Made in England: “il cinema in technicolor di Michael Powell ed Emeric Pressburger” narrato da Scorsese

"Made in England, una lettera d'amore rivolta alle nuove generazioni di spettatori". La nostra intervista al regista e alla produttrice, David Hinton e Thelma Schoonmaker. Il documentario è in streaming su MUBI.

Martin Scorsese, Michael Powell e Thelma Schoonmaker

Una lezione di storia, e l'ispirazione che arriva dalle immagini, dai suoni, dalle parole. Mezz'ora d'eccezione su Zoom con Thelma Schoonmaker (sì, la montatrice di Martin Scorsese) e con David Hinton, rispettivamente produttrice e regista di Made in England, documentario pensato e dedicato al cinema britannico di Michael Powell ed Emeric Pressburger. Al centro dell'opera, arrivata su MUBI dopo la presentazione al Festival di Berlino 2024, la poetica dei due autori che hanno reso grande il cinema inglese nella cosiddetta età dell'oro. Narciso nero, Scarpette rosse e Scala al paradiso sono solo tre dei loro capolavori, qui (ri)esplorati tramite il racconto suggestivo di Scorsese, narratore d'eccezione, tracciando un parallelo con i suoi film e su quanto le opere di Powell e Pressburger abbiano influenzato il cinema mondiale.

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Michael Powell ed Emeric Pressburger

A tal proposito, Thelma Schoonmaker, vedova di Michael Powell, ha spiegato nella nostra intervista che "I film britannici passavano in tv, negli USA. Scorsese, da giovane, cercava di guardarli tutti, soprattutto se si trattava di un film di Michael Powell e Pressburger. Fortunatamente ha avuto una bella dose dei loro film. Ma non era l'unico. Anche Coppola, George Lucas e Brian De Palma guardavano questi film e si chiedevano: "Chi sono queste persone? Non sentiamo mai parlare di loro. Sentiamo parlare di David Lean e di registi simili, ma non sentiamo parlare di loro. Ecco perché Scorsese è andato a cercare Michael, iniziando una lunga amicizia. Era importante per Michael, perché aveva passato quasi 30 anni nell'oblio, dimenticato. Lo ha ringraziato per tutta la vita".

Made in England, il cinema di Michael Powell ed Emeric Pressburger

Made In England Mubi
Le "aperture" dei film di Powell & Pressburger

Vedendo Made in England risulta chiaro anche l'intento didattico del documentario, nonché generazionale nel trasportare un cinema d'altri tempi (anni Trenta e Quaranta) al giorno d'oggi. Chiediamo alla produttrice e al regista se non fosse ora quindi il momento che l'arte cinematografica venga insegnata finalmente anche a scuola. Per Thelma Schoonmaker non c'è dubbio: "Scorsese è stato un grande maestro per molti giovani registi. Ha anche salvato la carriera di registi più anziani. Ad esempio, Joanna Hogg, in Inghilterra, è una regista che ha aiutato enormemente, ma non è l'unica. Ama insegnare, e ha insegnato quando era all'Università di New York. Come si può vedere da questo documentario, ha un modo meraviglioso di parlare di cinema che credo non abbia nessun altro, o nessun altro regista come lui. Sarebbe meraviglioso se ci fossero dei corsi sulla storia del cinema. Vorrei che i giovani guardassero i film che, come mi hanno detto i professori, a volte non vogliono guardare perché sono in bianco e nero, il che è davvero inquietante. Ci sono stati 80 anni di cinema in bianco e nero e sono stati realizzati grandi capolavori".

Opinione nettamente contraria per David Hinton: "Mi piace il fatto che il cinema non venga insegnato a scuola. Una parte importante del fascino che esercitava su di me quando ero giovane era la fuga da tutto ciò che riguardava la scuola. Andare al cinema significava uscire per divertirsi, mentre la scuola era una faticaccia. Quindi dico: non insegnatelo a scuola. Lasciate che le persone lo imparino a modo loro, quando vogliono!".

L'influenza del cinema britannico

Tra i punti toccati durante il nostro incontro, tenuto altissimo dalla caratura di Thelma Schoonmaker e David Hinton, la questione legata all'ispirazione radicata nel cinema. "Se si è interessati ad un artista, è affascinante capire le sue fonti di ispirazione. E ciò che mi affascina particolarmente, in relazione a questo documentario, è ciò che Scorsese dice a proposito di queste pellicole, entrare nel suo subconscio cinematografico", confida il regista.

Scorsese Powell
Scorsese insieme a Michael Powell

"L'idea del subconscio cinematografico è diventata molto importante per me durante la realizzazione di questo documentario. L'immagine che Scorsese sia stato un bambino incredibilmente insolito, in quanto si sedeva davanti alla TV a guardare lo stesso film sera dopo sera, è fantastica. Vi si possono vedere le radici di molto di quello che è diventato lui stesso come regista, in particolare l'assorbimento del rapporto tra la macchina da presa e la musica".

La potenza del technicolor

Se viviamo in una contemporaneità in costante evoluzione linguistica, Made in England: I film di Powell & Pressburger porta a riscoprire l'identità di un'arte legata al passato, e propedeutica per i flussi narrativi ed estetici che stiamo vivendo. "Durante le celebrazioni a Michael Powell ed Emeric Pressburger abbiamo riscontrato un numero incredibile di ragazzi che sono venuti a vedere i loro film", racconta Thelma Schoonmaker a Movieplayer.it. "Anche durante le proiezioni a Toronto del documentario, molti giovani ci chiedevano il perché i colori fossero così brillanti, e cosa fosse il technicolor. È qualcosa di abbagliante per le nuove generazioni, dato che la nostra tendenza al cinema è quella di non spingere molto sul colore. Per questo sono abbagliati da ciò che vedono, il che è fantastico"_.

Duello A Berlino
Duello a Berlino, film del 1943

Sull'aspetto visivo delle pellicole di Powell & Pressburger chiude David Hinton, ragionando sulla bellezza delle immagini. "La vivacità del design e della fotografia di quei film è molto attuale. E naturalmente, gran parte della bellezza e di ciò che vediamo ora, ha a che fare con la magnificenza dei restauri che sono stati fatti. Sebbene questi film siano stati girati negli anni '40, grazie soprattutto al lavoro di Marty e Thelma, adesso siamo in grado di vedere queste versioni incredibilmente immacolate. Se si guarda al restauro di Scarpette rosse, la qualità delle immagini è straordinaria".