Matrimonio con sorpresa, la recensione: Una farsa sul nazionalismo d’oltralpe

La recensione di Matrimonio con sorpresa, esordio in solitaria per Julien Hervé che per la prima volta unisce sulla scena due icone della commedia francese: Christian Clavier e Didier Bourdon.

Didier Bourdon, Sylvie Testud, Julien Pestel e Chloé Coulloud in una scena del film  'Matrimonio con sorpresa'

Una classica commedia degli equivoci che a colpi di gag mette alla berlina il nazionalismo francese e certi biechi pregiudizi razziali. Lo fa sin dal titolo originale Cocorico (in italiano diventato inspiegabilmente Matrimonio con sorpresa), il verso del gallo in francese, e se questo non dovesse bastare per dichiarare con forza le proprie intenzioni, ci pensa il sottotitolo che lo accompagna: "non si scelgono i propri antenati". Il film in sala dall'11 luglio si inserisce nella tradizione del genere e ne ripropone cliché e linguaggi, pur apparendo a tratti fuori tempo massimo. Il regista è Julien Hervé, per la prima volta in solitaria dopo anni in tandem con il sodale Philippe Mechelen con cui ha diretto l'esilarante Alla Ricerca di Teddy e scritto una manciata di titoli di successo da Asterix & Obelix - Il regno di mezzo ai tre capitoli della saga di Les Tuche.

Duello familiare

Matrimonio Con Sorpresa Christian Clavier Durante Una Scena
Christian Clavier in una scena di Matrimonio con sorpresa

La trama di Matrimonio con sorpresa ruota attorno a due famiglie che non hanno nulla in comune: da un lato gli aristocratici Bouvier-Sauvages, alto borghesi, colti, educati, all'apparenza affabili e generosi, ma con una certa inclinazione allo snobismo; dall'altra i Martin, una famiglia della classe media, proprietari di una concessionaria Peugeot (dei semplici "garagisti"). Se Frédéric Bouvier-Sauvage (Christian Clavier) è presuntuoso e pieno di sé, Gérard Martin (Didier Bourdon) è l'esempio del self-made man, un uomo partito dal basso e che si è fatto da solo. Due mondi che non potrebbero essere più distanti, se non fosse per una convinzione comune: le proprie origini, francesi al 100% almeno fino a quando i rispettivi figli, Alice Bouvier-Sauvages e François Martin, prossimi al matrimonio, non decidono di fargli un regalo originale, il test del DNA.

Matrimonio Con Sorpresa Una Sequenza Del Film
Christian Clavier in una scena del film

I risultati rivelano segreti familiari insospettabili, in particolare sui loro antenati: Frédéric scopre che il 15% delle sue origini appartiene ai cherokee, una tribù di nativi americani, Martin realizza di essere per metà tedesco, proprio lui che ha sempre rivendicato la superiorità delle Peugeot sulle Mercedes. E non andrà meglio per le rispettive mogli: la casalinga Nicole Martin (Sylvie Testud) si riscoprirà discendente della monarchia britannica, e Catherine Bouvier Sauvage (Marianne Denicourt) si ritroverà un 25% di sangue portoghese nelle vene. Una vera e propria catastrofe.

La satira superficiale di Matrimonio con sorpresa

Matrimonio Con Sorpresa Una Scena Del Film
Chloé Coulloud e Christian Clavier in una scena del film

Julien Hervé è un grande conoscitore dei meccanismi comici, ha attraversato il genere nei modi più disparati dal cinema alla televisione dove è stato uno degli autori del programma satirico Les Guignols su Canal +, in cui i protagonisti sono marionette che interpretano personaggi pubblici in generale o volti noti del mondo della politica. Il suo merito principale in Matrimonio con sorpresa è quello di aver riunito due icone della commedia francese, Didier Bourdon e Christian Clavier nel ruolo dei due capifamiglia reazionari, che hanno il compito di restituire un ritratto farsesco della Francia contemporanea alle prese con rigurgiti xenofobi. Il difetto invece è di cavalcare con superficialità gli stereotipi comuni a ogni paese: il classismo, il patriottismo, il razzismo, la questione identitaria.

Matrimonio Con Sorpresa Christian Clavier In Una Scena
Christian Clavier e Marianne Denicourt in una scena di Matrimonio con sorpresa

Il tutto viene affrontato facendo appello a un repertorio di battute che non brillano per originalità e che rischiano di catalizzare eccessivamente l'attenzione sulla coppia Bourdon-Clavier, a discapito del resto della brigata. Hervé ironizza sul nazionalismo d'oltralpe affidando tutto alla parola e a un incalzare di sfottò (sull'analogia tedeschi-nazisti, sui nativi americani con tanto di citazione di Balla coi lupi) che, pur intrattenendo il pubblico per ritmo e leggerezza, non lasciano spazio ad approfondimenti di alcun genere. Una gigantesca caricatura in cui la partita migliore è quella giocata da Didier Bourdon e Christian Clavier, che se le daranno di santa ragione in una interminabile zuffa familiare.

Conclusioni

Concludiamo la recensione di Matrimonio con sorpresa con una consapevolezza: una classica commedia degli equivoci ideale per un pubblico che ha bisogno di trascorrere un’ora e mezza di leggerezza e risate. Il regista Julien mette alla berlina gli stereotipi tipici di ogni paese, e ironizza in particolare sul nazionalismo d’oltralpe; affida però tutto a un esasperante incalzare di sfottò che, pur intrattenendo, non lasciano spazio ad approfondimenti di alcun genere.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.9/5

Perché ci piace

  • Didier Bourdon e Christian Clavier, esilaranti nel ruolo di due capifamiglia profondamente reazionari.
  • La satira sociale sugli stereotipi comuni a ogni paese.

Cosa non va

  • L’interminabile scambio di sfottò rischia alla lunga di annoiare sovrastando storia e personaggi.
  • Catalizza eccessivamente l’attenzione sulla coppia Bourdon-Clavier, a discapito del resto della brigata.