Lupin: Trappola mortale, la recensione: un'avventura scatenata per l'iconico ladro

La recensione di Lupin: Trappola mortale, film dove il leggendario personaggio e la sua banda sono sulle tracce di un inestimabile tesoro, salvo imbattersi in una ribellione contro un crudele tiranno. Stasera su Mediaset Italia 2.

Lupin: Trappola mortale, la recensione: un'avventura scatenata per l'iconico ladro

Pim, pum, pam e siamo subito nel vivo dell'azione: non poteva essere altrimenti dato che ci troviamo davanti ad una delle ennesime avventure del ladro più famoso dell'animazione giapponese, che ha vissuto e continua a vivere innumerevoli vite sia in forma seriale che in svariati lungometraggi pensati ad hoc.

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Lupin III: Trappola mortale - una scena del film

Sin da subito Lupin: Trappola mortale palesa la sua cifra stilistica, con una rocambolesca fuga a bordo di una jeep nel quale il Nostro scorrazza alcuni prigionieri appena liberati da un sadico direttore del carcere, pronto a dar loro la caccia in un gioco diabolico. E fin dall'inizio oltre all'azione, elemento preponderante di quanto andremo a vedere insieme, è centrale l'arte del travestimento, la quale si rivelerà poi fondamentale ai fini degli eventi. Ma andiamo con ordine...

Squadra che vince non si cambia

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Lupin III: Trappola mortale - una scena del film

Lupin: Trappola Mortale vede Lupin e i suoi inseparabili compari Jigen e Goemon viaggiare sull'isola di Zufu, un luogo remoto del sud est asiatico, con lo scopo di scoprirne di più sul leggendario tesoro della famiglia reale. La piccola nazione è stata di recente teatro di un colpo di stato, con il saggio sovrano ucciso e detronizzato da colui che ne ha preso il posto, ovvero il crudele generale conosciuto con il nome di Cacciateste. A dare la caccia all'inafferrabile protagonista è ancora una volta l'ispettore Zenigata, giunto anch'esso sul posto con l'obiettivo di catturarlo una volta per tutte. Nel suo piano Zenigata ha fatto affidamento sulla bella Ole, agente dei servizi segreti locali nonché ex fidanzata del principe Panish, ora dato per scomparso in seguito al succitato golpe. Ma questi rispunta all'improvviso quale leader di una ribellione che mira finalmente a rovesciare Cacciateste e a riportare la pace sull'isola. Nel frattempo Lupin avrà modo di ritrovare anche l'immancabile Fujiko, anch'essa interessata a quelle immense ricchezze, salvo scoprire che per mettervi le mani sopra dovrà affrontare un sistema di sicurezza che utilizza delle potenti nanomacchine...

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Di tutto e di più

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Lupin III: Trappola mortale - una scena del film

Il quinto film dedicato alle avventure dell'amatissimo personaggio creato da Monkey Punch vede proprio lo stesso autore cimentarsi anche in fase di regia, avendone curato anche il soggetto: chi meglio del papà dell'iconico ladro poteva dire la sua? Va detto che M. Punch non era per nulla entusiasta del progetto e ha egli stesso dichiarato che la riuscita dell'operazione è merito dei suoi collaboratori, che si sono occupati della maggior parte del lavoro. Ciò nonostante Lupin: Trappola mortale si rivela una visione avvincente e piacevolmente scatenata, ricca di soluzioni avveniristiche che flirtano anche con il post-apocalittico e la fantascienza, tra nanomacchine che sembrano spuntata da incubi atavici e suggestivi contesti ambientali, con lo spettro della ribellione che si agita in sottofondo per tutta l'ora e mezzo di visione. Dopo il breve prologo, già a tutto gas, l'azione non si ferma un attimo, accompagnata come sempre da quella comicità che da sempre contraddistingue il manga e l'anime, qui pur facente meno affidamento su quella verve piacevolmente erotica - di sovente censurata nelle vecchie localizzazioni per il mercato nostrano - altrove più presente e meno demenziale del previsto.

Chi si rivede

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Lupin III: Trappola mortale - una scena del film

Fujiko è più marginale del solito e anche gli stessi Jigen e Goemon non hanno molto spazio a disposizione, con la sottotrama relativa alla figura della combattiva e tormentata Ole che prende il sopravvento, tra sussulti malinconici e romantici a far capolino qua e là in questa caccia al tesoro che è in realtà anche una lotta per la libertà di un popolo, oppresso da uno spietato despota. Cacciatori di taglie, il titolo anglofono d'altronde è un ben più esplicativo Dead or Alive, compaiono qua e là a dar filo da torcere al nostro, con Zenigata sempre prossimo a rimanere "con le pive nel sacco" nonostante i suoi sempre maggiori sforzi, e il divertimento a prova di grandi e piccini è garantito ancora una volta, qui con una verve se vogliamo più ispirata e matura rispetto ad altre occasioni.

Conclusioni

Lupin e la sua banda si trovano sull'isola di Zufu alla ricerca di un leggendario tesoro, salvo imbattersi in una situazione tumultuosa dovuta al recente colpo di stato ordito dal crudele Cacciateste. Mentre moti di ribellione si agitano tra le strade della città, Lupin otterrà l'aiuto della coraggiosa Ole ma dovrà vedersela ancora una volta con Zenigata e altre svariate insidie. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Lupin: Trappola mortale, ci troviamo davanti ad uno dei film più riusciti dedicati al leggendario personaggio creato da Monkey Punch, che qua figura quale regista anche se il suo apporto è stato più limitato del previsto. Ad ogni modo l'ora e mezzo di visione diverte e avvince, con uno stile maturo e quel senso dell'avventura misto a ironia da sempre marchio di fabbrica del franchise.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.6/5

Perché ci piace

  • Lupin è sempre Lupin.
  • Azione e divertimento in un mix scatenato.
  • Uno stile maturo e non privo di momenti più dark.

Cosa non va

  • Nelle sue dinamiche base la formula è stereotipata, ma chi ama il personaggio non lo vedrà come un difetto.