Maria Grazia Cucinotta, Il meglio di te e la ricerca della felicità

L'amore, il set con Vincent Riotta e la forza del perdono. "Perché con la rabbia non si ottiene nulla". La nostra intervista a Maria Grazia Cucinotta, protagonista di Il meglio di te.

Maria Grazia Cucinotta, Il meglio di te e la ricerca della felicità

Lo abbiamo scritto nella nostra recensione, Il meglio di te è un film in cui potersi in qualche modo riconoscere. Merito soprattutto della storia, che ha per protagonisti Antonio e Nicole. Si incontrano, si amano, si lasciano. La vita, per loro, prenderà presto delle pieghe opposte ma, il destino, finirà per farli rincontrare. Un destino beffardo, però, perché Antonio è gravemente malato e gli restano pochi giorni di vita.

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Il meglio di te: Maria Grazia Cucinotta in un primo piano

A dirigere il film Fabrizio Maria Cortese, protagonisti Maria Grazia Cucinotta e Vincent Riotta. Nel cast anche Dafne Scoccia, Anita Kravos, Simone Montedoro e Vanessa Contucci. "Sono contento del lavoro svolto, sono entrati nelle emozioni che volevo far venire fuori", spiega il regista a Movieplayer.it, che ha fortemente voluto il film. "La storia parte da un'emozione iniziata tanti anni fa: il saluto a mio padre, quando chiamò me e i miei fratelli due ore prima di morire. Un momento unico, che mi ha spinto a scrivere di questo trapasso. Un momento drammatico, però fondamentale per riunire una famiglia".

Il meglio di te: intervista a Maria Grazia Cucinotta

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Il meglio di te: Maria Grazia Cucinotta in una scena del film

Come detto, protagonista de Il meglio di te è Maria Grazia Cucinotta, semplice e naturale in un ruolo che ha immediatamente sposato. "Ho letto un copione che in qualche modo mi apparteneva. A fine film ho sofferto, perché è stato un percorso psicologico impegnativo. Ci sono tanti sentimenti, ci sono tante emozioni. Come la rabbia. È stupido portarsi dietro la rabbia senza pensare al perdono. A cena parlavamo dei nostri personaggi, portavamo la storia nella nostra quotidianità", spiega l'attrice.

Tra l'altro, il film prova a fotografare la realtà da un'altra prospettiva. Su questo, riflette Maria Grazia Cucinotta nella nostra intervista "La serenità è felicità. La tristezza porta ad essere irrequieti. Siamo alla ricerca della felicità, anche negli altri. Magari è sbagliato dipendere dalla felicità degli altri. Dipendiamo sempre da qualcuno. Ecco, dovremmo amarci prima noi stessi. Svegliarsi, e sentirsi bene con noi stessi. E poi bisogna perdonare, quando chiaramente non c'è violenza. In qualche modo il mio personaggio parte dalla rabbia, e vive per ripicca un amore". E prosegue: "Ci deve essere uno shock per capire le cose. Vogliamo essere amati. E quando arriva lo shock riflettiamo sulle opportunità e sui rapporti. Bisogna parlarsi, in un rapporto. Il dialogo porta a capire, e a capirsi".

Il meglio di te, la recensione: Maria Grazia Cucinotta e un film di (riconoscibili) sentimenti

La canzone originale di Giusy Ferreri

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Il meglio di te: Maria Grazia Cucinotta e Vincent Riotta in una scena del film

Accanto a Maria Grazia Cucinotta c'è Vincent Riotta, che ritrova l'attrice dopo quasi venticinque anni (i due avevano condiviso il set in un film del 1999, Los Angeles Cannes solo andata), che spiega: "Mi sono fidato del regista. Ci ha messo nella condizione di poter dare tutto. Sul set mi sono trovato con un'amica che non vedevo da anni. C'è stata una grande chimica, subito. Prima di girare il film ho perso mia madre, e in qualche modo ho capito cosa vuol dire accogliere gli ultimi momenti della vita. Alcune cose le apprezziamo solo quando è troppo tardi. Il messaggio del film è questo: godetevi la vita".

Una curiosità: a chiudere il film c'è un brano originale di Giusy Ferreri, che si intitola proprio Il meglio di te. La cantautrice, durante l'incontro stampa, ha confidato: "Nel brano ho trattato argomenti delicati, sentimenti che provavo, che tenevo dentro. Sono stati anni complicati. Ho chiesto al regista cosa si aspettasse da me: mi ha reso felice la sua risposta. Voleva qualcosa scritto da me. Non una hit, ma qualcosa di più personale".