Sullo sfondo intravediamo una chitarra, un amplificatore Marshall e una batteria che, sulla grancassa, sfoggia il logo della serie da lui creata e interpretata. Un set ad effetto per la nostra video intervista via Zoom, racchiudendo le molte anime di Hugh Dillon: musicista (è il frontman degli Headstones, e ha fondato nel 2003 un gruppo indie rock, gli Hugh Dillon Redemption Choir), attore (lo abbiamo visto in The Killing e in Yellowstone) e, soprattutto, ideatore, insieme a Taylor Sheridan, di Mayor of Kingstown, ottima serie crime thriller con protagonista Jeremy Renner.
Lo show, disponibile su Paramount+, è arrivato alla seconda stagione (una delle serie più viste, insieme a Yellowstone e 1883_), e riprende gli eventi legati al precedente season finale: siamo a Kingstown, nel Michigan, dove Mike McLusky prosegue il suo lavoro di intermediario, legando gli affari dei detenuti, dei criminali in libertà e delle forza di polizia. "La sfida più grande di questa seconda stagione? Onestamente, ottenere la prima!", riflette Hugh Dillon, durante la chiacchierata. "Ci sono voluti dieci anni per arrivare a questo momento. Ci sono state alcune sfide, ma nulla in confronto a ciò che è già successo".
Mayor of Kingstown 2: intervista a Hugh Dillon
La peculiarità narrativa di Mayor of Kingstown, nel quale Hugh Dillon interpreta Ian Ferguson, agente di polizia nonché fratello di Mike, è la sua forte identità visiva, spaccata a metà: fuori e dentro la prigione. "Taylor Sheridan è stato il mio insegnate di recitazione. Per anni abbiamo pensato a questo mondo. Vengo da Kingston, Ontario, dove c'erano nove carceri, poi abbiamo parlato del suo periodo in Texas", spiega Dillon "Abbiamo costruito quel mondo, parlandone incessantemente. Mettendoci in gioco. Considerando i dettagli. Un progetto di passione. Era una cosa che volevo fare, fin da quando avevo diciotto anni. Taylor era curioso, ancora prima di diventare quello che conosciamo. Aveva già il dono di guardare mondi e sceneggiature. Ha un modo affascinante di guardare il mondo. E ha cambiato la mia vita, gli sono grato".
Mayor of Kingstown 2: Jeremy Renner in crisi nel trailer della serie Paramount+
Jeremy Renner e il potere delle serie crime
Mayor of Kingstown è un crime duro e puro, tuttavia il nucleo della serie è la famiglia, ponendo l'attenzione sulla stessa dimensione famigliare. "Tutto nasce dalle famiglie. Nel mio nucleo ci sono diversi fratelli, altre famiglie. Mia madre, ex insegnante, ha vagamente ispirato il personaggio di Mariam McLusky". Un pensiero va poi a Jeremy Renner, e al tono dello show, tra il pragmatismo e l'umorismo. "Jeremy è un tipo divertente per natura. L'ho sentito da poco, e quando ha subito l'incidente ho chiesto video e notizie. Sono stato sollevato da ricevere video da chiunque! È una persona perspicace, capisce la storia, il personaggio. Ama questo mondo e la passione traspare".
Mayor of Kingstown, la recensione: Jeremy Renner per una serie tv di altissima qualità
In chiusura dell'intervista, chiediamo a Hugh Dillon perché il pubblico ama così tanto le serie thriller. "Beh, c'è bellezza nella bruttezza. E nella bruttezza c'è umanità e tragedia. È sempre stato d'interesse per il pubblico. Non si riesce a distogliere lo sguardo. Il sistema della droga, del crimine, dell'oscurità. Non sono cose comuni, è un altro modo di vedere la vita."