Tanti auguri Matt Damon: i cinque ruoli più importanti della sua carriera

Matt Damon compie 52 anni. Per l'occasione ripercorriamo la sua carriera rintracciando cinque ruoli iconici che lo hanno consacrato, da Will Hunting a The Martian.

Matt Damon Stillwater Cannes 2021 2
La ragazza di Stillwater: Matt Damon a Cannes 2021

Nel (non troppo) lontano 8 ottobre 1970, a Cambridge, nasceva l'attore Matthew Paige Damon, a tutti noi conosciuto semplicemente come Matt. Oggi, la star spegne cinquantadue candeline. Lungo la sua carriera ha avuto modo di collaborare con grandi autori del panorama internazionale (come Clint Eastwood, Francis Ford Coppola, Steven Spielberg o Martin Scorsese) e interpretare ruoli indimenticabili. Dal protagonista di Will Hunting - Genio ribelle, diretto da Gus Van Sant, sino all'attesissimo Oppenheimer di Christopher Nolan (con cui ha partecipato anche alla lavorazione di Interstellar).

Venezia 2017: Matt Damon sul red carpet inaugurale
Venezia 2017: Matt Damon sul red carpet inaugurale

Matt Damon si è sempre interfacciato a progetti di diverso genere senza risparmiarsi, tanto sui grandi film drammatici quanto ai recenti cinecomics (si è prestato per dei camei, ad esempio, in film come Deadpool 2 o Thor: Love and Thunder). Il suo compleanno è quindi l'occasione migliore per provare a mettere a fuoco la sua carriera e commentare rapidamente i passaggi più salienti e importanti di un percorso particolarmente fortunato. I titoli che abbiamo scelto riescono a mettere in luce il suo carisma poliedrico, portando sotto i riflettori interpretazioni drammatiche, fantascientifiche, d'azione e più rilassate. Abbiamo quindi deciso di porgere (a distanza) i nostri personalissimi auguri di buon compleanno a Matt Damon, consigliando cinque lavori (proposti in ordine cronologico) che secondo noi hanno denotato caratteristiche nuove e da non sottovalutare per restituire al meglio il profilo di una star hollywoodiana conosciuta e amata in tutto il mondo.

Venezia 2017: Matt Damon al photocall di Suburbicon
Venezia 2017: Matt Damon al photocall di Suburbicon

1. WILL HUNTING - GENIO RIBELLE (1997)

Will Hunting
Will Hunting: Matt Damon e Robin Williams

Diretto da Gus Van Sant, dopo diatribe produttive piuttosto complesse, Will Hunting - Genio ribelle è il primo grande successo di Matt Damon. Il film diventa un tassello imprescindibile della sua carriera ma non tanto per la prova attoriale, comunque più che valida, che l'attore presta in scena, quanto per il fatto che la pellicola sia stata sceneggiata proprio da lui (insieme all'amico Ben Affleck) e che lo script sia stato insignito del premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale di quella stagione. Il fatto interessante è che, ad oggi, Matt Damon non sia ancora riuscito a ottenere una statuetta nella categoria miglior attore. Quello di Will Hunting - Genio ribelle resta per il momento il suo unico riconoscimento ed è curioso notare che sia dovuto alla scrittura di un film e non alla sua interpretazione. A parte ciò, l'opera è diventata nel tempo un piccolo cult in cui milioni di spettatori si sono riconosciuti. La parabola del giovane protagonista (interpretato proprio da Damon) riesce infatti a toccare le corde e l'esperienza di tutti, trattando tematiche interessanti e comuni come la salvaguardia di un talento, l'accettazione della propria identità e via dicendo. Oltre a Damon, nel cast è presente anche Ben Affleck (insieme a suo fratello Casey). Il ruolo di prim'ordine però resta nelle mani di Robin Williams che vincerà l'Oscar come miglior attore non protagonista** proprio per questa performance.

2. OCEAN'S ELEVEN (2001)

La locandina di Ocean's Eleven
La locandina di Ocean's Eleven

Uno dei film hollywoodiani più potenti e amati del nuovo millennio. Ocean's Eleven è star system allo stato puro. Matt Damon, George Clooney e Brad Pitt certificano la loro amicizia personale e la loro alchimia pressoché perfetta sul grande schermo con una pellicola divertente e coinvolgente dal primo all'ultimo minuto. Remake del film Colpo grosso (1960) di Lewis Milestone (dove Frank Sinatra interpretava il ruolo del protagonista qui ricoperto da Clooney), la pellicola diretta da Steven Soderbergh è un heist-movie pieno di colpi di scena e grande fascino glamour (non solo grazie al cast di richiamo, ma anche dall'ambientazione tutta lucine e soldoni di Las Vegas). Interessante notare come Damon interpreti nel film "l'ultimo arrivato", il ladruncolo che deve imparare a pensare in grande e seguire le orme dei maestri del crimine che lo hanno voluto a bordo nella squadra. Il parallelismo con la carriera lavorativa dell'attore risulta calzante. Nel 2001, Matt Damon era già ampiamente affermato, non solo per l'Oscar ottenuto con Will Hunting - Genio ribelle ma anche per il ruolo nel kolossal di Steven Spielberg Salvate il soldato Ryan (1998). Tuttavia al cospetto di star del calibro di George Clooney e Brad Pitt (senza dimenticarci Julia Roberts), il suo nome rischiava ancora di passare in secondo piano. Almeno fino a quel momento.

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3. THE BOURNE IDENTITY (2002)

Matt Damon in una scena del film The Bourne Identity
Matt Damon in una scena del film The Bourne Identity

L'occasione per imporsi come nome di primordine gli si propone subito dopo. The Bourne Identity, tratto dal romanzo Un nome senza volto di Robert Ludlum, sarà infatti il primo capitolo di una saga particolarmente longeva e fortunata in grado di appassionare un numero sempre più elevato di pubblico. Damon è pronto per caricare sulle proprie spalle le aspettative di un action di grande impatto che necessitava di un volto carismatico e magnetico nei panni del protagonista (prima di lui erano stati opzionati Brad Pitt, Russell Crowe e Sylvester Stallone). L'attore non aveva mai preso parte a un film di azione e, per non farsi trovare impreparato, si allenò duramente nei tre mesi appena precedenti alla lavorazione. Se Hollywood (e il pubblico generalista con lei) era quindi solito associare al volto pulito di Damon personaggi decisamente confortevoli, che scaturissero subito simpatia e coinvolgimento emotivo, dopo questo passaggio nella sua carriera dovrà momentaneamente ricredersi. L'attore infatti dimostra al mondo di poter portare in scena anche sfumature decisamente più cupe, grottesche e tormentate. Da qui in avanti, la sua filmografia inizierà a farsi più intensa e, forse, il tutto non è un caso che sia scaturito proprio da questo titolo.

4. THE DEPARTED - IL BENE E IL MALE (2006)

Jack Nicholson e Matt Damon in una scena di The Departed
Jack Nicholson e Matt Damon in una scena di The Departed

A proposito di sfumature, di personaggi tormentati e di "maschere" da indossare molteplici volte al giorno, Martin Scorsese approfitta subito dello scarto di carriera di Damon per affidargli una parte indimenticabile nel suo The Departed - Il bene e il male. Il film segna il ritorno di Scorsese al suo tanto amato e celebrato genere gangster a undici anni di distanza da Casinò (1995), ma soprattutto viene ricordato ancora oggi per essere stato il titolo con cui finalmente questo grande Maestro del cinema è riuscito a vincere un premio Oscar (anzi, la pellicola ne incasserà ben quattro: miglior film, miglior regia, miglior montaggio e miglior attore non protagonista grazie a Jack Nicholson). Tratto da un poliziesco prodotto a Hong Kong, Infernal Affairs (2002), The Departed - Il bene e il male è una sfida a due tra Matt Damon e Leonardo DiCaprio, il primo un criminale infiltrato nella polizia, il secondo un ufficiale che si finge mafioso per operare dall'interno. Come evidenziato dal sottotitolo italiano, il bene e il male saranno al centro della questione: due uomini, due fazioni, due maschere da indossare. Il confine tra bianco e nero, tra luce e ombra diventerà sempre più labile. Damon porta quindi in scena un uomo ampiamente stressato e tormentato, incapace di riuscire a emergere dalla spirale di crimine in cui poco alla volta rischierà di annegare. Secondo molti critici e studiosi, si tratta della prova della maturità artistica per l'attore.

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5. SOPRAVVISSUTO - THE MARTIAN (2016)

Sopravvissuto - The Martian: Matt Damon inginocchiato nel deserto di sabbia
Sopravvissuto - The Martian: Matt Damon inginocchiato nel deserto di sabbia

Come ultimo, impossibile non ricordare quello che probabilmente è l'unico tour de force (almeno sinora) nella carriera di Matt Damon. Il film fantascientifico diretto da Ridley Scott si basa (quasi) esclusivamente sulla sua prova attoriale. In Sopravvissuto - The Martian, Damon interpreta un'astronauta costretto, per una serie di sfortunati eventi, in solitudine sul pianeta rosso. La missione, ovviamente, sarà quella di cercare di sopravvivere e per oltre due ore l'attore dovrà tenersi compagnia da solo e al tempo stesso non annoiare il pubblico in sala. Una sfida non da poco che però Damon, e il film più in generale, vince senza esitazione. Probabilmente avrà giovato all'interprete l'esperienza sul set di Interstellar, diretto da Christopher Nolan. Un altro lavoro di fantascienza, uscito nel 2014, in cui il nostro festeggiato vestiva i panni di un altro astronauta (seppur per un minutaggio e un ruolo decisamente minori rispetto a quelli di primo piano prestati per questo progetto). Inoltre, grazie a Sopravvissuto - The Martian, per la prima volta nella sua carriera Matt Damon vincerà un prestigioso premio per l'interpretazione. Infatti, al di là dell'Oscar ottenuto per la sceneggiatura di Will Hunting - Genio ribelle, ad oggi l'unico riconoscimento per la prestazione attoriale è dovuto proprio al film di Scott che gli valse un Golden Globe come miglior attore nella categoria commedia o musical.