La nuova frontiera del 4K e dell'Ultra HD non riguarda solamente i film più recenti. Anche prodotti del recente passato o classici ancora più datati, vengono ora riproposti in una veste homevideo ancora più definita. Il caso vuole che Universal Pictures Home Entertainment Italia, nello stretto spazio di poche settimane, abbia presentato nella nuova veste due celebri film di due grandi star, ovvero Meryl Streep e Sean Connery. La prima, poco dopo l'uscita nelle sale del sequel Mamma Mia! Ci risiamo, è tornata in homevideo in 4K con Mamma Mia!, il film che dieci anni ha fatto scatenare tutti con la musica degli ABBA. L'attore scozzese, invece, è approdato in 4K con uno dei film più avvincenti, ovvero Caccia a Ottobre Rosso, di quasi trent'anni fa.
Si tratta di due film che, per ovvi limiti di età o di tipologia del girato, non possono ovviamente mostrare il massimo delle potenzialità del 4K, come accade ai blockbuster di recente produzione, nati nell'era del digitale. Ma quello che è certo, è che nella visione casalinga Mamma Mia! e Caccia a ottobre rosso non si erano mai potuti vedere e ammirare così bene. E che dello step importante nelle immagini portato dal nuovo formato, possano beneficiare anche attori classici e sempre amati dal grande pubblico, non può che essere una bella notizia per il cinema.
Mamma mia! e il 4K: una festa di colori più intensa
Mamma Mia! è arrivato dunque anche in ultraHD con un'edizione a tre dischi che contiene il disco 4K, il blu-ray e un CD con la colonna sonora degli ABBA. Il passo avanti del 4K rispetto al blu-ray è soprattutto sul piano cromatico. C'è sicuramente una maggior vitalità dei colori, che aumentano notevolmente di intensità: la vivacità cromatica complessiva beneficia evidentemente dell'HDR e in un film con questi esterni così mozzafiato come quelli dell'isola, l'occhio non può che esserne colpito. Soprattutto le splendide acque blu e i verdi della rigogliosa vegetazione assumono una nuova veste più vibrante e prendono vita rispetto al blu-ray. Ma tutte le superfici, come del resto gli abiti, hanno una gamma più ampia di sfumature, che risultano sempre fluide e prive di sbavature, cosa che porta anche a una sensazione più accentuata di profondità. Anche gli incarnati risultano più dettagliati e naturali. Per il resto il quadro si rivela più nitido, ma sul piano del puro dettaglio il miglioramento è lieve, e si sconta sempre quella leggera patina di morbidezza che avvolge certe scene, soprattutto negli interni, e che rende anche alcuni incarnati un po' piatti. Inoltre alcuni inserti digitali appaiono in questa edizione più evidenti, togliendo naturalezza alle immagini. Insomma uno step importante rispetto alla precedente edizione, ma non certo il meglio che il 4K può offrire, per limiti intrinseci del girato.
Audio: molto meglio l'inglese. Extra appaganti
Quanto all'audio, il DTS 5.1 italiano è buono e abbastanza coinvolgente, ma inevitabilmente risulta un po' piatto e decisamente inferiore al DTS: X inglese, al quale è preferibile accedere soprattutto per godere maggiormente e in maniera più incisiva delle musiche degli Abba, oltre che per apprezzare una spazialità generale più convincente e generosa. Anche se pure sotto questo aspetto non si raggiunge il top di altre tracce. Quanto agli extra, a parte il commento audio della regista presente nel disco 4K, gli altri contenuti sono nel blu-ray. Troviamo la versione karaoke, 8 minuti di scene eliminate, un brano musicale di 3' anch'esso tagliato (Name of the Game), papere (1' e mezzo), un ottimo making of di circa 25 minuti diviso in tre parti che approfondisce il percorso che ha portato il musical dai teatri fino al grande schermo, oltre che trattare i temi della regia e del cast. Si prosegue con una featurette su Come si diventa un cantante (11') sul lavoro degli ABBA che hanno affiancato il cast, un breve dietro le quinte su musical e film (3'), l'anatomia del brano Lay all your love on me (6'), il video musicale di Gimme! Gimme! Gimme! (4'), e il cameo di Björn Ulvaeus (1' e mezzo). E ricordiamo che c'è anche il CD della colonna sonora degli ABBA.
Caccia a ottobre rosso e il 4K: un bel passo avanti
L'edizione 4K di Caccia a Ottobre Rosso, pur non sfruttando le potenzialità del formato a causa anche degli anni sulle spalle del film, rappresenta un sicuro miglioramento rispetto alla visione in blu-ray. Le costanti ambientazioni scure, con gli interni dei sottomarini poco illuminati, non possono certo esaltare il dettaglio fine, ma il quadro è davvero piacevole e in qualche modo più intenso, con una grana a tratti molto evidente ma tutta naturale e piacevolmente cinematografica. Permane una certa morbidezza dovuta alla fotografia e, come detto, alle ambientazioni del film, ma la percezione del dettaglio anche negli spazi angusti della vicenda è sicuramente maggiore rispetto al blu-ray, facendo emergere alcuni particolari in modo più incisivo sulle uniformi dei protagonisti e sulle apparecchiature dei sommergibili. Anche la compattezza delle acque profonde è più convincente, pur con i limiti di una riproduzione piuttosto problematica. Sul piano cromatico, la citata oscurità non permette voli pindarici, anche se le luci degli allarmi o sui pannelli, o le scintille di un lavoro di saldatura, appaiono più forte e intense. Per il resto, permane una certa tendenza alla sobrietà e alle tonalità grigiastre, ma sempre rispettosa della fotografia. In sostanze, il clima cupo con l'UHD è ancora più tenebroso, e se non è il massimo per l'immediata percezione visiva a livello spettacolare, è certamente più fedele allo stile del film. Da segnalare qualche graffietto e alcune leggere spuntinature.
Audio inglese di altra pasta. Extra più che sufficienti
Sotto l'aspetto audio, purtroppo, la traccia italiana è rimasta a quel dolby digital 5.1 dell'ultima edizione blu-ray, inferiore perfino al DTS presente nella versione DVD. Un peccato, perché nel dolby digital la scena sonora, pur pulita, con dialoghi chiari e una discreta spazialità anteriore, l'apporto dei rear appare troppo timido rispetto alle tante scene d'azione del film e la resa musicale un po' sacrificata. Decisamente superiore il Dolby True HD inglese, più potente, dettagliato e naturale nei dialoghi, ma capace soprattutto di portare lo spettatore nel bel mezzo delle sequenze subacquee, con i rumori dei sottomarini e la frenetica attività all'interno, valorizzati in maniera molto più incisiva e suggestiva. Sono rimasti pochini purtroppo anche i contenuti speciali, comunque discreti. Troviamo il commento audio del regista John McTiernan, il trailer e lo speciale Sotto la superficie, che dura 29 minuti, è ricco di interviste e parla dell'adattamento dal romanzo, della ricerca dell'attore giusto per interpretare Ryan e della lavorazione di alcune scene.