormentati amori del Bond di oggi. Volto bellissimo, la pelle diafana, il nasino all'insù e i capelli rossi, raccolti nella celebre acconciatura che lascia liberi due riccioli ai lati delle tempie, Diana Rigg, inglese nata nello Yorkshire (e scomparsa anche lei lo scorso anno) è stata icona almeno tre volte. Prima di Tracy Bond è stata l'avvenente e stilosa Emma Peel nella serie inglese anni Sessanta_ The Avengers_ (niente a che vedere con gli eroi Marvel), da noi nota come Agente speciale, mentre di recente è stata la "Regina di Spine" Olenna Tyrell nella serie Il Trono di Spade.
1. Eva Green (Casino Royale)
Ma a far soffrire più di tutti James Bond, a fargli sanguinare il cuore, a segnarlo per sempre, e farlo diventare l'uomo che conosciamo, è lei. Siamo tornati all'era moderna, al 2006 e lei è Vesper Lynd. In Casino Royale, il primo film dell'era Craig ha il volto, gli occhi, il sorriso, il corpo di Eva Green. Il primo dialogo, su un treno, tra lei e Bond, è fulminante. Ed è struggente il suo pianto, in abito da sera, sotto la doccia. Vesper Lynd è la prima e l'unica donna in grado di far perdere la testa e il cuore a James Bond e di tradirlo. Vesper Lynd è un agente del tesoro britannico che deve supervisionare e finanziare James Bond durante la sua missione al Casino Royale in Montenegro. I due si innamorano e pensano di lasciare i servizi segreti. Ma lei lo tradisce, gli ruba i soldi e il cuore, lavorando per l'organizzazione di Le Chiffre. Vesper ha attirato Bond, e in fondo tutti noi, che, ammaliati, le abbiamo creduto, con la sua fragilità. Ma lo ha tradito. E ci siamo sentiti traditi tutti quanti È per colpa di quella ferita, ci suggerisce Casino Royale, che 007 è diventato quello che è diventato. Anche in No Time To Die, in qualche modo, troveremo il fantasma di Vesper. Ancora presente, ancora pericoloso. "È così bella che è indecente", disse di lei Bertolucci, che la lanciò in The Dreamers. Occhi verdi, capelli neri corvini, seno prorompente, Eva Green è sempre stata, come dice il suo nome, una tentatrice. Da 300 - L'alba di un impero a Sin City è sempre stata un oscuro oggetto del desiderio, e la serie Penny Dreadful è riuscita a tirare fuori la sua anima più nera, Ma Tim Burton è stato capace di tirare fuori la sua anima più giocosa e ironica, rendendola una sorta di bambola un po' dolce e un po' inquietante. I suoi ruoli cult sono tanti. Ma Eva Green ha un posto unico nella storia di James Bond.