Mavka e la foresta incantata, la recensione: il film ucraino che parla di pace e rispetto per la natura

La nostra recensione di Mavka e la foresta incantata, film d'animazione ucraino in sala dal 20 aprile 2023 che parla di amore e ambientalismo.

Mavka e la foresta incantata, la recensione: il film ucraino che parla di pace e rispetto per la natura

Di sicuro uno dei titoli di quest'anno più attesi dagli appassionati, Mavka e la foresta incantata è un film di animazione realizzato da Animagrad Studio, studio di animazione ucraino che nel corso degli anni sta tentando di affermarsi sempre di più nel mercato internazionale proponendo animazioni, in 2D e 3D, di qualità crescente nel tempo. Distribuito nelle sale italiane dal 20 aprile 2023 grazie a Notorius Pictures, è un'opera dei registi Oleksandra Ruban e Oleg Malamuzh che mira a raccontare non solo una storia di amore e ambientalismo, ma soprattutto un pezzetto di folklore ucraino, un mondo naturale accattivante e magico, ricco di creature fantastiche, buffe e bellissime.

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Mavka e la Foresta Incantata: una scena del film

Ispirato da un poema classico della poeta Lesya Ukrainka, immerge lo spettatore in un ambientazione rigogliosa e fragile, cercando di creare meraviglia specialmente negli occhi dei più piccini, senza però disdegnare una morale più adulta e attuale che è impossibile non fare propria in un momento storico dove i conflitti bellici e la crisi climatica sono più che mai pressanti e preoccupanti. Nella nostra recensione di Mavka e la foresta incantata cercheremo quindi di mettere in luce le tematiche, gli aspetti tecnici e le particolarità che caratterizzano la narrazione di un film tanto atteso e importante per diversi aspetti, un'opera di certo non perfetta ma da non sottovalutare.

Natura e amore nella trama

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Mavka e la Foresta Incantata: un'immagine del film

Le foreste ucraine sono dei luoghi misteriosi che da sempre custodiscono incredibili segreti. Creature mitologiche e spiriti della foresta le preservano dall'intervento umano, regolando e garantendo, al contempo, le fasi stagionali che permettono alla natura di prosperare in armonia. È in questo scenario che hanno luogo le vicende narrate: Mavka è un'anima della foresta gentile e curiosa che ha il compito di risvegliare piante e animali dal torpore invernale. Dall'altra parte della montagna, però, vivono gli umani, temuti nemici di questo luogo perché in passato hanno cercato di appropriarsi della fonte della vita che sgorga alle basi di una albero sacro. Tra di loro c'è Lucas, giovane fabbro e aspirante musicista che, per conto della perfida Kylina, accetta di andare a cercare l'albero miracoloso nel territorio proibito della foresta; lì incontra Mavka e tra i due scocca subito la scintilla. Riusciranno due esseri così diversi a riportare pace tra gli umani e il popolo della foresta? Ovviamente lasciamo a voi scoprire il resto.

Ritorno al Rinascimento Disney

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Mavka e la Foresta Incantata: una foto del film

Della trama non vi sveliamo altro per non rovinarvi la visione, ma quello che possiamo fare è parlarvi un po' del tipo di narrazione di Mavka e la foresta incantata. La struttura della storia in sé è molto semplice: abbiamo un ragazzo e una ragazza che si incontrano, si piacciono e che per coronare il loro sogno d'amore dovranno affrontare diverse difficoltà culturali e ideologiche. Un archetipo piuttosto comune che nei secoli ci ha regalato centinaia di storie, ma che qui si unisce al folklore di una terra di cui conosciamo troppo poco, e che, proprio per questo risulta accattivante ed interessante fin da subito.

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Mavka e la Foresta Incantata: una foto del film

Questo tipo di struttura però soffre dell'essere stata eccessivamente abusata nel corso degli anni da una delle più importanti major dell'animazione, la Disney, che specialmente negli anni novanta, periodo noto come Rinascimento Disney, ci ha abituati a storie d'amore contrastate ma a lieto fine, ricche di momenti musicali e personaggi canterini, tutti in contrapposizione alla (o al) cattiva di turno. Questo accade anche nel film dell'Animagrad Studio: una storia d'amore raccontata in maniera un po' vecchio stile e qualche sporadico momento musical ci riporta prepotentemente a quegli anni, quasi il tempo non fosse passato.

L'importanza della morale

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Mavka e la Foresta Incantata: una scena del film animato

A farne le spese sono anche i personaggi, poco approfonditi e vittime di più di uno stereotipo che speravamo di esserci lasciati alle spalle. Nel complesso, comunque, la storia funziona, appassionando lo spettatore che in essa può riconoscere molte tematiche estremamente contemporanee: la paura della guerra, la necessità di preservare le bellezze naturali del territorio e quindi la natura stessa, sono in assoluto quelle predominanti. L'avidità porta noi esseri umani a sfruttare sempre più risorse in una cieca corsa all'autodistruzione che genera solo conflitti, una guerra che, come tutte le guerre, non porta mai ad un vincitore assoluto. È questa la vera morale di un'opera che, pur con i suoi difetti, riesce a parlare di pace come poche altre, in un modo semplice, spontaneo ma vero, rendendo il messaggio comprensibile a spettatori di qualunque età.

Un character design vincente

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Mavka e la Foresta Incantata: Mavka in una scena del film

La morale non è comunque l'unico punto di forza di questo film. Fin dalle prime immagini a colpire lo spettatore è il character design dei personaggi: accattivante e coloratissimo riesce ad incarnare alla perfezione quello che è lo spirito dell'opera. Vediamo quindi ninfe dai corpi sinuosi ed eterei tirare fuori spaventosi denti aguzzi, esserini della foresta buffi e tozzi combattere agili nelle necessità. Il lavoro migliore, però, è stato fatto proprio sul personaggio di Mavka.

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Mavka e la Foresta Incantata: un'immagine

Per rendere l'idea della profonda comunione della protagonista con l'ambiente circostante si è scelto di rendere i suoi tratti dinamici: i suoi capelli, gli occhi e i vestiti, infatti, cambiano colore a seconda del suo stato d'animo e dell'atmosfera dell'ambiente circostante. Lei rappresenta la foresta anche con la sua immagine, un'escamotage puramente visivo che però funge da finestra sull'animo della protagonista. Al netto di qualche sbavatura sulla fluidità delle animazioni, possiamo quindi affermare che Mavka e la foresta incantata risulta un buon biglietto da visita internazionale per uno studio d'animazione promettente che speriamo possa offrirci altre interessanti produzioni in futuro.

Conclusioni

Per riassumere la nostra recensione di Mavka e la foresta incantata possiamo dire che il film dello studio di animazione ucraino è sicuramente un’opera interessante. Pur indugiando su una narrazione un po' datata riesce a conquistare lo spettatore con l'ottimo character design e le tematiche contemporanee che sono in grado di coinvolgere a prescindere dall'età di chi guarda.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.5/5

Perché ci piace

  • La rappresentazione del folklore.
  • Il character design e lo stile grafico di personaggi e racconto.
  • Le tematiche che vengono trattate in modo semplice ed efficace.

Cosa non va

  • La costruzione della narrazione: poco contemporanea.
  • Le animazioni non sempre fluide.