Qualche sprazzo di serietà Maccio Capatonda ed Herbert Ballerina ci provano pure a regalarcelo, ma la galleria di irresistibili personaggi da loro creati ha la meglio su tutto. Così la masterclass ospitata dall'Area Movie del Lucca Comics & Games si trasforma in una sequela di gag esilaranti, con Herbert che si sdraia con un balzo sulle sedie destinate al moderatore, fa da usciere a due fan in ritardo per il treno, mentre Maccio prova ad addormentare il pubblico leggendo le sue tristissime favole della buonanotte e si inginocchia di fronte a una focosa fan urlandole "Mi vuoi scopare?". E quando Maccio redarguisce Herbert chiedendogli di dire qualcosa di serio, lui ribatte: "Ma poi mi fa male la testa!" Maccio Capatonda, al secolo Marcello Macchia, ha instaurato un legame fortissimo con il pubblico e basta un semplice accenno a uno sketch o a un personaggio, anche secondario, del suo pantheon per scatenare l'inferno.
Infinity ha appena lanciato la sitcom Mariottide, che vede il ritorno del cantante più triste del mondo, (in)capace di vendere solo 8 copie in tre anni. Nel frattempo Herbert Ballerina, che in Mariottide interpreta il figlio ritardato di Maccio, Fernandello, ha abbandonato il papino per interpretare il protagonista della commedia di Enrico Lando, Quel bravo ragazzo, in sala dal 17 novembre. In più Maccio ed Herbert stanno ultimando le riprese di Omicidio all'italiana, seconda regia di Capatonda che segue il feroce Italiano medio. Un periodo di superlavoro che porta il marchio della Capatonda factory, se così la vogliamo chiamare.
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Una coppia comica irresistibile
Maccio Capatonda ha iniziato a fare video da bambino, quando l'attrezzatura non era alla portata di tutti come oggi. Il comico in erba faceva ridere i parenti usando due videoregistratori per montare le sue gag. "Un lavoro amatoriale, ma fatto con tanta dedizione" ci tiene a specificare l'attore, che ha affrontato la folla di Lucca Comics & Games nascosto dietro la maschera di Guy Fawkes. "La comicità per me è vita. E' un modo di evadere ridendo, di riuscire a non annoiarsi, a prendere con leggerezza tutto quello che succede. E' uno sfogo" prosegue Capatonda. "Sono un perfezionista, non sono mai contento di quello che faccio". Herbert Ballerina interrompe questo discorso troppo serio indicando il pubblico: "C'è l'Uomo Ragno in sala, per far capire il livello di popolarità che abbiamo".
Pochi giorni fa Mariottide ha fatto il debutto su Infinity e Italia Uno. La sitcom, intrisa di comicità surreale e refrain che tornano episodio dopo episodio, è stata lanciata con uno slogan in cui si parla del protagonista come di un eroe "post-modesto". "Ho detto questa cazzata e i giornalisti ci si sono avvinghiati" specifica Maccio, definendo la sua sitcom "cruda, cinica, racconta il marciume che ci circonda. Volevamo fare una serie violenta, di una violenza fisica e psicologica atroce. Mariottide è un (anti)eroe, accetta di fare schifo perché non si vende".
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"Mariottide lo puoi mettere dovunque. Sta sempre male, come la cioccolata sulla pasta"
Maccio Capatonda ed Herbert Ballerina ammettono di annoiarsi facilmente a ripetere le stesse gag, perciò i personaggi che si portano dietro negli anni sono pochi, ma sicuramente Mariottide è uno dei più longevi. "Mariottide è nato con la Gialappa's Band che lo ha voluto in tv, poi è approdato sul web e in radio. E' molto flessibile perché si porta dietro un mondo, ci permette di raccontare guai che gli capitano restando illeso, è cresciuto negli anni però sostanzialmente è rimasto uguale. Mariottide lo puoi mettere dovunque. Sta sempre male, come la cioccolata sulla pasta" Herbert Ballerina aggiunge: "Per crearlo ci siamo ispirati a un sacco di cose tristi: Fantozzi, Benigni, Pinocchio. Mengacci, Mario Merola. La nostra è una tristezza di pancia, dolorosa e urlata". "Mariottide è il mio personaggio più autobiografico. Pensa come sono messo" chiosa Maccio.
Parlando delle differenze tra i personaggi interpretati finora e il protagonista di Quel bravo ragazzo, Herber Ballerina spiega: "Lo stile è sempre quello. Ho iniziato a lavorare con Maccio e ho un'impronta forte. Mi dà sempre ruoli da scemo. Stavolta sarò un ragazzo più normale, un po' ingenuo. All'improvviso si ritrova calato in una realtà completamente diversa che è quella della mafia. Sono anche co-autore del film, abbiamo cercato di fare un film di genere che si distacchi da modelli celebri come Johnny Stecchino. Volevamo fare qualcosa di originale". In Quel bravo ragazzo ci sarà anche Maccio Capatonda nel ruolo di un prete. Ma quale è il metodo di lavoro dei due comici? "In fase di scrittura siamo molto pignoli, poi quando giriamo teniamo tutto ciò che fa ridere. Se sei dentro la scena capitano un sacco di cose. Sul set noi due ci divertiamo, facciamo un po' quello che ci pare".