Il vero nome è Artem Tkachuk, ma ormai per tutti è semplicemente Artem. È diventato noto al grande pubblico grazie al ruolo di Pino o' Pazzo in Mare Fuori, ma, a 23 anni, può già vantare collaborazioni con registi del calibro di Mario Martone e Claudio Giovannesi, per cui ha recitato rispettivamente in Nostalgia e La paranza dei bambini.
A Giffoni 2023 ci ha spiegato come lavora sul set: per Artem è tutta questione di concentrazione. All'inizio partiva dalla musica, ora invece non porta più il telefono fuori dai camerini: "Nei primi anni di carriera non utilizzavo la musica come fonte di ispirazione. Poi per un periodo ho provato questo metodo: la sentivo in camerino, per trovare le giuste emozioni da portare in scena. Poi mi sono detto che forse potevo farne a meno: sono ricco di emozioni, non ho bisogno di un mezzo esterno per poter entrare nel personaggio. Da Nostalgia in poi non ho più portato il telefono sul set, perché può essere una distrazione. Il telefono rimane in camerino e io mi concentro al massimo sulla mia emozione. Tutta l'energia va in scena: il mio focus è lì".
E a proposito di emozioni: è notizia di questi giorni che Artem si sposa. Grazie a una foto pubblicata su Instagram dalla sua fidanzata, Gioia D'Ambrosio, in cui sono insieme e lei ha un anello al dito, si capisce che le nozze sono nell'aria. Anche perché ad accompagnare l'immagine c'era la scritta "I sayd yes" (ho detto sì).
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Mare Fuori: il lavoro sul corpo di Artem
Per l'attore uno dei punti di forza di Mare Fuori è aver osato: "Tutto quello che è diverso spacca. Perché vai contro corrente. Poi certo, sono più cose che portano al successo un determinato prodotto, che sia televisivo o in qualsiasi tipo di mercato. Nel nostro caso sono i dettagli che fanno la differenza. La serie è frutto di un lavoro di squadra: ogni attore ha saputo utilizzare la propria bravura. Siamo tutti motivati".
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Tra i giovani talenti sbocciati grazie a Mare Fuori, Artem è uno di quelli che lavora meglio sul corpo: la sua recitazione arriva da come cammina, come guarda gli altri ancora prima che con le parole. È qualcosa che ha nel sangue: "Fin da piccolo ho fatto la boxe, era il mio mondo. Ho portato quel mondo lì nell'arte: qualsiasi sia il tuo mestiere sei un artigiano, devi svolgere il tuo lavoro con il corpo. E con il cuore".